“Adrift” degli Uncle Muff: recensione del disco

“Adrift”, il nuovo lavoro discografico degli Uncle Muff pubblicato da Overdub Recordings, segna un punto di svolta nel loro percorso artistico con un’audace esplorazione di nuove sonorità e tematiche. Questo album si distingue per la sua capacità di evocare un viaggio onirico attraverso la musica, abbracciando un approccio che è tanto libero quanto deliberatamente dispersivo.

Il tema dell’acqua permea l’intero disco, servendo da metafora per un’esistenza senza legami o confini prestabiliti. Questa fluidità si riflette nelle strutture delle canzoni, che spesso si svincolano da formule tradizionali per abbracciare una forma più libera e intuitiva. Le tracce non seguono un percorso lineare, ma piuttosto fluttuano e si intrecciano in un tessuto sonoro che richiede un ascolto attento e partecipativo.

La traccia di apertura, “I, Like You”, stabilisce subito un tono riflessivo, meditando sulla connessione intrinseca tra tutti gli esseri viventi. Prosegue con “Your Voice”, che cattura l’ascoltatore con la sua intensa atmosfera psichedelica e liriche che esplorano il desiderio di comunione e comprensione.

“Close to be a Part” e “Still in Time” si districano nei complessi intrecci delle relazioni e delle scelte personali, utilizzando il ricordo e la fuga come leitmotiv per narrare storie di vicinanza emotiva e distanza fisica. “Dream” offre una pausa contemplativa, una sorta di respiro sospeso che trasporta in una realtà parallela, lontana dalle preoccupazioni quotidiane.

Verso la fine dell’album, “Living in a Forest” e “And Eventually Die” riflettono su temi universali come l’amore, la morte e la lotta interiore, mentre “Old Blue Back” e “House in the Water” chiudono il disco con una potente dichiarazione sulla solitudine e la resistenza all’oppressione.

In conclusione, “Adrift” è un album che sfida le convenzioni e invita all’introspezione, offrendo un’esperienza immersiva che rispecchia l’incessante ricerca artistica degli Uncle Muff. Con questo lavoro, la band non solo ha navigato in acque inesplorate, ma ha anche tracciato una rotta che altri potrebbero essere tentati di seguire.

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