A Umbria Jazz i due concerti dello straordinario fisarmonicista francese Vincent Peirani, in solo e in duo con Èmile Parisien

A Umbria Jazz il 15 luglio arriva Vincent Peirani, il pluripremiato fisarmonicista e compositore francese acclamato a livello internazionale che da oltre 10 anni sta rinnovando completamente il linguaggio del suo strumento.

Vincent Peirani ha conquistato pubblico e critica con il suo carisma, la sua immaginazione e la sua concezione artistica. Tra le numerose collaborazioni spiccano i nomi di Stefano Bollani, Michel Portal, Richard Bona, Youn Sun Nah, Daniel Humair, Francesco Bearzatti, Emile Parisiens, Louis Sclavis.

Il suo tour estivo in Italia inizia proprio a Perugia con due concerti all’interno del celebre festival umbro, presso la Sala Podiani della bellissima Galleria Nazionale dell’Umbria.
Alle 12.00 Vincent Peirani si esibirà in un set per fisarmonica solo, mentre alle 15.30 sarà in concerto con il sassofonista Émile Parisien, con cui ha all’attivo più di 1000 concerti insieme: il duo è una delle formazioni più sorprendenti del jazz europeo, con importanti riconoscimenti tra cui l’Echo Music Award per il Jazz della Deutsche Phono-Akademie, Les Victoires du Jazz in Francia, il German Record Critics’ Award e premi da molte delle principali riviste di jazz.
Il titolo del loro nuovo album Abrazo (ACT) descrive pienamente la relazione creativa e profonda tra i due musicisti: nella loro musica confluiscono in maniera raffinata jazz tradizionale e moderno, classica, folk, rock ed elettronica, con l’interplay e l’eccezionale approccio innovativo allo strumento che da sempre li caratterizza.

Questo duo è proprio come un matrimonio“, dice Peirani “con i suoi alti e bassi, ma cosa c’è di più normale?”

Sono probabilmente pochi i musicisti che si conoscono così profondamente come Peirani e Parisien. Ad unirli è una insaziabile sete di novità e di avventura, una curiosità sconfinata che li porta a scalare vette sempre più alte. Si sono incontrati nel 2010 nel quartetto del batterista Daniel Humair. Nel 2014 è uscito il loro primo album Belle Epoque (ACT) che omaggia il sassofonista Sidney Bechet. Nel giro di pochi mesi sono stati invitati in prestigiose venues in Europa, Asia, America Latina Stati Uniti e Canada. Il nuovo album Abrazo non è ispirato al lavoro di un compositore ma a una forma d’arte, una cultura: il tango, con la sua eleganza, la sua malinconia e la potenza dei suoi ritmi e delle sue melodie.
Così come nella loro prima registrazione in duo, Peirani e Parisien non ripropongono brani di maestri come Astor Piazzolla, Tomás Gubitsch o Xavier Cugat, ma ci giocano “suonandoci intorno”: le loro composizioni originali si sviluppano proprio attraverso “lo spirito del tango”, come accade nell’arrangiamento di Army Dreamers di Kate Bush, che Peirani ammira profondamente. Il brano di apertura del disco, The Crave del pianista americano Jelly Roll Morton – uno dei musicisti jazz più influenti del primo Novecento – crea un ponte fra il precedente album Belle Époque e Abrazo.

Il tour italiano di Vincent Peirani prosegue il 17 luglio al festival CastelCello di Brunnenburg, in Tirolo, insieme al violoncellista François Salque, per presentare il nuovo album Bach Project dedicato all’universo musicale di Johann Sebastian Bach.

Seguono tre date dedicate all’album Jokers, disco con cui Peirani si spinge ancora oltre i propri confini insieme a due “wildcard musicians” dalla forte vocazione all’ibridazione musicale: il chitarrista Federico Casagrande e il batterista Ziv Ravitz, entrambi con un notevole bagaglio di esperienza e abilità, influenze dal rock e dalla musica elettronica e una naturale inclinazione all’eclettismo. Si inizia il 21 luglio al festival Atina Jazz, per proseguire il 5 settembre all’Isola d’Elba presso il Teatro Flamingo di Capoliveri per il festival Elba Isola Musicale d’Europa e il 19 settembre a Cutrofiano (Lecce) per il festival I concerti del chiostro.

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