Grande successo per l’anteprima nazionale di Antropophagus II, tenutasi al Nuovo Cinema Aquila di Roma alla presenza del regista Dario Germani, del produttore Gianni Paolucci, dello sceneggiatore Lorenzo De Luca, del cast tecnico e delle protagoniste Jessica Pizzi, Monica Carpanese, Giuditta Niccoli, Diletta Maria D’Ascanio, Valentina Capuano, Chiara De Cristofaro, Alessandra Pellegrino e Shaen Barletta. Assente Alberto Buccolini, che ricopre nel film il ruolo del mostro.
Tanta era l’attesa per il sequel di Antropophagus, cult dello splatter diretto nel 1980 da Joe D’Amato (all’anagrafe Aristide Massaccesi), che in molti sono accorsi per assistere alla proiezione, facendo registrare un inatteso sold-out.
Per l’evento ci si è avvalsi di una diretta online con i maggiori canali web del settore, il tutto condotto dal regista Luigi Pastore e dal critico cinematografico Francesco Lomuscio.
Non pochi sono stati i personaggi e volti noti dello spettacolo presenti, a cominciare da Pierfrancesco Campanella, autore dei thriller Bugie rosse e Cattive inclinazioni, il musicista e cineasta Al Festa, che i fan conoscono soprattutto per Fatal frames – Fotogrammi mortali, Gabriele Albanesi, reduce dal suo Bastardi a mano armata, Gaetano Russo, recentemente artefice dello zombie movie Abisso nero, Claudio Fragasso e Rossella Drudi, rispettivamente regista e sceneggiatrice di tanta celluloide di genere italiana, da La casa 5 a Palermo Milano solo andata.
Tra gli ospiti, si sono distinti Fabrizio Pacifici di EventiRoma.com, Miria Maiorani del portale Viviroma.tv, gli attori Graziano Scarabicchi, Armando De Ceccon e Sofia Taglioni, una delle interpreti del popolare serial televisivo Il Paradiso delle signore.
Nel corso della serata, svoltasi nel rispetto della vigente normativa sulle misure di contrasto e contenimento del Covid-19, sono state inoltre consegnate delle speciali targhe ricordo alle splendide attrici del film e al regista Germani.
Tanti i consensi riscossi a fine proiezione da Antropophagus II, spettacolo audace e fortemente impressionante grazie agi eccellenti effetti speciali di trucco, tanto da essere stato definito ironicamente “Il film che le distribuzioni non osano distribuire”.