Arteam Cup 2022: i nomi dei finalisti

Annunciati i nomi dei 70 artisti finalisti di Arteam Cup 2022, il concorso ideato dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV), giunto alla settima edizione.

La mostra finale si terrà dal 26 novembre 2022 al 7 gennaio 2023 a Savona, all’interno del Palazzo del Commissario sulla Fortezza del Priamàr.

L’esposizione, curata da Livia Savorelli e Matteo Galbiati con il patrocinio del Comune di Savona, sarà aperta al pubblico sabato 26 novembre dalle 16.00 alle 19.30.

Durante la presentazione ufficiale, che si terrà nella Sala della Sibilla, sempre sulla Fortezza del Priamàr, verrà presentata la nuova edizione di Arteam Cup e una nuova tappa di CONNEXXION, Festival Diffuso di Arte Contemporanea presso il Museo Archeologico di Savona, adiacente al Palazzo del Commissario.

Palazzo del Commissario, Savona. Ph. Diego Santamaria

«Anche quest’anno, sottolinea il presidente di Arteam Diego Santamaria, proseguiamo nella scelta adottata nella scorsa edizione di rendere ancora più preziosa ed importante la selezione ad Arteam Cup, creando tre distinte categorie – Pittura, Scultura e Fotografia – all’interno delle quali la Giuria individuerà un vincitore di categoria e, tra questi, il vincitore assoluto. Un modo per contribuire a delineare un percorso professionalizzante, fondamentale per supportare l’artista con tutti gli strumenti utili alla sua crescita e alla diffusione del suo lavoro».

I finalisti della Sezione Pittura, che include anche Disegno, Illustrazione, Incisione  e Grafica, sono: Federica Aiello Pini, Vittorio Asteriti, Valentina Biasetti, Elisa Cella, Giuseppe Ciracì, Nadia Fanelli, Elisa Filomena, Vincenzo Frattini, Augusto Gadea, Serena Gamba, Alessandro Giampaoli, Asako Hishiki, Pierluigi Lanzillotta, Chen Li, Nataly Maier, Angelo Maisto, Antonio Marchetti Lamera, Marco Massarotti, Nunzio Paci, Valentina Palazzari, Francesca Romana Pinzari, Maurizio Pometti, Camilla Rossi, Ilaria Simeoni, Kanaco Takahashi, Francesco Totaro, Maria Constanza Villarreal.

I finalisti della Sezione Scultura, che include anche Installazione, sono: Antonio Barbieri, Flavia Bigi, Giuseppe Buffoli, Alessio Cardenia, Rita Casdia, David Cesaria, Federica Cipriani, Sabino de Nichilo, Nicola Evangelisti, Gaggia-Dubbini, Nadia Galbiati, Ilaria Gasparroni, Monica Gorini, Carla Iacono, Margherita Levo Rosenberg, Ilaria Margutti, Camilla Marinoni, Alberto Montorfano, Saba Najafi, Giulia Nelli, Alice Padovani, Samantha Passaniti, Diego Randazzo, mCLp studio – Resmini & Pellegrino, Fabrizio Sannicandro, Giulia Spernazza, Alena Tonelli, Elena Tortia, Ivano Troisi.

I finalisti della Sezione Fotografia, che include anche Videoarte e New Media Art, sono: Nicola Bertellotti, Luca Campestri, Cristian Castelnuovo, Alberto Ceresoli e Carmela Cosco, Charlie Davoli, Loredana Galante, Roberto Ghezzi, Pierpaolo Lista, Angelo Marinelli, Vale Palmi, Beatrice Pediconi, Lucrezia Roda, Mona Lisa Tina, Narda Zapata.

La rosa dei 70 finalisti è stata selezionata da una giuria professionale, composta da Matteo Galbiati (critico d’arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Maria Vittoria Pinotti (storica dell’arte, autrice e critica indipendente), Davide Sarchioni (storico dell’arte, curatore e consulente), Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte), Antonello Tolve (docente, critico d’arte e direttore della Fondazione Filiberto e Bianca Menna) e Maria Chiara Wang (critica e curatrice).

I tre vincitori di categoria, tra i quali verrà decretato il vincitore assoluto di Arteam Cup 2022, saranno resi noti in occasione della premiazione, che si terrà sabato 7 gennaio 2023 alle ore 16.30 nella Sala della Sibilla.

«Seppur ogni edizione non sia legata da un tema predefinito – spiegano i curatori Livia Savorelli e Matteo Galbiati – la mostra dei finalisti di Arteam Cup si presenta come un grande evento espositivo che si sviluppa a partire da determinati filoni visuali e poetici in base alle caratteristiche dello spazio che lo ospita».

La mostra, realizzata con il supporto di Costa Crociere, sarà accompagnata da un catalogo edito da Vanillaedizioni; media partner Espoarte.

Veduta della città di Savona scattata dalla Fortezza del Priamar. Ph Diego Santamaria

Il Palazzo del Commissario (C.so Mazzini, Savona) è aperto al pubblico il giovedì e il venerdì con orario 15.00-18.00; il sabato e la domenica con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00. Ingresso libero. Per informazioni: T. +39 019 4500744, info@arteam.eu, www.arteam.eu, www.arteamcup.it.

Arteam Cup – dopo l’esordio nel 2015 all’Officina delle Zattere a Venezia, l’edizione 2016 al Palazzo del Monferrato di Alessandria, quella 2017 negli spazi industriali restituiti all’arte di BonelliLAB a Canneto sull’Oglio, l’edizione 2018 ospitata dalla Fondazione Zoli di Forlì, il 2019 con la mostra dei finalisti a Villa Nobel a Sanremo e l’edizione 2020/2021, nei difficili anni della pandemia, ritornata alla Fondazione Dino Zoli – costituisce a pieno titolo l’evento “fiore all’occhiello” dell’Associazione Culturale Arteam, dalla quale prende il nome. In ogni edizione, invariate le finalità: fornire, con la mostra dei finalisti, un’importante occasione di visibilità e confronto con differenti location espositive; contribuire, attraverso i differenti premi ideati per ogni edizione, all’ingresso degli artisti nel circuito delle gallerie d’arte e nel mercato principale; far vivere esperienze formative importanti, come le residenze d’artista, i progetti speciali o curatoriali; creare ed incentivare interazioni e momenti di scambio tra gli artisti; mettere in moto un confronto attivo con il mondo dell’Impresa. La più grande ambizione di Arteam Cup è, infatti, quella di “fare rete”, tessendo legami importanti tra i vari operatori del sistema arte.

Fortezza del Priamar, Savona. Ph. Diego Santamaria

La Fortezza del Priamàr venne fatta costruire dalla Repubblica di Genova tra il 1542 e il 1543 su progetto di G. M. Olgiati, con lo scopo di proteggere, da un lato, il proprio territorio da possibili attacchi provenienti dalla Stato Sabaudo e, dall’altro, di tenere sotto controllo la città di Savona che, nel 1528, era stata definitivamente sottomessa, con l’interramento del porto. Per far posto ai poderosi bastioni che si adeguano al meglio alle caratteristiche morfologiche dell’altura, vennero distrutti, sull’alto del colle, la Cattedrale, il palazzo vescovile i dieci oratori delle confraternite, gli Ospedali, il castello Nuovo e, alle sue falde, la chiesa e convento di S. Domenico con l’omonima contrada. Altri importanti interventi di trasformazione del complesso militare furono realizzati nel XVII e XVIII secolo; nella fortezza, divenuta reclusorio, venne incarcerato nel 1830-31 Giuseppe Mazzini che qui ideò la Giovine Italia.

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