A Roma Plastic Crime Scene Investigation

Roma si fa scienziata. Ecco Plastic Crime Scene Investigation – PCSI – per il monitoraggio delle microplastiche lungo le coste romane

Elaborato dalla Dr.ssa Raffaella Bullo della Stazione Zoologica Anton Dohrn e dell’Università Politecnica delle Marche, il progetto punta alla partecipazione della società civile nel monitoraggio scientifico e sarà presentato per la prima volta al pubblico il 15 febbraio alle 18 a Casetta Rossa (Via Giovanni Battista Magnaghi, 14) a Roma.

Parte la chiamata all’azione scientifica di Plastic Crime Scene Investigation – PCSI, un progetto di ricerca per il monitoraggio della quantità e della qualità delle microplastiche nelle acque del mare e sulle spiagge lungo il litorale romano aperto alla cittadinanza. Negli ultimi anni, l’impatto della plastica sugli ambienti marini ha raggiunto l’attenzione pubblica grazie alla forte copertura mediatica. La sensibilizzazione della società è alta ma si ferma per lo più alla macroplastica quali bottiglie e buste. Per quanto riguarda la microplastica c’è ancora molto lavoro da fare. Recenti studi focalizzati sulla percezione pubblica da inquinamento delle microplastiche hanno evidenziato che attività scientifiche dove sia alta la partecipazione civile aumenta la conoscenza e la sensibilizzazione. Quindi, per ottenere un elevato numero di dati e per rendere massimo il coinvolgimento della società civile nella ricerca scientifica la metodologia di ricerca scelta è quella della Citizen Science (la Scienza della Cittadinanza).

Il progetto intende, tra le tante cose, abbattere i classici confini tra mondo accademico e società civile. Da “Il Gioco delle Plastichine”, che attrae attenzione, nasce l’idea artistica per trasformare in mosaici in stile romano queste plastiche piccolissime altrimenti destinate a perdersi nuovamente nell’ambiente.

PCSI – Roma è stata strutturata, in prima battuta, per una durata di due anni (estate 2022 e primavera – autunno 2023). Nell’anno passato l’attenzione è stata rivolta alla prototipizzazione di un nuovo strumento per il campionamento delle microplastiche e al protocollo di ricerca e quindi ai test sul campo, così da essere ora accessibile a un pubblico ampio.

Nell’estate 2023 si ripeterà la medesima procedura di ricerca questa volta aperta a tutti. Per mantenere alta l’attenzione verso il progetto, si parteciperà anche a “Il Gioco delle Plastichine”. I partecipanti, muniti di pinzette, individuano plastiche di piccole dimensioni sulle spiagge del litorale e li raccolgono.

Il gioco è dedicato alla pratica dell’osservazione scientifica, allo sviluppo della percezione del rischio e all’insegnamento della categorizzazione delle piccole plastiche trovate. Notato fin da subito un forte entusiasmo e grande richiesta di partecipazione di grandi e piccoli, si è dato seguito all’organizzazione del gioco coinvolgendo scuole di ogni grado del Comune di Fiumicino e del Comune di Roma e a chiunque voglia partecipare e contribuire.

I luoghi di studio toccano la costa romana del Comune di Roma e di Fiumicino, passando per il Tevere. Sono aree a elevata urbanizzazione e intensa presenza umana, influenzata dagli apporti provenienti dal Tevere e dalla presenza della Capitale.

La Citizen Science è una metodologia di ricerca scientifica in cui la cittadinanza, normalmente fuori da contesti universitari e di ricerca, collabora con scienziati e ricercatori professionisti per raccogliere, campionare, categorizzare, trascrivere e analizzare dati scientifici. Le collaborazioni si verificano in moltissimi ambiti di ricerca: scientifici, umanistici, medici, storici e sociali tra i tanti. Queste interazioni tra la società civile e quella scientifica sembrano apportare risultati proficui di nuove conoscenze sia per la scienza sia per la società tutta.

Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Comune di Fiumicino e dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti del Comune di Roma ed è in accordi con l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma. Ha ottenuto i permessi necessari per accedere al sito di campionamento lungo la costa della Tenuta Presidenziale di Castelporziano, ha attivato una partnership con l’oasi del WWF di Macchiagrande. Collabora con i cantieri navali CA.NA.FI. di Fiumicino e con “Altura Scuola di vela e di mare” di Roma e con lo stabilimento balneare di Ostia “Sporting Beach” e sta attivando collaborazioni scientifiche con Arpa Lazio. Per le attività sul Tevere ha avviato collaborazioni e partnership con “Tevere Day”, associazione di promozione e sensibilizzazione per il rilancio del Tevere. È stato inserito come progetto di Citizen Science di interesse regionale nel Piano di Transizione Ecologica della Regione Lazio.

Per contatti: comunicazione@szn.it
Su Roma raffaella.bullo@szn.it

Articolo precedente“Dal nuovo mondo”: il nuovo album di Unblasfemo
Articolo successivoLucianella Cafagna alla Von Buren Contemporary con Lucciole