Alla Libreria Coop Ambasciatori di Bologna presentazione del volume David Tremlett. The thinking in space – In occasione di Artefiera 2012, venerdì 20 gennaio alle ore 18, Artelibro Festival del Libro d’Arte, in collaborazione con Librerie.coop, presenta presso la Libreria Coop Ambasciatori di Bologna il volume DAVID TREMLETT. The thinking in space (Nomos Edizioni, 2011).
Con la partecipazione di:
Rachele Ferrario, autrice
Gianfranco Maraniello, direttore MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
David Tremlett, artista
Modera:
Armando Nanni, direttore responsabile de Il Corriere di Bologna.
Il secondo volume della collana “Stanza d’artista”, che Nomos Edizioni ha dedicato agli spazi nei quali la creatività degli artisti prende corpo e forma e che diventano spesso emblemi, spie, elementi rivelatori dell’artista stesso e della sua opera, è intitolato a uno dei rappresentanti più interessanti e intriganti del panorama dell’arte contemporanea, l’inglese David Tremlett, che Rachele Ferrario, attraverso conversazioni e incontri, ci restituisce nella sua fisionomia di artista dei più originali tra quelli che popolano il panorama multiforme dell’arte contemporanea.
La “stanza”, nel caso di Tremlett, da sempre nomade e curioso del mondo, amante del caso e dell’imprevisto, ha valenze e significati inconsueti. Un luogo da cui partire per poi tornare da viaggi che diventano mezzi per raccogliere l’esperienza da trasfondere nell’opera, per venire a contatto con quelle realtà fatte di natura selvaggia e città di uomini, di patrimoni d’arte e tracce della Storia che poi Tremlett rielabora, filtra, distilla trasformandole in nuovi spazi, nuovi colori e nuove forme. La sua stanza d’artista sono dunque in realtà i viaggi e il suo studio è il mondo intero.
Vi sono testimonianze chiare, in questa stanza, del continuo rinnovarsi del linguaggio di Tremlett in oltre quarant’anni di ricerca, e prove inconfutabili di una produzione vastissima caratterizzata sempre, innanzitutto, dall’elemento del viaggio, con il suo patrimonio di scoperte e incontri, e poi dalla volontà di realizzare opere che non possano essere iscritte in categorie precise: dai paesaggi disegnati con le parole, alle architetture di segni geometrici, ai monumentali wall drawings potenti ma effimeri realizzati, a partire dalla metà degli anni Settanta, sulle pareti degli spazi espositivi di tutto il mondo, ma anche sui muri di remote zone della Tanzania e nel deserto del Texas, in cappelle di campagna nelle Langhe e in Francia. Per la collezione permanente della Tate Britain ha realizzato recentemente la grande opera Drawing for free Thinking.
A Bologna, si può ammirare un wall drawing di David Tremlett all’interno di Santa Maria dei Carcerati, a Palazzo Re Enzo.