A Genoni dal 9 fino all’11 dicembre la terza edizione di “Abbàida!” entra nel vivo

A Genoni dal 9 fino all’11 dicembre entra nel vivo la terza edizione di “Abbàida!”, il festival di cinema che quest’anno si declina sul tema centrale “Luoghi comuni” tra proiezioni, residenza d’artista e incontri con gli autori.

Il cinema incontra i piccoli centri della Sardegna, custodi del passato e memoria viva e resistente del presente. A Genoni nel lungo weekend dal 9 all11 dicembre entra nel vivo la terza edizione di “Abbàida!”, il festival di cinema che attraverso una serie di proiezioni di film, laboratori, residenza d’artista e incontri con gli autori e i professionisti del settore intende realizzare azioni di promozione della cinematografia sarda, della produzione e divulgazione della cultura cinematografica e degli audiovisivi, attivare processi sociali nel territorio, e soprattutto creare occasioni di incontro e confronto tra i residenti, i partecipanti al festival e gli autori. Lingresso è libero e gratuito.

Il tema centrale di questa edizione di Abbàida!si intitolaLuoghi comuni”, sintesi dell’intreccio di questioni, idee, temi e storie che riguardano il rapporto tra l’essere umano e il contesto in cui abita, mettendo a confronto le forme urbane delle grandi città e le comunità dei piccoli centri, i diversi modi di abitare lo spazio, utilizzarlo, metterlo a frutto tra le forme avanzate delle smart cities e il ritorno a una nuova civiltà rurale.

Abbàida!”, partito il 5 dicembre con la residenza d’artista e il laboratorio cinematografico “Un paese ci vuole?” guidata dai registi Andrea Grasselli e Damiano Giacomelli, è organizzato dallassociazione Nuovo Aguaplano, sotto la direzione artistica del regista sassarese Sergio Scavio.

Quattro le opere cinematografiche che verranno proiettate nel weekend al Centro Sociale di Genoni, tutte con inizio alle 18.00, ingresso libero e gratuito. Quattro storie dedicate al cinema del realeche raccontano angoli di mondi diversi, inediti e inesplorati, ma soprattutto raccontano di noi e della nostra società, chi siamo, dove siamo e dove andiamo, attraverso diverse gradazioni e nuovi punti di vista.

Il 9 dicembre il primo film in programma è “Selfie” di Agostino Ferrente (2019 – 78’), David di Donatello come Miglior Documentario (2020). Uscito a maggio del 2019, mostra la quotidianità di due sedicenni, Alessandro e Pietro, vissuta nel quartiere napoletano Rione Traiano, teatro nel 2014 dell’uccisione di un loro coetaneo, Davide Bifolco. La tragedia viene raccontata dai due ragazzi e dai loro amici e conoscenti in un avvicendarsi di punti di vista che ribaltano il modo classico di raccontare e indagare la vita sul grande schermo attraverso un percorso di auto-rappresentazione. Ai ragazzi Ferrente ha affidato il compito di riprendersi da soli con un iPhone nel corso delle loro giornate, guardandosi sempre nel display del cellulare come se fosse uno specchio, ma lasciando ben salda nelle sue mani, regista, la responsabilità autoriale guidandoli, stimolandoli e incuriosendoli.

Il 10 dicembre due film. Si parte con “Noci sonanti” (2019 – 79’) di Damiano Giacomelli e Lorenzo Raponi (Premio Hera “Nuovi Talenti” nel 2019). La storia di Fabrizio e suo figlio Siddharta che vivono a Cupramontana senza luce né riscaldamento ha catturato l’attenzione dei due registi che l’hanno documentata con la loro cinepresa piazzata in questo sperduto angolo di bosco dell’entroterra marchigiano. Alla fine degli anni Ottanta Fabrizio fonda la “Tribù delle Noci Sonanti”. In una vecchia casa colonica dell’entroterra marchigiano, l’uomo rinuncia all’elettricità e agli altri comfort della vita contemporanea, ospitando chi vuole condividere il suo stile di vita radicale. Trent’anni dopo, il film racconta un’estate che Fabrizio sessantacinquenne passa con suo figlio Siddhartha (9 anni), cresciuto in tribù quando suo padre e sua madre stavano ancora insieme. Il bambino prepara con il padre l’esame d’avanzamento alla quarta elementare, l’unico momento istituzionale annuale della sua vita. Segue la proiezione di “Zenerù” (2021 – 30’), il nuovo film di Andrea Grasselli che racconta la relazione poetica tra l’antico rituale della “Scasada del Zenerù” e la vita del pastore ed eremita Flaminio Beretta. Un film che si interroga sul confine tra domestico e selvatico, tra conosciuto e ignoto. Saranno presenti in sala, disponibili a dialogare con il pubblico, i registi Damiano Giacomelli e Andrea Grasselli.

Domenica 11 dicembre ultima serata di “Abbàida!” 2022 con la proiezione del film “Padre padrone” (1977), scritto e diretto da Paolo e Vittorio Taviani, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Gavino Ledda. Tra le opere più rappresentative del cinema italiano degli anni settanta, porta una storia, ambientata negli anni quaranta in Sardegna, dal forte impatto crudo e realistico che parla del difficile rapporto tra padre e figlio, di duro lavoro e infanzie spezzate. A sei anni Gavino deve abbandonare la scuola, che frequenta da pochi giorni, perché il padre, Efisio, lo costringe a fare il pastore per contribuire così al sostentamento della famiglia. Il bambino, analfabeta, cresce tra i monti e il bestiame, un sopruso dopo l’altro e botte continue da parte del padre autoritario. Quando ormai maggiorenne va a fare il militare, aiutato da un amico riesce a farsi una cultura. Ma la lotta con il padre continua fino a scontrarsi anche sul piano fisico. Ma Gavino studia, non abbandona il suo sogno, va all’università e si laurea.

IL LABORATORIO DI CINEMA |RESIDENZA D’ARTISTA

Il film “Padre padrone” dei fratelli Taviani sarà anche spunto di analisi e di lavoro del laboratorio di cinema nell’ambito della residenza d’artista “Un paese ci vuole?”, guidata dai registi Andrea Grasselli e Damiano Giacomelli, attività parallela del festival che partita a Genoni il 5 dicembre si concluderà l’11 dicembre. I partecipanti al laboratorio lavoreranno a un esame del testo filmico e sulla sceneggiatura, basi fondamentali per la realizzazione, a fine percorso, di un piccolo film-studio dove i partecipanti metteranno in scena, guidati dagli artisti residenti, alcune sequenze del film in cui alcuni abitanti di Genoni saranno gli attori protagonisti.

Per info​ festival e laboratorio​: nuovoaguaplano@gmail.com

Il festival “Abbàida!” è organizzato dall’associazione Nuovo Aguaplano, in collaborazione con il Comune di Genoni, Fondazione Sardegna Film Commission, Sardegna 2030, e Regione Autonoma della Sardegna. 2022

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