E guardo alla finestra
ante tempus,
prima del tempo.
Antifona di primavera,
le mie rose hanno sete.
Arsura infinita
di parole,
a goccia a goccia
con la paura di perderti,
perdermi io
nel dedalo delle tue mani
feroci nei miei seni,
alterato
esigente
impazzito fiato
placato ora,
male amore mio,
amore dimenticato,
amaro amore
attimo,
forse una vita,
simulacro di sale.
Ante tempus,
te ne vai
prima del tempo,
svagato di me
che non conto niente
tranne che il tuo disprezzo.
Ante tempus
e muoiono le mie rose,
prima del tempo.
©mtl
(Lirica finalista del Premio Nazionale di Poesia ‘Le Rose Sospese’ Edizione 2024)