Arancia meccanica a Torvaianica, ipotesi di adozioni clandestine in Italia e molto altro

Arancia meccanica a Torvaianica, ipotesi di adozioni clandestine in Italia e molto altro – Ridotto in fin di vita a colpi di spranga. Aggressori arrestati dai carabinieri.

 

I Carabinieri della Compagnia di Pomezia e della Stazione di Torvaianica, hanno rintracciato e arrestato due cittadini italiani, un 40enne originario di Catania e un 25 enne di Pomezia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Velletri per il reato di tentato omicidio. I fatti risalgono al  primo luglio scorso, quando tra le dune di Torvaianica, in località Villaggio Tognazzi, un cittadino marocchino di 25 anni venne brutalmente aggredito da due sconosciuti che lo colpirono ripetutamente alla testa e al volto con un bastone e una spranga di ferro. La vittima, ridotta in fin di vita, fu soccorsa da alcuni passanti che, udite da lontano le sue urla, contattarono il “112” ed il “118”. I Carabinieri intervenuti sulla scena del crimine rintracciarono alcuni dei testimoni, grazie ai quali furono in grado di ricostruire sia la dinamica del pestaggio, sia l’identikit dei due picchiatori. La vittima fu ricoverata in prognosi riservata ed in pericolo di vita all’ospedale di Ostia. Avviata l’attività info-investigativa in tutta l’area di Torvaianica, i Carabinieri sono riusciti a risalire agli autori dell’aggressione, grazie anche ad ulteriori testimonianze acquisite durante l’indagine. I magistrati della Procura della Repubblica di Velletri, valutato il quadro probatorio raccolto dagli investigatori, hanno richiesto ed ottenuto il provvedimento restrittivo a carico dei due. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, il  movente dell’episodio criminoso sarebbe riconducibile ad una disputa sorta per il controllo dello spaccio di droga lungo il litorale di Torvaianica.

 

Sgominata dai carabinieri organizzazione internazionale dedita all’immigrazione clandestina. 27 persone indagate. Arresti e perquisizioni tra Roma, Milano, Napoli e Cosenza. L’organizzazione, tramite documenti falsi, favoriva il flusso di adulti e bambini, dall’Africa verso l’Europa e l’America del Nord, passando per l’Italia. tra le attività illecite anche l’ombra delle adozioni illegali.

 

Roma – I Carabinieri del Gruppo di Roma, alle prime luci dell’alba, hanno portato a termine un’operazione che ha consentito di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, con 27 persone indagate.  Nove sono state le persone destinatarie di altrettanti provvedimenti restrittivi, arrestate tra Milano, Roma, Civitavecchia, Napoli e Cosenza.  Le misure sono state emesse dal G.I.P. del Tribunale di Roma, Dott.ssa Paola Della Monica che ha accolto la richiesta dei Pubblici Ministeri Dottor Leonardo Frisani e Dott.ssa Barbara Zuin. Le articolate indagini, condotte anche con intercettazioni telefoniche e, protrattesi per oltre un anno, hanno consentito ai Carabinieri della Stazione di Roma Porta Cavalleggeri di accertare che l’organizzazione produceva documenti falsi venduti, a prezzi esorbitanti, a cittadini di paesi Africani, che poi espatriavano nel Regno Unito, in Svezia e in Canada, transitando per l’Italia. Il giro di affari, tenendo conto solo dell’ultimo anno, è stato stimato in circa due milioni di euro. L’operazione, convenzionalmente denominata “Piccoli Angeli”, vede coinvolti, nel traffico migratorio, anche bambini. Non si esclude infatti che dietro l’espatrio dei minori ci possano essere adozioni illegali. A capo dell’organizzazione un cittadino eritreo che aveva stabilito la base logistica nella Capitale. Diversi i ruoli rivestiti dai diversi componenti dell’organizzazione: chi era in grado di produrre e fornire documenti falsi; finanziatori per le attività di produzione di documenti falsi, compresa la fabbricazione di timbri falsi; mediatori incaricati di mettere in contatto gli aspiranti immigrati e l’organizzazione; infine altre figure fornivano la propria disponibilità a contrarre matrimoni fittizi per consentire l’acquisto/acquisizione della cittadinanza.  Decine le perquisizioni sono state effettuate in Lombardia, Lazio, Campania e Calabria, a seguito delle quali sono state denunciate a piede libero altre 18 persone. Si tratta di cittadini italiani ed eritrei. Sotto la lente d’ingrandimento  anche  due agenzie di viaggio, un ristorante e un bar utilizzati con varie finalità dall’organizzazione. All’interno del ristorante, perquisito, è stato rinvenuto materiale per la produzione e falsificazione dei documenti, motivo per cui i Carabinieri hanno sequestrato il locale.

