Antonio Giagoni ci racconta il suo singolo “Apatico innamorato”

“Apatico innamorato” è il brano più sperimentale dell’EP “Canzoni ‘quasi’ fuori moda” in uscita 1° gennaio 2024, in cui il cantautore toscano si è avventurato in territori musicali lontani dal suo mondo artistico. La canzone nasce, come tutte le altre, chitarra e voce, prendendo inizialmente una piega un po’ latina, dove tutto girava intorno alla parte corale del ritornello. Tuttavia, questo pezzo ha una struttura non convenzionale, perché manca di un vero e proprio ritornello testuale. Invece, tra i vari concetti espressi, emergono occasionalmente parti vocali senza testo, che simboleggiano il bisogno di silenzio in mezzo a tutta la filosofia espressa. Un brano caratterizzato da un sound elettronico, con influenze un po’ trip hop, che parla di quando nella vita ci si sente strattonati in direzioni opposte da energie coinvolgenti, e di come sarebbe bello farle coesistere, ma questo a volte risulta impossibile, e ci si trova costretti a prendere una decisione. Nel momento della scelta, l’artista sperimenta un grande senso di apatia, simile a quando ci si lascia trasportare dalla bellezza del moto ondoso del mare. Da qui il titolo “Apatico innamorato”, che cattura perfettamente l’atmosfera e il significato profondo della canzone.

Ciao Antonio, siamo qui oggi per parlare del tuo nuovo singolo, “Apatico innamorato”, che fa parte del tuo prossimo EP “Canzoni ‘quasi’ fuori moda”. Cominciamo con il brano stesso. Puoi raccontarci come è nata l’idea di questa canzone e come si è evoluta nel corso del processo creativo?

Nasce fondamentalmente dalla voglia di silenzio, dalla voglia di staccarmi per un po’ da tutto e da tutti, nasce dall’ esigenza di chiudermi in una bolla di apatia per ritrovare la lucidità e quindi una sera suonando un po’ di accordi in maniera spensierata mi venne fuori il vocalizzo che ha preso poi il posto del ritornello, da questo vocalizzo è nato il testo di Apatico innamorato.

Si può dire che questa canzone rappresenti un nuovo territorio musicale per te. Come hai affrontato questa sperimentazione e cosa ti ha ispirato ad esplorare sonorità più elettroniche e influenze trip hop?

Assolutamente si! Una scelta che va a rimarcare la non convenzionalità’ del brano e che cerca di dare potenza e malinconia allo stesso tempo, un sound pieno di frequenze basse che fanno galleggiare la pancia e melodie sussurrate che rilassano la mente.

Il titolo “Apatico innamorato” è davvero intrigante. Puoi spiegarci il significato dietro questo titolo e come si lega al tema centrale della canzone?

A volte il titolo gioca un ruolo fondamentale nelle canzoni, ma anche nelle poesie. In questo caso ho cercato di racchiudere in due parole quello che è il concetto fondamentale del pezzo e quelle che sono le emozioni principali dalle quali è nato, due parole che creassero un contrasto forte e che aprissero subito nella mente dell’ascoltatore uno scenario ben preciso.

Nel brano, hai menzionato l’importanza di lasciarsi trasportare dalle emozioni e di abbandonare la mente. Puoi approfondire questo concetto e spiegarci come l’apatia, in apparenza, possa aiutare a trovare la propria direzione?

Credo che a volte abbandonare per un po’ il concetto di aspettativa e responsabilità serva ad ascoltare veramente ciò che vogliamo, l’apatia di cui parlo è intesa come una sorta di “ritiro spirituale”, cercando di vivere il presente senza sentirsi ossessionati dal futuro e dal passato. Spero di essere stato chiaro. 

Grazie mille per condividere queste profonde riflessioni su “Apatico innamorato”. Non vediamo l’ora di ascoltare il resto del tuo lavoro il 1° gennaio 2024.

Grazie a voi, è stato un piacere.

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