Intercettati ed arrestati dai Carabinieri spacciatori, ricettatori e ladri

Intercettati ed arrestati dai Carabinieri spacciatori, ricettatori e ladri – Pregiudicato cerca di eludere il controllo.

Questa notte, alle ore 00.30 circa, in via Vasco de Gama ad Ostia, Roma, gli uomini dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ostia, hanno arrestato G.M., 43 anni, italiano, pregiudicato, per inosservanza dell’obbligo della sorveglianza speciale, resistenza a P.U., danneggiamento, e guida senza patente.
I militari dell’Arma, nel transitare in questa via Vasco de Gama, notavano una Mercedes di grossa cilindrata, con un uomo a bordo, che alla vista della pattuglia assumeva un atteggiamento sospetto. I Carabinieri gli hanno dato “l’Alt”, che non è stato rispettato. Ne nasceva un inseguimento, durante il quale, l’uomo a bordo della Mercedes, ha cercato di buttare fuori strada la gazzella, speronandola, ma senza successo. Dopo poco, nonostante l’urto subito, i militari sono riusciti a bloccare l’uomo.
Dai primi accertamenti i carabinieri hanno appurato che l’uomo bloccato era sottoposto a regime della sorveglianza speciale e aveva l’obbligo di rimanere presso la propria abitazione, inoltre è stato accertato che non era in possesso della patente di guida.
L’uomo è stato arrestato e nella mattinata odierna verrà giudicato presso le aule del Tribunale di Ostia.

Fermato un cittadino georgiano trovato in possesso di refurtiva

I Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, hanno fermato un georgiano 29enne, nella Capitale senza fissa dimora, per ricettazione. L’uomo durante un normale controllo da parte dei Carabinieri è stato trovato in possesso di tre orologi di marca, sette coppie di gemelli ed un pc portatile. Da successivi accertamenti, i militari hanno scoperto che tutta la merce rinvenuta in possesso al cittadino georgiano era il provento di un furto messo a segno lo scorso 3 luglio. Il 29enne  è stato fermato e associato alla Casa Circondariale di “Regina Coeli” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.

Cecchignola – Insolvente al prestito, viene aggredito a calci e pugni dall’ex socio d’affari. Arrestato un imprenditore 40enne.

Un imprenditore romano, di 40 anni, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Garbatella, alla Cecchignola, con l’accusa di estorsione e lesioni personali nei confronti dell’ex socio, un romano, di 48 anni. Secondo la versione dell’imprenditore arrestato, l’ex socio, gli era creditore della somma di 49mila euro, quale compenso di una collaborazione di lavoro. Secondo il 48enne invece, il debito era stato da lui già saldato. Da questa diatriba qualche tempo sono iniziate minacce verbali, telefoniche e anche via sms da parte del 40enne, che pretendeva il versamento dei soldi dovuti. L’ex socio esausto delle continue minacce si è presentato in caserma e lo ha denunciato. All’ennesima “richiesta” di denaro, i due si sono dati appuntamento in un Centro Sportivo nel quartiere dell’Eur, dove il 48enne si è presentato con 4 mila e 500 euro, somma che avrebbero dato con il fine di placare le continue minacce. Durante lo scambio, l’imprenditore non contento probabilmente della somma ricevuta ha deciso di dare una lezione al suo ex compagno di affari, aggredendolo con calci, pugni e con una testata. A quel punto sono intervenuti i Carabinieri, chiamati dalla vittima, che hanno arrestato l’aggressore e rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. L’imprenditore e vittima è stato accompagnato all’ospedale CTO “Andrea Alesini”, né avrà per 15 giorni a causa di un trauma cervicale e varie contusioni su tutto il corpo.

Frascati – Setacciati dai Carabinieri centinaia di esercizi commerciali “Compro Oro”. Denunciato un rivenditore e sequestrati 20 chili di argenteria provento di furto.