 

 

Roma Tor Vergata – arrestati dai carabinieri due “topi d’appartamento”, subito dopo aver saccheggiato un’abitazione in pieno giorno.

 

 

Nella giornata di ieri i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Frascati hanno arrestato due cittadini albanesi, subito dopo aver commesso un furto in un appartamento in pieno giorno. Nella mattinata di ieri una signora trentenne, rientrando con il suo bambino di appena un anno a casa, un appartamento in via Torre Dello Stinco, ha notato una persona sul balcone di casa sua e ha subito dato l’allarme al 112.

Sul posto è intervenuta, in pochissimi minuti, un’autoradio veloce del pronto intervento dei carabinieri; i militari, dopo un breve inseguimento per una strada contromano, sono riusciti a bloccare l’autovettura a bordo della quale due dei tre malviventi hanno cercato di fuggire dopo essere stati scoperti dalla proprietaria di casa. Dall’appartamento, completamente rivoltato, erano stati asportati oggetti di valore e soldi. Gli arrestati, di 21 e 29 anni, erano già stati arrestati dagli stessi carabinieri nei mesi scorsi, il primo per spaccio di stupefacenti, il secondo proprio nell’ambito di un’attività di indagine che aveva portato alla disarticolazione di un’associazione delinquere dedita alla commissione di furti. Sono ancora in corso ulteriori attività di indagine finalizzate all’individuazione e alle ricerche del terzo complice che è riuscito a darsi alla fuga.

 

 

Colleferro – i carabinieri arrestano gli autori di rapine ai danni di due istituiti di credito di Artena e Valmontone.

 

 

E’ trascorso poco più di un anno, quando presso le Agenzie della Banca Popolare del Lazio di Artena e di Valmontone due malviventi armati di pistola, eseguivano a distanza di un mese, due distinte rapine.

Fin da subito i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Colleferro, intuivano che le due rapine erano riconducibili agli stessi malviventi per le analogie nelle modalità esecutive e soprattutto per le medesime caratteristiche fisiche riprese dalle registrazione del sistema di video sorveglianza dei due Istituti Bancari. Era il pomeriggio dell’11 giugno 2010, verso le ore 15.35, quando un rapinatore, entrato in Banca ed armato di taglierino, costringeva il Direttore a sbloccare la bussola metal detector per consentire l’accesso all’altro complice armato di pistola, asportando dalle casse, senza attendere l’apertura automatica caveau, la somma di oltre diecimila euro. Un mese dopo, analoga impresa delittuosa veniva commessa presso la banca Popolare del Lazio di Valmontone, con le stesse modalità. In quella circostanza, un rapinatore che calzava un “mefisto” e teneva in mano una pistola, seminava il panico tra i clienti presenti all’interno dell’istituto di credito, con alcune persone che venivano colte da malore. Anche in quella occasione riuscivano a recuperare nelle casse la somma di poco più di diecimila euro. A seguito delle minuziose indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri – Dott. L. Paoletti, i Carabinieri di Colleferro riuscivano ad individuare i due rapinatori, entrambi pregiudicati di Pomezia, F.M. 42enne e M.D. 33enne, raccogliendo gravi elementi di reità a loro carico che consentivano al  G.I.P. del locale Tribunale (d.ssa Z. Mendola) di emettere  Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti dei due rapinatori. Ieri l’epilogo, quando i carabinieri di Colleferro hanno tratto in arresto i due malfattori uno dei quali già noto ai Carabinieri di Colleferro che lo avevano arrestato nel 1998 in flagranza di reato nei pressi del casello autostradale, allorquando si trovava in fuga dopo una rapina alla banca della “Forma” Comune di Serrone (FR).

 

 

Denunciati 3 bulli minorenni. Aggredirono un 19enne in un autobus in sosta.

