Sgominata organizzazione internazionale di traffico di armi e di droga – Sgominata dai carabinieri organizzazione internazionale dedita al traffico di armi, droga, e spaccio di sostanze stupefacenti. Operazione “Mister”
Roma – I Carabinieri del Gruppo di Roma, dalle prime luci dell’alba, stanno portando a termine un’operazione che ha consentito di disarticolare un’organizzazione internazionale dedita al traffico di armi, droga e spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur, sotto la direzione del Procuratore Giancarlo Capaldo e del Sostituto Procuratore Carlo La Speranza della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno condotto una complessa attività d’indagine nei confronti di 2 gruppi di soggetti tra loro collegati, e dediti uno all’importazione clandestina di armi nel nostro Paese e l’altro al traffico di cocaina dalla Spagna nonché allo spaccio di droga sul territorio nazionale. Le indagini, condotte con l’utilizzo di intercettazioni telefoniche, ambientali e postali, nonché attraverso servizi di osservazione e pedinamento, hanno permesso di accertare che il gruppo criminale dedito al traffico di armi era formato da 7 protagonisti, slavi di varia origine (croati e bosniaci, questi ultimi di etnia rom). A capo dello stesso vi era un cittadino bosniaco, Jasminko Hasanbasic classe 1957, denominato il “Mister” per il suo passato sportivo (ex difensore della Dinamo Zagabria, della Stella Rossa di Belgrado e della ex Nazionale Jugoslava dei primi anni Novanta) e per il suo incarico, in Italia, di allenatore della squadra di calcio multietnica denominata Intercontinental Football Club. Il Mister, coadiuvato da uno degli altri appartenenti all’associazione, un cittadino bosniaco di etnia Rom, HAMIDOVIC Duman, classe 1979 (che ha militato quale giocatore nel citato Intercontinental Football Club), gestiva i traffici dalla Croazia in Italia, contrattando personalmente la compravendita delle partite di armi (kalashnikov, pistole, fucili, bombe a mano, etc). In particolare l’importazione di armi avveniva, da parte dell’organizzazione, attraverso varie fasi che si concludevano con l’arrivo del carico a bordo di camion o autovetture dalla Croazia. In primo luogo l’acquirente veniva procacciato al “Mister” dall’HAMIDOVIC Duman, il quale organizzava con questo vari incontri in luoghi sempre diversi per verificarne l’attendibilità e la fiducia; successivamente il “Mister” inviava una lista del materiale d’interesse dell’acquirente agli altri componenti dell’associazione di base in Croazia, i quali verificavano la disponibilità dell’ordinazione e stabilivano il prezzo. Successivamente, avuta la conferma della disponibilità in Croazia di quanto richiesto, il “Mister” disponeva che venisse portato un campione, denominato “assaggio”, per dimostrare all’acquirente la serietà dell’affare; quindi veniva organizzato il luogo d’incontro per lo scambio e allo stesso momento l’acquirente consegnava la somma stabilita mentre il “Mister” scaricava la merce. Infine veniva organizzato il trasporto della partita di armi concordata, dalla Croazia in Italia via Trieste attraverso autofurgoni o autovetture. Durante l’attività d’indagine, nonostante i colloqui intercettati avessero contenuto criptico ed utilizzante la metafora calcistica (“giocatori”, “partite”, “alberghi dove far alloggiare i giocatori” ecc.), Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur sono riusciti a seguire alcune fasi delle trattative, ottenendo dei riscontri oggettivi al traffico di armi.
Infatti si riusciva a:
– acquisire documentazione (e-mail e lettere cartacee in cui erano contenute le liste degli ordinativi delle armi) comprovante la capacità da parte dei consociati di importare, ad eventuale richiesta di clienti, armi di diverso tipo (kalashnikov, pistole, fucili, bombe a mano, etc);
– sequestrare (novembre 2009), durante una perquisizione domiciliare a carico di uno degli indagati, 2 pistole, 1 fucile a canne mozze e 1 bomba a mano da guerra di fabbricazione jugoslava;
– arrestare (aprile 2010) 2 cittadini croati che avevano provveduto al materiale trasporto in Italia di 2 pistole (poste sotto sequestro), che dovevano servire quale “campione” per un cliente.
