Amalia e basta, lo spettacolo di drammaturgia nel calendario del Cinema Teatro Pax – Sarà in scena Venerdì 4 ottobre ore 21, a Provaglio d’Iseo, presso il Cinema Teatro Pax, lo spettacolo “AMALIA E BASTA”, drammaturgia, regia, interpretazione di Silvia Zoffoli. Lo spettacolo, vincitore di alcuni premi drammaturgici (1°premio Monologhi “Sipario-Autori Italiani 2012”, 1°premio Testo Teatrale “InediTO Colline di Torino 2012”, 2° premio concorso drammaturgia “Teatro e disabilità 2011”), è ora fra alcune delle più interessanti proposte del teatro contemporaneo scelte per la nona edizione del Circuito CI.T.T.A. DOLCI – CIrcuitazione Teatrale in Terre d’Acque DOLCI.
Amalia lavora come hostess di museo. Una giornata che le sembra non passare mai è occasione per ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita, quella di una ragazza come tante, che però non è come le altre: Amalia, infatti, è sorda dalla nascita. Disabilità “invisibile”, con risvolti talvolta tragicomici, la sordità è per lei una diversità con la quale confrontarsi non solo rispetto agli udenti, ma anche rispetto agli altri sordi, e soprattutto un’occasione per fare i conti con la propria identità di persona, per riuscire infine ad accettarsi per quella che è: Amalia e basta.
<<Un soggetto intrigante e poco frequentato (l’ipoacusia), sviluppato con toni di verità ed una partecipazione emotiva che rivela una sorprendente, simpatetica contiguità col tema trattato, attraverso un’apprezzabile modulazione dei diversi registri verbali.>> (“Sipario-Autori Italiani”)
<<Lo sguardo stereotipato sulla disabilità genera talvolta stigma, causando forme di auto-esclusione. Un racconto teatrale pieno di situazioni sceniche tra il comico e l’imbarazzante>> (“Teatro e disabilità”)
Note di drammaturgia e regia: Rispetto alla sordità oggi c’è ancora molta ignoranza: nell’uso comune resiste non di rado l’utilizzo del termine “sordomuto” per indicare chi, invece, è semplicemente sordo. In realtà la disabilità uditiva è complessa, declinata in differenti forme, modi ed esistenze. Questo testo nasce da un intenso percorso di ricerca, in cui il mio unico criterio guida è stato mettermi in ascolto empatico di molte storie e persone, le più diverse fra loro. Probabilmente in Amalia c’è un po’ di ognuna di esse. Io non posso definirmi un’esperta di sordità né faccio teatro “per sordi”: ho semplicemente sentito la necessità di raccontare, attraverso il teatro, un personaggio che stimoli il pubblico a conoscere una realtà più vicina di quanto si possa immaginare. Quello che ho voluto sottolineare è il valore dell’unicità della persona, che non è riducibile ad un solo ‘aggettivo’. Amalia non ama andare in giro con il “libretto delle istruzioni”, eppure è lei la prima a voler cercare una definizione univoca di se stessa e degli altri, la cerca e al tempo stesso la rifugge, vorrebbe appartenere ad un gruppo in cui trovare i propri simili, eppure sente gli altri ostili. La sua ironia e fresca leggerezza, in realtà, sono il risultato di un percorso di crescita personale non certamente facile che vede la sua catarsi nell’accettazione della fragilità. Se si vuole, questo vale per la sordità come per qualunque altra condizione dell’essere umano: accettarsi ed essere accettati per quelli che si è significa vivere una contraddizione costante fra la ricerca di un’identità precisa e l’insoddisfazione nel non trovarne mai una univoca. Probabilmente c’è un po’ di Amalia in ognuno di noi. Ho voluto giocare su una messa in scena basata sui colori e sulla loro combinazione, sia per l’ambientazione del testo (un museo) e le passioni della protagonista (l’arte e la pittura), sia per dare un’idea visivo-simbolica di una realtà complessa com’è quella dei sordi. Ho voluto poi lavorare su due livelli, percezione di sé e percezione degli altri, giocando su registri diversi di recitazione, per cercare di restituire, al tempo stesso, la fragilità e la forza di questa piccola grande donna.
VENERDì 4 OTTOBRE, ORE 21
Provaglio d’Iseo, Cinema Teatro Pax, via Roma 32- Ingresso 3 euro
Info line e prenotazioni: 030.3701163 – 339.2968449 cittadolci@libero.it
www.cittadolci.com www.facebook.com/amaliaebasta
Silvia Zoffoli, formatasi come attrice teatrale, specializzandosi con Cathy Marchand, Bruce Myers e Gennady Bogdanov, ha recitato in spettacoli quali “Il Viaggio”, con la regia di Giuseppe Argirò, è stata assistente alla regia nel progetto “Alice delle meraviglie” con Mascia Musy e aiuto regista in “Via Tarquinia 20_Biografie di un sogno” diretto da Emanuela Giordano. Ha studiato cinema e audiovisivi al Dams di Roma3, dove si è laureata con il massimo dei voti realizzando un documentario su Marco Bellocchio, Giuseppe Bertolucci, Ermanno Olmi e il loro modo di dirigere gli attori. Ha inoltre studiato sceneggiatura con Massimo Gaudioso e montaggio cinematografico con Eugenio Alabiso, scritto per le pagine culturali dell’Avanti! (diretto da Alberto La Volpe) e lavorato per società di produzione di film e documentari. Dopo aver portato in scena due suoi brevi testi (“E io spazzo” e “Giovane Donna”), nel 2009 scrive e dirige “Hannah e Mary, un’amicizia ordinaria fra due donne straordinarie”, dove recita nel ruolo di una delle due protagoniste. Lo spettacolo, ottenuto il patrocinio dall’Adei-Wizo (Associazione Donne Ebree d’Italia) e il logo dell’UDI (Unione Donne in Italia) di Roma, nel 2010 viene selezionato per la rassegna “Autogestito” del Teatro Quirino Vittorio Gassman. Dopo un approfondito percorso di ricerca sulla sordità, nel 2011 scrive il monologo “Amalia e basta”, con il quale vince alcuni premi drammaturgici il 2° premio Teatro e disabilità 2011, il 1°premio sezione testo teatrale InediTO-Colline di Torino 2012 e il 1° premio Sipario Autori Italiani 2012.