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Salaria hanno identificato e denunciato tre minorenni, tutti di 17 anni, responsabili di aver aggredito un ragazzo di 19 anni, su un autobus che era parcheggiato al capolinea di via Sebino, nel quartiere Parioli. Il fatto risale allo scorso 10 settembre quando i bulli entrarono nell’autobus e chiesero alla vittima l’ora col chiaro intento di provocarlo. Il 19enne, poiché aveva percepito l’aria di sfida, soddisfò la richiesta degli spacconi e poi li ignorò per evitare di litigare. Ma questo atto di prudenza del malcapitato non bastò. Infatti uno dei  bulli continuò ad aizzarlo poi lo aggredì colpendolo al naso e alla testa, per poi lasciarlo ferito sull’autobus prima di dileguarsi insieme agli altri due complici. Trasportato al Policlinico “Umberto I”, il giovane fu dimesso con una prognosi di 30 giorni. Le indagini dei Carabinieri, scattate dopo la denuncia fatta dalla vittima, si sono concentrate ai locali pubblici presenti nella zona del fatto, perlopiù frequentati dai bulli. Infatti, dopo aver effettuato servizi di osservazione, controllo e pedinamento, durati per diversi giorni, i militari hanno individuato i 3 giovani all’interno di un pub della zona e li hanno portati in caserma. I fermati, denunciati a piede libero al Tribunale per i Minori, sono stati anche riconosciuti dal denunciante senza ombra di dubbio, e dovranno rispondere di lesioni in concorso.

 

 

Ostia. Operazione congiunta di Carabinieri e Polizia. Arrestato un rapinatore

 

 

Dopo alcune rapine avvenute sul litorale, le Forze dell’Ordine presenti sul territorio hanno intensificato i dispositivi coordinati già in atto, monitorando i fatti delittuosi accaduti ed  organizzando mirati servizi di controllo del territorio. I risultati non hanno tardato ad arrivare : infatti, nella serata di ieri i militari della Compagnia Carabinieri di Ostia e gli agenti del XIII Commissariato “Lido” della Questura di Roma hanno tratto in arresto per rapina un pregiudicato lidense di 37 anni, titolare di una cartoleria. L’uomo verso le 19.00 aveva rapinato un negozio di profumi ubicato in via Zotti, facendosi consegnare, con la minaccia di una pistola che si e’ poi rilevata finta, oltre 1.000 euro dell’incasso giornaliero, per poi fuggire  a bordo della macchina della compagna. Ma una commessa solerte è riuscita a trascrivere, su un foglio di carta, alcuni numeri della targa dell’auto in fuga, consentendo a polizia e carabinieri di avviare immediatamente le ricerche. Il rapinatore è stato rintracciato pochi minuti dopo all’interno della sua cartoleria: all’inizio ha negato ogni responsabilità, sostenendo persino di non essersi mai allontanato dal negozio; poi, tradito dal motore della sua macchina ancora caldo, ha reso una piena confessione, spiegando di avere seri problemi economici e di non riuscire a pagare l’affitto di casa, ed ha consegnato la finta pistola e gli indumenti usati durante il “colpo”, che aveva gettato subito dopo in un cassonetto per i rifiuti. Gli investigatori stanno accertando il coinvolgimento di un altro uomo che potrebbe aver preso parte alla rapina. Ora l’arrestato di trova nel carcere romano di “Regina Coeli”.

 

 

Centocelle – Aggredisce la moglie e la costringe a prostituirsi. Cittadino romeno arrestato

 

 

Roma – È ora detenuto presso la casa circondariale di Regina Coeli, a disposizione dell’ autorità giudiziaria, l’uomo di nazionalità romena arrestato ieri dai Carabinieri della Compagnia Casilina con l’accusa di Lesioni aggravate e sfruttamento della prostituzione perpetrati ai danni della propria moglie. I militari dell’Arma sono intervenuti in via Palmiro Togliatti dove un uomo, C.C., classe 78, senza fissa dimora, ha malmenato colpendo calci e pugni la moglie quarantenne, della stessa nazionalità. Solo l’intervento dei Carabinieri ha fatto desistere l’uomo che immobilizzato è stato assicurato alla giustizia la vittima mentre soccorsa da personale del 118, è stata accompagnata in ospedale per le cure del caso, ne avrà per venticinque giorni. Le ulteriori indagini condotte dai militari dell’Arma hanno permesso di accertare come l’uomo in più occasioni ha costretto la donna a prostituirsi facendosi poi consegnare l’incasso di tale attività.

 

 

Tentano di rubare l’auto di una ragazza romena. I carabinieri arrestano tre nomadi, ora agli arresti domiciliari.

 

 

Roma – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale, nella tarda serata di ier, hanno arrestato 3 nomadi per tentato furto aggravato di autovettura. I ladri, tutti cittadini italiani di 32, 36 e 39 anni, sono stati sorpresi dai militari mentre tentavano di aprire lo sportello di una Golf parcheggiata in Via di Valle Vescovo, nei pressi di Via Flaminia.  Grazie all’occhio vigile dei Carabinieri che pattugliavano la zona per prevenire i furti in abitazione, i 3 nomadi, tutti domiciliati presso il campo nomadi di Via Salone, non hanno potuto portare a termine la loro missione. I delinquenti sono stati ammanettati e, già processati con il rito direttissimo, ora si trovano tutti agli arresti domiciliari. L’autovettura è stata restituita al legittimo proprietario, una 23enne di origini romene, che ha tenuto a ringraziare i Carabinieri.