Le armi erano destinate a clientela romana ancora in fase di identificazione. Tenuto conto del tipo di armi che gli indagati erano in grado di trafficare, non si esclude che essi costituissero i rifornitori della criminalità organizzata romana e di alcune organizzazioni criminali nazionali. Per quanto concerne il secondo gruppo criminale individuato e dedito al traffico di cocaina, esso era capeggiato dal citato HAMIDOVIC Duman (il quale fungeva quindi da tramite tra i due gruppi criminali e, pertanto, non si esclude che i proventi derivanti dal traffico di droga e da quello delle armi venissero reimpiegati, in maniera biunivoca) e costituito dalla moglie di quest’ultimo, HADZOVIC Zehra classe 1979, ed altri 8 soggetti italiani (tra questi DEL GENIO Domenico classe 1953, CELANI Walter classe 1962, GUAIANA Gianni classe 1974, RICCI Corradino classe 1956). I criminali erano riusciti a stabilire una rete di importazione che dalla Spagna conduceva in Italia, infatti, quasi con cadenza mensile venivano organizzati dei viaggi in auto dall’Italia alla Spagna del Sud e ritorno. Nei viaggi di ritorno, lo stupefacente veniva occultato in dei vani con doppiofondo ricavati all’interno delle vetture stesse, che consentivano il trasporto anche di quantitativi fino a 2,5 kg volta. Giunta in Italia, grazie ad una fitta rete di spacciatori nelle Province di Roma e Latina, la droga veniva venduta al dettaglio. I ricavati venivano prima divisi tra i correi e poi reinvestiti da questi per l’effettuazione di altri viaggi verso la Spagna. Per tali fatti accertati il G.I.P. SAVIO del Tribunale di Roma ha emesso n. 7 OCC in carcere per alcuni degli indagati (HASANBASIC Jasminko, HAMIDOVIC Duman, HADZOVIC Zehra, DEL GENIO Domenico, CELANI Walter, GUAIANA Gianni e RICCI Corradino), ritenuti responsabili a vario titolo di introduzione e commercio nello Stato di armi clandestine e traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti cautelari si aggiungono ad altri 3 arresti operati d’iniziativa dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur durante lo svolgimento dell’indagine. La Procura Distrettuale Antimafia di Roma ha inoltro disposto l’esecuzione anche di ulteriori 34 perquisizioni nei confronti sia di soggetti indagati che di acquirenti di armi e stupefacenti. I provvedimenti cautelari e le perquisizioni sono state effettuate nei Comuni di Roma, Pomezia, Anzio, Fondi, Aprilia, Viterbo, Velletri, Tivoli, Frascati, Civitavecchia, Sezze e Calcio (BG).
Studente romano ruba la borsa di una ragazza all’interno di un locale. Fermato dal personale della sicurezza ed arrestato.
Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Salaria hanno arrestato uno studente 23enne romano con l’accusa di rapina impropria. Il giovane, in un locale di via Tagliamento, quartiere Salario, approfittando della confusione, ha rubato la borsa di una 23enne romana. La vittima accortasi di quanto appena accaduto ha subito tentato di fermare il ladro che nel tentativo di scappare, l’ha scaraventata a terra a nulla però, è valso il tentativo di fuggire del giovane che è stato bloccato dal personale addetto alla sicurezza del locale che ha poi chiamato il 112 dei Carabinieri. I militari giunti immediatamente sul posto hanno arrestato il 23enne che è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo mentre la refurtiva recuperata, è stata restituita alla legittima proprietaria.
Stazione Tiburtina – Carabinieri arrestano cittadino romeno ricercato con mandato di cattura internazionale per un furto.
Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Nomentana unitamente ai militari del 1° Reggimento Granatieri, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, nel piazzale della Stazione Tiburtina, hanno arrestato un cittadino romeno di 44 anni, in Italia senza fissa dimora, perchè colpito da mandato d’arresto europeo per furto aggravato. Lo straniero è stato condannato a 5 anni di reclusione dalle autorità Romene per aver commesso un furto nel suo paese. L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di attivare le procedure per l’estradizione nel suo paese ed essere processato.
Armato di coltello rapina una pasticceria, poi rapina un passante, sequestra un giovane e lo obbliga a seguirlo in un pub ed infine tenta di aggredire i carabinieri intervenuti per bloccarlo. Arrestato 21enne romeno, sequestrata l’arma.
Roma – I Carabinieri della Stazione Roma La Storta hanno arrestato un cittadino romeno di 21 anni, con l’accusa di rapina, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, armato di un coltello ha fatto irruzione in una pasticceria di via Cassia, in località Madonna di Bracciano, e dopo aver minacciato la titolare si è fatto consegnare 20 euro che erano in cassa per poi fuggire. Qualche metro più avanti, all’interno di un parcheggio sempre di via Cassia, armato dello stesso coltello, ha minacciato un uomo desistendo solo perchè la vittima al momento non aveva contanti al seguito. Giunto nei pressi di un pub di via Cassia il rapinatore ha avvicinato un 16enne romano e dopo averlo minacciato lo ha costretto a seguirlo nel locale. Una volta all’interno però il cassiere si è accorto di quanto stava accadendo ed ha immediatamente chiamato il 112 dei Carabinieri. I militari che si trovavano già nelle vicinanze per le altre due rapine, giunti sul posto hanno bloccato e disarmato il 21enne dopo essere stati aggrediti e colpiti con calci e pugni. Il coltello è stato sequestrato mentre l’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Armato di coltello rapina una pasticceria, poi rapina un passante, sequestra un giovane e lo obbliga a seguirlo in un pub ed infine tenta di aggredire i carabinieri intervenuti per bloccarlo. Arrestato 21enne romeno, sequestrata l’arma.
Roma – I Carabinieri della Stazione Roma La Storta hanno arrestato un cittadino romeno di 21 anni, con l’accusa di rapina, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, armato di un coltello ha fatto irruzione in una pasticceria di via Cassia, in località Madonna di Bracciano, e dopo aver minacciato la titolare si è fatto consegnare 20 euro che erano in cassa per poi fuggire. Qualche metro più avanti, all’interno di un parcheggio sempre di via Cassia, armato dello stesso coltello, ha minacciato un uomo desistendo solo perchè la vittima al momento non aveva contanti al seguito. Giunto nei pressi di un pub di via Cassia il rapinatore ha avvicinato un 16enne romano e dopo averlo minacciato lo ha costretto a seguirlo nel locale. Una volta all’interno però il cassiere si è accorto di quanto stava accadendo ed ha immediatamente chiamato il 112 dei Carabinieri. I militari che si trovavano già nelle vicinanze per le altre due rapine, giunti sul posto hanno bloccato e disarmato il 21enne dopo essere stati aggrediti e colpiti con calci e pugni. Il coltello è stato sequestrato mentre l’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Guidonia Montecelio – I carabinieri arrestano uno dei due aggressori dell’uomo accoltellato in piazza della Repubblica a Villalba
I Carabinieri della Tenenza di Guidonia hanno arrestato, con l’accusa di concorso in tentato omicidio, un 26enne cittadino romeno, domiciliato a Tivoli, che il 29 settembre 2011 ha aggredito con un coltello un connazionale, in piazza della Repubblica a Villalba di Guidonia, già teatro di altri gravi fatti. La vittima era stata trasportata d’urgenza al Policlinico Umberto I di Roma, dove è tutt’ora ricoverata. Gli uomini dell’Arma sono riusciti ad acquisire gli elementi necessari per ottenere una misura restrittiva a carico del 26enne, che è stato così arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli. Sono ancora in corso le indagini volte a rintracciare il complice che è irreperibile dal giorno dell’aggressione. Intanto per C.M.S., queste le iniziali dell’arrestato, si sono aperte le porte del carcere di Roma Rebibbia.