Marco Casavecchi pubblica la nuova raccolta poetica “Arresta il sistema”, pubblicata dalla casa editrice Edizioni Jolly Roger.
Il testo nato tra il verde del Mugello e il bancone dell’Art Cafè ha una veste accattivante e sin dal primo istante presenta ai lettori le sue argomentazioni. Il testo poetico prevede quindi diversi componimenti a versi sciolti, i quali riprendono una serie di argomentazioni capaci di inglobare ogni aspetto della vita. Si passa dalla morte, alla vita, toccando il rispetto per la natura, l’amore per gli animali, l’essenzialità becera del denaro, il calore della sessualità, l’importanza focale della donna e molto altro. Un testo indirizzato ad una moltitudine di interlocutori, che attraverso le sue profonde tematiche appassiona i lettori di tutte le età.
Poesie avvolgenti, sofferte; scritte con il cuore conteso tra speranza nel futuro e rabbia per il presente, da un uomo che spesso nasconde la propria grande sensibilità dietro a un sorriso disarmante, offerto insieme a un buon bicchiere di vino rosso agli avventori del suo locale, alle porte del Mugello.
Ma è un cuore che chi non si ferma alle apparenze può vedere anche dietro allo sbarramento del sorriso, e con il quale confrontarsi mentre i gomiti si appoggiano al bancone dell’Art Cafè e l’anima si rilassa, come accade sempre quando si sa di trovarsi tra amici veri.
Ed è allora che la targa alle spalle di Marco con la scritta “Tu dei sta’ tranquillo, ciccio” abbandona il ruolo di scherzo e assume quello di monito profondo e filosofico, in un posto dove le persone sono ancora umane e la tecnologia entra per la porta di servizio, quanto basta per illuminare la fantasia di un artista che, del mondo informatico, fa sua la frase con la quale si toglie corrente alla macchina, che è proprio quell’Arresta il sistema scelto per dare un titolo alle pagine di libertà composte dell’Autore.
Marco Casavecchi nasce nel 1972 a Firenze, da padre operaio e madre professoressa di educazione artistica. Cresciuto tra strade e piazza dell’oltrarno fiorentino, presto si incontra e si scontra con realtà crude di quartiere. Un’adolescenza inquieta lo porterà rapidamente a diventare adulto prima del tempo. La pittura, la scultura, ma soprattutto l’inchiostro per fermare attimi di vita vissuta, lo aiuteranno a non cadere a terra inerme. Adesso vive nel Mugello con la moglie e i quattro figli.