 

 

San Giovanni – sorpresi a rubare all’interno di un auto, due romani arrestati dai carabinieri.

 

 

Roma – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato due romani, entrambi 33enni, con l’accusa furto aggravato in concorso. I due uomini, in via Mecenate, zona San Giovanni, hanno forzato lo sportello di una smart parcheggiata, rubando il navigatore satellitare custodito all’interno dell’abitacolo. I Carabinieri. in transito nella zona hanno notato i due uomini rovistare all’interno del veicolo e subito li hanno bloccati, sorprendendoli sul fatto. I due ladri arrestati dai militari sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo mentre la refurtiva recuperata è stata restituita al legittimo proprietario.

 

 

 

Litigano a suon di coltellate per l’uso della cucina. 3 stranieri denunciati per rissa aggravata.

 

 

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Torpignattara sono intervenuti in un abitazione di via Ariano Irpino, al Prenestino, a seguito di una furibonda lite scoppiata tra 3 stranieri, conviventi tra le stesse mura domestiche. Una coppia di fidanzati algerini ed un senegalese, di età compresa tra i 25 ed i 42 anni, sono stati denunciati con l’accusa di rissa aggravata  e lesioni  personali. I due uomini, dopo aver acceso tra loro un diverbio per chi doveva utilizzare la cucina che hanno in comune, hanno dato vita ad una furibonda rissa a suon di calci e pugni. La donna algerina, vedendo in difficoltà il suo compagno che le stava prendendo di santa ragione,  è intervenuta in sua difesa, ferendo lievemente il possente senegalese con un coltello da cucina. A seguito di una richiesta dei vicini fatta al 112, sono intervenuti i Carabinieri che entrati nell’abitazione, hanno trovato i 2 uomini feriti, la donna in evidente stato di agitazione e la casa a soqquadro. I feriti, a quel punto, sono stati trasportati presso l’ospedale “Vannini”: il senegalese, dopo essere stato medicato, è stato dimesso con 20 giorni di prognosi per le ferite da arma da taglio riportate sul corpo, mentre  l’algerino è stato ricoverato in stato di osservazione a causa delle ferite alla testa ed alla spalla.

 

 

Apostrofano carabinieri impegnati in due distinti interventi. Due giovani denunciati a piede libero.

 

 

Roma – Nella notte, due giovani, un romano di 29 anni residente a Viterbo ed un cittadino cileno di 23 anni proveniente da Nettuno, sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri nel corso di due distinti interventi: il primo ha richiamato l’attenzione dei militari della Stazione Roma piazza Farnese dopo aver rotto il setto nasale ad un cameriere di uno dei locali di piazza Campo de’ Fiori in cui stava trascorrendo la serata. Il giovane, in evidente stato di ebrezza alcolica, ha dapprima acceso una discussione verbale con la vittima, poi gli ha assestato un pugno in faccia. Il tutto per futili motivi. L’aggressore è stato immediatamente fermato dai Carabinieri che a loro volta sono stati apostrofati con frasi oltraggiose dette ad alta voce in mezzo al capannello di curiosi che si era formato intorno alla scena. Per il 29enne è scattata la denuncia a piede libero con l’accusa di lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale. In un’analoga situazione ci si sono trovati anche i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma. I militari erano impiegati in un posto di controllo lungo la via Ostiense, nella zona di San Paolo, quando, impegnati nella compilazione di un verbale di accertamento ad un automobilista, si sono sentiti insultare veementemente dal giovane cileno, completamente estraneo al controllo. Anche in questo caso il protagonista è stato fermato e denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale. Il 23enne è stato anche denunciato per minacce, rivolte ai Carabinieri durante l’identificazione.

 

 

San Basilio – proseguono i controlli antidroga dei carabinieri. Nelle ultime ore, 3 arresti e 3 denunce. Droga, armi e migliaia di euro trovati nascosti tra i contatori del gas.   

