A.N.I.M.A., il film di Pino Ammendola e Rosario Montesanti – E’ stato presentato alla Casa del Cinema di Roma A.N.I.M.A., la commedia di Pino Ammendola e Rosario Montesanti sulle conseguenze nefaste di chi mette avanti i propri interessi personali senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni. Erano presenti, oltre ai registi e al cast, amici storici come: Massimo Ranieri, Maria Rosaria Omaggio, Karim Proia, Enio Drovandi, Alessandro Capone, Simone Michelucci.
L’uscita in sala è prevista per il 9 maggio prossimo.
A.N.I.M.A., il film di Pino Ammendola e Rosario Maria Montesanti con un cast di tutto rispetto che vanta, oltre allo stesso Ammendola nei panni del protagonista, l’onorevole Modòr: Adolfo Margiotta, Massimo Olcese, Andrea Roncato, Franco Oppini, Giorgio Gobbi, Maria Letizia Gorga, Massimo Corvo, Paolo Buglioni, Mino Caprio, Bruno Bilotta e tanti altri.
Il titolo gioca con l’acronimo di Atassia Neuro Ipofisaria Monolaterale Acuta e racconta le vicissitudini di Anio Modòr, politico superficiale, lontano anni luce dal concetto di “bene comune” e la sua presa di coscienza delle conseguenze delle proprie azioni.
Il soggetto è di Emilia Bianchi e Rosario Montesanti ed è sceneggiato dallo stesso Montesanti a quattro mani con Ammendola. Vale la pena segnalare come nel cast figurino alcune delle voci eccellenti del doppiaggio italiano.
La colonna sonora originale del film è firmata da Alberto Pizzo, pianista e concertista di fama internazionale, nonché erede riconosciuto di Luis Bacalov con la direzione artistica di Giovanni Bacalov. Fra le musiche del film due brani firmati dalla PFM: The Lesson, title track del film (video ufficiale del nuovo album) e la ben nota Impressioni di Settembre. Music Supervisor Renato Marengo.
Sinossi
Il politico e parlamentare Anio Modòr entra in coma e si risveglia in una sorta di inferno laico: un vecchio aereo, un DC3 Dakota Douglas (l’aereo del film Casablanca) fermo su di un piazzale sotto un terribile temporale. Ad accoglierlo lo Steward K666 (Adolfo Margiotta) affiancato da un Tutor (Massimo Olcese).
I due gli illustrano il suo destino: vedere per l’eternità, trasmesse su un monitor, le conseguenze delle sue azioni, che hanno condizionato la vita di tante persone creando danni irreparabili, senza che lui se ne sia mai reso conto. Dopo aver visionato i primi filmati, Modor riesce a fuggire dall’aereo e percorso un lungo tunnel si trova davanti alla casa della sua infanzia. È il giorno del suo ottavo compleanno e Anio bambino sta festeggiando con la madre e il padre. Quel luogo onirico è una sorta di Paradiso, dove chi ha vissuto con altruismo ed amore per il prossimo, rivive i momenti più felici della propria vita e, dopo un lungo sonno ne perde coscienza, per poterli rivivere all’infinito come se fosse la prima volta. Modòr viene poi processato da tre giudici, una donna, un barbone e un uomo di colore, che gli chiedono di riconoscere le proprie colpe. L’onorevole si rifiuta così verrà condannato a rispondere di fronte a Lui… colui che è più in alto di tutti… che è qualcuno di molto diverso da quello che ci aspettiamo!