Pre-Scelta, Performance e Installazione di Paola Marzano al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma
“… il matrimonio potrà essere concluso soltanto
con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.”
(Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)
“(…) Impercioché la femmina è per sin dai suoi primi anni sempre nell’ozio tenuta in casa, ne più in là dell’ago e del filo le si permette comprendere ed immaginare, come se a più alti negozi atta ella non fosse. Giunta poi agli anni del matrimonio, eccola datta in balìa d’un marito geloso overo in un monastero di Monache prigioniera per sempre.”
(Cornelio Agrippa, XVII secolo)
Domenica 17 marzo 2019 alle ore 17.00 il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, ospita presso l’Area Incontri Pre-Scelta, Performance e Installazione di Paola Marzano.
Il progetto è stato condiviso e sostenuto dall’Archeologa e Storica dell’Arte Maria Arcidiacono che si è espressa in merito: “Pre-Scelta è un progetto inedito nato dalla riflessione su una tematica che ha origini antichissime e che continua ad essere attuale nella società globalizzata: il matrimonio forzato e quello combinato, indistinguibili l’uno dall’altro, se non in termini giuridici.
Una pratica che colpisce maggiormente le donne, attraversa geografie e classi sociali e sopravvive nella cultura occidentale, basti pensare che tra il 2000 e il 2010 si sono registrati negli Stati Uniti circa 250mila matrimoni precoci: non c’è una legge che impedisca alle minorenni di sposarsi e per molte di esse la prima notte di nozze equivale a uno stupro (dati Unchained at last).
Ancora oggi, secondo l’Onu, vi sono oltre 700 milioni di spose bambine in tutto il mondo e 41mila matrimoni forzati al giorno. Il problema riguarda anche le immigrate di seconda generazione nel nostro Paese: adolescenti e giovani donne appartenenti alle comunità bengalesi, indiane, pachistane, turche, marocchine e albanesi; in ragione di ciò, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha recentemente proposto di introdurre in Italia il reato di matrimonio forzato.
A questo costume, che può essere considerato come un fenomeno di nuovo schiavismo, si affianca il sottile persistere di un’ottica che vuole la donna caricata da presunti obblighi: le si richiede di essere sposata o almeno convivente e, soprattutto, di diventare madre.
Il tema della violenza maschile sulla donna era stato già in parte affrontato da Paola Marzano nel suo lavoro del 2014, Il Linguaggio Segreto di un Gesto, ispirato ad un capolavoro dell’arte etrusca del VI secolo a.C., il celebre Sarcofago degli Sposi.
Una riflessione sulla distanza, non solo cronologica, tra la nostra cronaca attuale, con i suoi troppo frequenti femminicidi (93 in Italia nel 2018, circa due donne uccise ogni settimana) e la civiltà degli Etruschi, dove inaspettatamente si trovano prassi non coercitive verso la donna sposata.
Il matrimonio, testimoniato in particolare da alcuni reperti archeologici, sembrerebbe contratto liberamente, tra individui di pari dignità; la donna etrusca godeva di libertà inconcepibili nel mondo romano, dove il pater familias esercitava la propria autorità e aveva il diritto di revocare l’assenso al matrimonio e richiamare la figlia a casa.
Molto tempo è trascorso prima che si ponesse nero su bianco il rispetto della donna nelle sue scelte e nella sua personalità giuridica; un sottile convincimento che matrimonio e maternità siano strade obbligate per ciascuna donna ancora serpeggia nella mentalità corrente, Pre-Scelta, il lavoro di Paola Marzano intende porre in tal senso un interrogativo per stimolare un ragionamento condiviso.”
La performance
Pre-Scelta è un progetto che vuole raccontare il percorso di una donna prigioniera suo malgrado di convenzioni che la riducono a vittima: la protagonista della performance possiede un corredo di biancheria immacolata e finemente ricamata, preludio a un destino ineluttabile, stabilito con il suo stesso nascere donna: il matrimonio.