In relazione alla sempre più crescente diffusione di negozi cosiddetti “compro oro”, i Carabinieri hanno avviato nei Comuni della Provincia di Roma (segnatamente nell’area tiburtina e dei Castelli Romani, nonché lungo il litorale laziale) un monitoraggio di tutti gli esercizi che acquistano e vendono gioielli e preziosi, effettuando controlli ai sensi del Testo Unico delle leggi di Pubblica sicurezza su oltre 100 esercizi commerciali, nell’ottica di un effettivo contrasto al fenomeno della ricettazione degli oggetti trafugati, che negli esercizi in questione potrebbero trovare possibilità di smercio.
E’ previsto infatti che, al fine di garantire la tracciabilità dei materiali acquistati e rivenduti, gli esercenti sono tenuti a compilare un registro di pubblica sicurezza su cui annotare la merce acquistata e l’identità del venditore, da accertare attraverso un documento. I preziosi devono inoltre essere tenuti a disposizione degli organi polizia per almeno 10 giorni per consentire eventuali verifiche in quanto potrebbe trattarsi di refurtiva.
Tuttavia qualcuno non rispetta le regole e talvolta accade che i gioielli acquistati dai “compro oro” siano provento di reati, soprattutto furti in abitazione, che vengono poi rimessi in commercio con operazioni poco trasparenti. Sussiste dunque il concreto pericolo che queste attività, sempre più diffuse sul territorio ma anche on line, possano diventare facile veicolo di ricettazione determinando un incremento dei delitti di natura predatoria.
Nell’ambito delle verifiche in questione, 4 esercenti sono stati contravvenzionati ai sensi dell’art. 128 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza per omessa compilazione del “registro del commercio di beni antichi e preziosi”. Una cospicua parte dei monili presenti non risultava correttamente inventariata. Presso un esercizio compro oro della periferia sud est della Capitale sono stati invece recuperati ben 20 chili di argenteria varia di pregevole fattura, compendio di un furto perpetrato nella notte tra il 2 ed il 3 luglio nel quartiere Trionfale ai danni di una anziana coppia di coniugi. Gli immediati accertamenti svolti dai Carabinieri a seguito delle irregolarità riscontrate sui registri hanno così consentito di smascherare un insospettabile ricettatore, che è stato denunciato all’Autorità giudiziaria mentre il materiale di valore è stato restituito ai legittimi proprietari.

Roma – Operazione antidroga – Sgominata banda di 9 pusher

I Carabinieri della Compagnia di Colleferro, hanno disarticolato un sodalizio criminoso dedito allo spaccio di stupefacenti del tipo “hashish” e “cocaina” con l’esecuzione di nove misure cautelari coercitive emesse dal Tribunale di Velletri – D.ssa ILARI.
Cinque persone sono state associate al carcere, una sottoposta al regime degli arresti domiciliari e tre sottoposti all’obbligo di dimora nei comuni di residenza con divieto di uscire di casa dalle ore 21.00 alle ore 7.00 di ogni giorno.
I provvedimenti sono scaturiti a conclusione di una complessa attività investigativa condotta dai Carabinieri di Colleferro nell’anno 2010, sotto la direzione della Procura della Repubblica veliterna – Dott. G. Taglialatela, con intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione, pedinamento che già nel corso delle indagini avevano portato a sequestri di stupefacente del tipo cocaina per circa 130 grammi, con l’arresto in più circostanze di tre persone in flagranza di reato, nonchè la denuncia di altri quattro per detenzione ai fini di spaccio.
I personaggi inseriti nel contesto criminoso, operavano tra i Comuni di Valmontone ed Artena, rivolgendosi ad una “clientela” composta da persone dell’età
compresa tra i 20 e i 45 anni, dei Comuni di Valmontone, Colleferro, Artena, Segni, Palestrina, Paliano (FR), Lariano.
Tre di loro, dovranno rispondere anche del reato di estorsione, proprio per le particolari dinamiche violente con cui gli stessi si attivavano per recuperare i crediti dai “clienti” inadempienti.  A tal riguardo, aveva una notevole efficacia ai fini del recupero dei crediti in alcuni giovani assuntori, la paventata minaccia di chiedere i soldi direttamente al genitore all’oscuro dei “vizietti” dei propri figli. Gli stessi genitori, venivano fatti oggetto di minacce di morte da parte dello spacciatore tanto da costringerli a ricorrere a dei finanziamenti pur di saldare i debiti.
Tra le persone colpite dal provvedimento, un pluripregiudicato della capitale, che rappresentava il “canale di rifornimento” dello stupefacente; un noto commerciante di Artena; un piccolo imprenditore edile di Artena, nonché una coppia di Valmontone già censita per precedenti specifici in materia di stupefacenti; gli altri tutti celibi, operai, incensurati di Artena e Valmontone.

