A Pinzolo la nuova mostra del Parco Adamello Brenta “Montagne Verdi” – E’ stata inaugurata l’altro giorno la nuova esposizione del Parco Naturale Adamello Brenta “Montagne Verdi” che rimarrà allestita al Paladolomiti di Pinzolo fino al 20 agosto 2019. Rivolta soprattutto ai locali, la mostra si addentra con un percorso espositivo nell’ambiente dell’area protetta più estesa del Trentino raccontante le peculiarità con approfondimenti scientifici.
Rimarrà visitabile fino al 20 agosto al Paladolomiti di Pinzolo la nuova esposizione del Parco Naturale Adamello Brenta “Montagne Verdi – la natura in mostra” che è stata inaugurata ieri.
Curata da Roberta Bonazza, la mostra apre in anticipo il Festival culturale Mistero dei Monti, di cui farà parte, ed è, infatti, sostenuta dall’Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena e dai Comuni di Pinzolo e di Tre Ville, rappresentati da Michele Cereghini, sindaco di Pinzolo, e da Cecilia Maffei, vicepresidente dell’Apt.
La grande sala al piano terra del Paladolomiti è allestita come un percorso espositivo che vuole raccontare le peculiarità dell’area protetta rivolgendosi ai turisti ma, ancor di più, ai locali.
“Questo nuovo progetto – ha spiegato il Presidente del Parco Joseph Masè – si incanala nel filone della conoscenza su cui il Parco sta investendo come per la ricerca e la divulgazione scientifica. Con la convinzione che solo attraverso la conoscenza si possa davvero apprezzare il contesto naturalistico in cui viviamo, apriamo questa mostra a tutti coloro che vorranno intraprendere un percorso di piacevole approfondimento.”.
Romano Stanchina, ad una delle sue prime uscite pubbliche da neodirigente del Servizio sviluppo sostenibile e aree protette della Provincia autonoma di Trento, dopo due decenni al Servizio turismo, ha annunciato uno dei principi fissati dalla giunta provinciale: “L’idea condivisa con l’Assessore all’ambiente Mario Tonina è proprio che le aree protette siano un importante strumento di sviluppo sostenibile per le comunità residenti. Comunicare e informare sono azioni fondamentali per farsi accettare e questa mostra assume grande importanza proprio per questo.”.
“La cultura deve offrirsi!” secondo la curatrice Roberta Bonazza che ha concepito questa mostra “senza imporsi, volendo invece proporre in modo morbido una lettura degli elementi che caratterizzano la montagna”. “Quello che vogliamo – prosegue – è solleticare la curiosità e il desiderio dei visitatori di andare a fondo. La natura si compone di elementi che possono continuamente essere sviscerati perché è un mondo misterioso ed è un miracolo evolutivo.”.
Montagne Verdi non si limita a esibire la bellezza della natura ma è ricca di spiegazioni scientifiche, fornite dal Parco, dal Muse e dal Museo civico di Rovereto. E’ ideata come un mosaico di universi, quello minerale, quello vegetale, quello animale e quello umano che sono esposti cercando di ricreare la stessa suggestione e lo stesso stupore che si provano scorgendo in montagna un capriolo oppure una stella alpina ma con in più la possibilità di apprenderne le caratteristiche scientifiche. I fiori, per esempio, sono posizionati quasi a terra proprio come li troveremmo in natura e per gli animali è stato creato un angolo nascosto perché riuscire a vederli è tutta questione di fortuna. Attraverso dei cartoncini d’identità si possono conoscere le proprietà dei fiori come in un giardino botanico oppure scoprire le rocce locali e i 61 geositi che hanno permesso al Parco di essere riconosciuto Geopark dall’UNESCO. Pavimento e pareti indicano l’universo in cui ci si trova mentre pannelli, fotografie e video, con spiegazioni, didascalie e audio, scoprono la dimensione scientifica.
“Noi facciamo parte della natura soprattutto in termini percettivi, di godibilità ma quello che vorremmo ottenere con questa mostra – conclude Bonazza – è che la gente non passi solo a dare un occhio. Vorremmo che si fermasse a lungo e si soffermasse sui particolari. In un momento in cui tutto è superficiale, il mio auspicio è che le persone diventino sempre più viandanti curiosi, desiderosi di andare a fondo perche la sedimentazione culturale ha bisogno di tempo.”.
La mostra sarà aperta il sabato e la domenica dal 1° giugno al 30 giugno e tutti i giorni dal 1° luglio al 20 agosto sempre con orario 10.30-12.30 / 17.00-22.00. Ingresso libero.
Anche nei giorni di chiusura, sarà possibile richiedere una visita guidata gratuita per gruppi di minimo 10 persone.
Per info: 0465/806666 Settore Attività al pubblico del Parco Naturale Adamello Brenta