Alessandro Hellmann presenta Come Prati a Primavera in uscita nei digital shop – A 12 anni di distanza dall’umorale Summertime Blue, registrato in analogico in presa diretta con un sestetto jazz in una fattoria polacca nello spazio di un giorno, Hellmann torna alla musica con Come Prati a Primavera, un disco delicato e intimo, a tinte pastello, animato da un respiro rasserenante e aperto, tracciando una traiettoria del tutto personale nell’ambito della canzone d’autore.
Come prati a primavera, pubblicato da Maremosso, è una raccolta di 10 mantra: meditazioni sull’essere genitori e l’essere figli, in cui prende forma con disarmante tenerezza un privato di misura universale: un disco colmo di rarefatto stupore, luminoso e caldo, accogliente e giocoso, che dispensa a piene mani poesia e grazia.
Alessandro Hellmann, genovese, è un autore letterario e drammaturgo la cui opera confina da sempre con la musica: ha pubblicato con Stampa Alternativa, leggendaria casa editrice fondata da Marcello Baraghini, “David Lazzaretti: vita, morte e miracoli di un figlio di Dio”, da cui Simone Cristicchi ha tratto ispirazione per il suo recente monologo teatrale, “Cuba: la rivoluzione imperdonabile” (Premio Carver) e “Cent’anni di veleno” (Premio Centro Studi Storici Eboli), definito dalla stampa “un capolavoro di tecnica narrativa” e recentemente riedito in Italia e in Francia da Les Editions Timbuktu.
È inoltre autore di raccolte di poesie e racconti e di numerosi monologhi teatrali, tra cui “La solitudine dell’ape”, portato in scena in Italia e all’estero da Andrea Pierdicca e Yo Yo Mundi.
In veste di autore di canzoni ha scritto, oltre che per Cristicchi, per Rosario Di Bella, Juri Camisasca, Irene Fargo, Anna Maria Castelli, Roberto M. Giordi e numerosi altri artisti emergenti e ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il Premio De André.
È stato per tre edizioni presidente della giuria del Premio Un Libro per lo Spettacolo e collabora da diversi anni con la storica rivista musicale Rockerilla.
IL DISCO CANZONE PER CANZONE
CANZONE A BASSA VELOCITÀ
L’amore al tempo della rivolta in un piano-sequenza riflessivo, in cui il senso naturale della giustizia conduce inevitabilmente alla disobbedienza.
Un canto di lotta atipico, che rallenta anziché accelerare e sussurra anziché gridare. Dedicato agli amici valsusini Luca Abbà e Manuela Favale e a tutti coloro che di fronte al Potere prendono posto, come cantava Claudio Lolli, “dalla parte del torto”.
IL SUONO DEL TUO NOME
Una canzone d’amore cosmica, in cui ogni fibra dell’universo è chiamata a partecipare a quel sentimento che muove atomi e pianeti.
UNO DUE TRE
Un divertissement dal passo incantato e giocoso – quasi una filastrocca – che nasconde, in fondo, il più grande augurio possibile: “Possa qualcuno al mondo / dall’ovest fino all’est / per amarvi meglio / avere un cuore più grande di me”.
TESTADURA (AGNESE DOLCE AGNESE), MATILDE FORTE IN BATTAGLIA, ELISA FA CON CALMA
Tre nomi, tre caratteri, tre visioni del mondo (che è bello perché è vario).
NIENTE È COME APPARE
Un invito a guardare le cose da una prospettiva diversa, senza condizionamenti, in un brano dall’incedere trascinante, ricco di rimandi fiabeschi.
PRIMA DI DOMANI
Un augurio delicato e affettuoso, nella sua commozione trattenuta, a chi parte verso l’orizzonte aperto della propria vita nel Giorno dell’Indipendenza.
MAI TROPPO GRANDI
“Non si è mai troppo grandi / per un bacio sugli occhi / prima di addormentarsi”: accudire il bambino che è in noi per rimanere umani, capaci di meravigliarsi davanti al mistero e alla bellezza.
DOPO IL TEMPORALE
La perdita di un genitore, dolente giuntura tra due stagioni nel ciclo della vita. “Tutto sarà come sempre e niente sarà come prima”.
Dove trovare l’album
iTunes – Amazon – YouTube – Spotify