Nel corso della performance la donna sposata viene privata della propria libertà, si trasforma in una reclusa che quasi soccombe sotto i lacci di una costrizione opprimente.
La catarsi finale è un impeto di ribellione, un definitivo sciogliersi di condizionamenti soffocanti che le restituiscono finalmente vera identità e la propria autodeterminazione.
L’Installazione
A completamento della performance una installazione ne anticiperà i momenti salienti suggerendo, nel contempo, un rimando all’antica usanza del corredo matrimoniale, veicolo di valori affettivi familiari e testimonianza, al tempo stesso, di una sottesa ineluttabilità del destino femminile di moglie e di madre.
Nello specifico, l’installazione consta in una ventina di lavori, molti dei quali realizzati attraverso scatti e autoscatti dell’artista, stampati su tessuto ed applicati sulle lenzuola e sulle federe dei cuscini appartenenti al corredo matrimoniale dei genitori. L’artista è intervenuta successivamente con il pirografo per poi montare la gran parte delle opere su doppie cornici, simili a telai da ricamo.
Biografia
Paola Marzano è nata a Gallipoli (Lecce) nel 1975, vive e lavora a Roma. È artista di Arti Visive, performer, docente di Disegno e Storia dell’Arte. Nel 1998 si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Nel 2010 cura scenografie televisive per Magnolia Fiction. A partire dallo stesso anno è Preside della sezione “Eventi Artistici” della “Norman Academy” USA. Nel 2012 istituisce e cura la rubrica “Arte” di Anci Rivista per l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Paola Marzano ha all’attivo un nutrito curriculum artistico. Attualmente si occupa di installazioni, performance ed altri linguaggi alla ricerca di una multidisciplinarità. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private tra cui MAAM – Roma, Fendi e Bulgari. Tra gli ultimi progetti la performance e installazione site specific “fino al terzo passaggio” presso il MAAM e l’Accademia di Ungheria a Roma, ideata e proposta inizialmente a Galatina (Le) per “Le Corti a Mezzanotte” a cura di Katia Olivieri e in diverse masserie storiche del Salento, l’installazione e video “Il Linguaggio Segreto di un Gesto” in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale e X Giornata del Contemporaneo AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, il Museo Nazionale Cerite, la Necropoli della Banditaccia e Palazzo Ruspoli a Cerveteri (Rm), l’Ex Mercato Coperto di Gallipoli (Le), “Il Velo di Maya” a cura di Lorenzo Canova presso la Galleria Montevergini di Siracusa e il Complesso Museale di San Francesco di Montefalco (Pg), “L’Architettura Razionalista negli anni ’30 a Roma” presso la storica Galleria Eleuteri di Roma ed altre mostre personali al Comune Vecchio di Cortina d’Ampezzo (Bl), alla Galleria Civica Art Cafè di Dobbiaco (Bz), al Palazzo Berlam di Trieste; rassegne nazionali ed internazionali tra cui RAW 2018 Spazio Maddalena, Roma, “VII Salone Europeo d’Arte Pittorica” di Bruges (Belgio), “Word Expo Shanghai 2010”, Shanghai (Cina), “In itinere” Pinacoteca Comunale di Larissa, Museo G. I. Katsigra, Larissa (Grecia), “Operazione Pittura” Castello Carlo V, Lecce, “Sinaide Ghi” Accademia Nazionale di San Luca, Roma, “Saxa loquuntur” Castello Angioino, Gallipoli (Lecce), “Il Museo Navale in vetrina – una storia tricolore”, a cura di Anna Caterina Bellati, Museo Tecnico Navale, La Spezia.
Info
Paola Marzano
Pre-Scelta
con il contributo di Maria Arcidiacono
17 marzo 2019 ore 17.00
MACRO | Area Incontri
Via Nizza 138 | Roma
Ingresso libero