Roma – 3 anni e 6 mesi di carcere per aver rubato una bibita. L’uomo 44 anni, romeno, arrestato su via del Corso.

Non pensava che rubare una bibita avesse come conseguenza  scontare 3 anni e 6 mesi di carcere. E’ successo a un romeno di 44 anni fermato, ieri sera, dai Carabinieri della Stazione San Lorenzo in Lucina, perché sospettato di essersi allontanato con una bibita in mano, da un bar di Via del Corso, senza pagarla. I Carabinieri hanno deciso di controllarlo  e dagli accertamenti tramite la centrale operativa del 112, è emerso che a suo carico pendeva un mandato di cattura europeo per furto e violazione di domicilio commessi quando era nel suo Paese di origine. Ma non è finita qui, perchè durante la perquisizione, i militari dell’Arma gli hanno trovato nelle tasche 5 cellulari e un navigatore satellitare,  probabile provento di furto,  e inoltre 25mila euro in contanti. Oltre a dover scontare la pena per i reati commessi Romania, dovrà anche rispondere di ricettazione.

A Roma per turismo e per spacciare Hashish. Quattro ragazzi spagnoli arrestati

Sono stati “pizzicati” dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro a pochi metri dal “Bed & Breakfast” di piazza di Porta Maggiore che li stava ospitando durante la loro vacanza nella Capitale. Peccato che oltre all’interesse artistico e culturale, i 4 giovani iberici, tutti di età compresa tra i 23 ed i 27 anni, abbiano dimostrato anche un altro tipo di interesse molto più materiale: quello dello spaccio di droga. I ragazzi, infatti, sono stati sorpresi in possesso di alcune decine di dosi di hashish pronte per essere vendute al miglior offerente. Nella loro camera, successivamente, i militari hanno trovato anche bilancini di precisione, tutto il materiale necessario al confezionamento delle singole dosi e la somma di 1.300 euro in contanti, ritenuto provento della loro attività di spaccio. Il loro business è stato bruscamente interrotto e la loro vacanza è terminata nelle meno confortevoli camere di sicurezza dei Carabinieri, dove rimarranno in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria sul loro conto.

Roma – Richiede una squillo a casa e la rapina. Arrestato 36enne romano che si trovava agli arresti domiciliari.

I Carabinieri della Stazione Roma Villa Bonelli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per lesioni personali e tentata rapina nei confronti di un romano, di 36 anni, disoccupato, già conosciuto alle forze dell’ordine. I reati sono stati contestati all’uomo la notte del 19 giugno scorso. In quella occasione l’uomo, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, ha chiesto a una giovane squillo colombiana di raggiungerlo a casa. Una volta giunta l’ha rapinata, minacciandola con un coltello e ferendola agli arti. Subito dopo l’ha costretta a chiamare una conoscente alla quale ha chiesto 500 euro in cambio della sua liberazione. L’amica si è rivolta subito ai Carabinieri della Stazione di Villa Bonelli che assieme a lei si sono precipitati all’indirizzo indicato riuscendo a liberare la malcapitata. Nel corso dell’operazione il 36enne ha tentato anche di autolesionarsi con un coltello da cucina, ma dopo essere stato bloccato è stato accompagnato in ospedale per essere medicato. Anche la giovane squillo è stata medicata presso una struttura sanitaria dove le hanno riscontrato un trauma cranico minore e contusioni agli arti, dimessa con 6 giorni di prognosi. Subito dopo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato riportato nella sua abitazione agli arresti domiciliari. I militari a seguito di ulteriori indagini hanno richiesto ed ottenuto l’ordinanza restrittiva, da parte del Tribunale di Roma, che hanno ora notificato all’uomo presso il penitenziario di Rebibbia dove si trova attualmente ristretto per altra causa.

Articolo precedenteMelissa, la grande festa del miele della Valle di Sole
Articolo successivoCentro di GeoTecnologie della Università, scatta il Piano Formazione post laurea