“Abitare”
è il titolo del nuovo Ep,
disponibile da oggi in tutte le piattaforme digitali:
“Quanti passi abbiamo percorso per allontanarci da casa?
Quanti per tornare? E poi, cos’è casa?”
“Abitare” (etichetta Billy Records, edizioni Asino Dischi) è il titolo del nuovo EP di Antonio Langone, disponibile da oggi in tutte le piattaforme digitali. Il disco, anticipato a maggio dal brano “Trasloco anima” (ASCOLTA BRANO) e da “La felicità è una scelta” (GUADA VIDEO) è composto da cinque brani in cui il cantautore, che con il precedente disco gira l’Italia e apre numerosi concerti (Niccolò Fabi, Brunori Sas, Dimartino, James Senese, Ex-Otago, Franco126), si scopre per riuscire ad abitare se stesso.
Antonio Langone è autore di canzoni e bibliotecario, musicista che osserva il mondo, crea memoria, vive la sua anima stratificata e complessa e con la naturalezza del tempo tutto ciò diventa canzone. Le sue musiche, dalle ambientazioni apparentemente malinconiche, si intrecciano a testi introspettivi e pieni di spunti di riflessione, come questo Ep che cerca di trovare una risposta a questi interrogativi “Quanti passi abbiamo percorso per allontanarci da casa? Quanti per tornare? E poi, cos’è casa?”. Il cantautore prova a rispondere attraverso la sua musica, spiegando che per sentirsi a casa non servono muri, ma basta il proprio corpo. Un corpo da vivere, da curare, da conoscere; un corpo da rendere luogo accogliente per la propria anima. Un’anima stanca che non percorre mai gli stessi passi, anima felice perché finalmente torna a casa. Casa è vivere e vivere è scoprirsi.
L’Ep apre con il brano “Trasloco anima”: “l’abitazione resta, il luogo non cambia. Non si vuole trovare una nuova sistemazione al corpo, ma un nuovo corpo all’anima, abbandonare il vecchio in luoghi alieni, in situazioni indesiderate e cercare altre vie per raggiungere, altri modi per vivere. Trasloco anima è il piacere di lasciarsi per potersi ritrovare”.
“La felicità è una scelta” è un brano che Langone racconta così: “le cicatrici che porto sul petto sono la testimonianza che sono stato trafitto da felicità. Essere felici è un dono, rendersene conto un miracolo; la scelta comporta una privazione e la privazione è dolore. La felicità è una scelta è la consapevolezza di vivere accettando i propri dolori, attraversarli per permettere alla nostra coscienza non di cercare la felicità, ma di coglierla.
In “Scheletri” l’artista si concentra su come la società moderna ci imponga corazze da mettere in mostra a testimonianza di una forza apparente: “dietro ogni corazza c’è uno scheletro da ricostruire, uno scheletro da rendere nuova casa per la propria anima. Scheletri spazza via i segni del tempo per far posto a ossa nude da mostrare con decisa fragilità.
“Cuore a metà”: “non trovare ci induce a volte a credere che ciò che stiamo cercando non esista. Questo non fa altro che aumentare la distanza tra noi e ciò che desideriamo, fino a rinunciare e raccontarci che bastiamo a noi stessi, che va bene così. Non amo credere a un cuore intero in un corpo solo, ma piuttosto a un cuore condiviso”.
Il brano successivo, “Alaska” rappresenta la gioia e la difficoltà del condividere giorni, esperienza e vita. Rappresenta il coraggio di superare le proprie paure per ridurre la distanza tra sé e la consapevolezza che ciò che conta rimane, oltre ogni forma di tempo.
I testi e le composizioni musicali dell’EP sono di Antonio Langone, mentre l’arrangiamento è di Massimo Colagiovanni, Davide Sollazzi e Antonio Langone. Il disco è stato registrato presso lo Studio Nero di Roma.