 

Roma – Continua senza sosta l’attività dei Carabinieri del Gruppo di Roma finalizzata a contrastare fenomeni di illegalità e di degrado nel quartiere di San Basilio. Dal pomeriggio di ieri fino a notte fonda è stata condotta un’operazione durante la quale è stata setacciata l’intera zona. Tre sono i pusher finiti in manette e 3 le persone denunciate, perché trovate ingiustificatamente in possesso di oggetti atti ad offendere. Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno rinvenuto, nascosti tra i contatori del gas di una palazzina, armi, droga e migliaia di euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio dei pusher. Decine le verifiche degli arrestati domiciliari. 145 sono le persone sospette che sono state identificate di cui la metà già note alle Forze dell’Ordine. In particolare I Carabinieri della Stazione Roma San Basilio, hanno arrestato tre pusher romani di età compresa tra i 17 e i 19 anni con l’accusa di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. I tre sono stati “pizzicati” in via Corinaldo, mentre stavano tentando di piazzare alcune dosi di cocaina a 4 clienti, a loro volta segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntori. I maggiorenni sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo che si terrà nella mattinata odierna mentre il 17enne è stato accompagnato al Centro di Prima Accoglienza di via Virginia Agnelli. Poco dopo, nella vicina via Montegiorgio, sempre i Carabinieri della Stazione Roma San Basilio hanno rinvenuto, nascosti all’interno dei contatori del gas e dell’Acea, altre dosi di cocaina, una ventina circa, 12mila euro in banconote di vario taglio e due pistole, una calibro 6,35 ed una calibro 9, con il relativo munizionamento. Le armi, sequestrate insieme alla droga e ai soldi, saranno inviate al laboratorio di balistica del R.I.S. per verificare se possano essere state utilizzate più o meno recentemente per la commissione di delitti. Nel corso dell’operazione sono stati inoltre sequestrati, bilancini di precisione, una macchina conta soldi, dei manganelli, una mazzetta da muratore e vario materiale per il confezionamento delle dosi.

 

 

Con un paio di forbici rapino’ la farmacia sotto casa. Riconosciuto e arrestato dai carabinieri grazie alle telecamere di sorveglianza.

 

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Prenestina hanno arrestato un romano di 41 anni, disoccupato, già conosciuto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma. L’uomo è accusato di aver messo a segno una rapina ai danni di una farmacia, ubicata a pochi metri dalla sua abitazione di via Diego Angeli, nel quartiere Tor Pignattara, il 5 agosto scorso. Il Tribunale ha emesso il provvedimento concordando pienamente con gli elementi raccolti nel corso delle indagini dei Carabinieri. All’epoca dei fatti il 41enne, poco prima della chiusura serale della farmacia, travisato da occhiali da sole e cappello con visiera di colore nero, armato con un grosso paio di forbici, dopo aver fatto irruzione si fece consegnare dal titolare l’incasso, circa 1.000 euro, riuscendo a scappare a piedi. La descrizione del rapinatore fornita dalla vittima e le immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza hanno permesso ai militari di risalire all’uomo, al quale è stata notificata l’ordinanza nel carcere di “Regina Coeli”, dove si trova ristretto per altri reati.

 

 

Sgomitata dai carabinieri di ostia una banda di romeni specializzata nei furti ai danni di profumerie.

 

 

Ostia – I Carabinieri della Compagnia di Ostia hanno sgominato una banda dedita ai furti ai danni di profumerie in tutta Roma e provincia, arrestando R.M. 19enne, B.D. 26enne e B.P. 18enne, tutti cittadini romeni, pregiudicati e senza fissa dimora. I tre, verso le ore 4:00 di ieri, dopo aver raggiunto l’obbiettivo, una profumeria ubicata in via delle Baleniere a Ostia,  a bordo di due auto di grossa cilindrata, muniti di attrezzi idonei allo scasso, sono stati sorpresi proprio mentre si accingevano ad introdursi nel negozio. Infatti, dopo averne effratto la saracinesca, mediante grossi martelli, stavano per abbattere le vetrine quando è passata una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile che, notata la scena, è intervenuta ponendosi all’inseguimento e riuscendo a bloccare e ammanettare uno dei tre ladri; gli altri due complici, invece, sono riusciti a fuggire a piedi per le vie limitrofe, abbandonando le loro auto sul posto. Le ricerche, proseguite per l’intera giornata, si sono concluse alle 18:00 successive quando i due fuggitivi sono stati rintracciati e arrestati. I tre ladri “specializzati” sono stati condotti nel carcere di “Regina Coeli” dove saranno interrogati nelle prossime ore. Sono ora in corso le indagini, finalizzate a scoprire il “covo” dei malviventi e all’identificazione di eventuali altre persone inserite nella loro “banda”.

 

Articolo precedenteBraschi in Jazz con il trio Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini
Articolo successivoInsieme per la solidarietà