Aspettando l’Adunata: l’attesa è quasi finita. Il 3 maggio assaggio culturale del grande evento – Il 10, 11 e 12 maggio gli Alpini invaderanno pacificamente Milano con il loro raduno nazionale all’insegna della festa, della condivisione, dei valori di sempre, del ricordo dei Caduti e del centesimo compleanno dell’Ana. Ma anche della cultura, che apre il weekend precedente alla manifestazione. Il 3 maggio giornata intensa e di grande spessore: oltre alla conferenza stampa al Belvedere di Palazzo Lombardia, inaugurazione della mostra “Alpini, uno stile di vita” al Castello e la prima volta dei cori Alpini alla Scala.
Ci siamo: è partito il conto alla rovescia per la grande Adunata del Centenario, dedicata al centesimo anniversario dalla nascita dell’Associazione Nazionale Alpini e in calendario il 10, 11 e 12 maggio prossimi. Mentre il calendario di Aspettando la 92° Adunata si fa sempre più fitto, la giornata del 3 maggio, incentrata sulla storia e l’identità culturale degli Alpini, si preannuncia intensa e di alto spessore. Oltre alla conferenza stampa di presentazione dell’evento ai media nazionali, ospitata al prestigioso e panoramico 39° piano di Palazzo Lombardia, alla presenza delle autorità di Ana, Truppe Alpine, Regione Lombardia, Comune di Milano e Città Metropolitana, il prossimo venerdì sono in programma anche l’inaugurazione della mostra “Alpini, uno stile di vita” al Castello Sforzesco (ore 9.30) e il concerto del Coro Ana Milano Mario Bazzi alla Scala (ore 16).
ALPINI UNO STILE DI VITA – 3-12 maggio, Sala Viscontea del Castello Sforzesco (orario 9-17.30)
Un percorso fotografico di grande impatto emotivo che condurrà il visitatore alla scoperta degli uomini dell’Associazione Nazionale Alpini a cento anni dalla sua fondazione. Volti noti si confondono con volti di sconosciuti, immagini degli interventi di solidarietà in Italia e all’estero che hanno visto le penne nere protagoniste e ancora slide-show delle Adunate nazionali a colori e in bianco e nero. L’allestimento prevede anche l’esposizione di diversi disegni, alcuni inediti, realizzati da noti pittori alpini come Giuseppe Novello, Bruno Riosa, Giulio Ciotti, Noëlqui e molti altri. La solidarietà, la memoria e la montagna, elementi fondativi dell’Ana, vengono raccontati in questo percorso espositivo, in una chiave nuova, un viaggio che susciterà emozioni, alimenterà i ricordi e regalerà speranza.
CANTI DEGLI ALPINI E BALLATE POPOLARI – 3 maggio, Teatro alla Scala (ore 16) –su invito-
Un grande evento, che rivoluziona la locandina del celebre teatro milanese e rilancia il valore della musica e del canto popolare, proprio in quello che è il tempio della lirica. E’ la prima volta in assoluto che un coro legato alle tradizioni alpine, e popolari in genere, viene invitato a calcare questo prestigioso palco. L’onore spetta al Coro Ana di Milano, insignito dell’Ambrogino d’Oro, che il prossimo autunno compirà 70 anni. Diretto dal maestro Massimo Marchesotti e composto da 35 elementi, è tra i cori a voci pari più longevi d’Italia: nasceva nel settembre 1949, primo coro sotto l’egida dell’Ana. Oggi ha al proprio attivo migliaia di concerti e si è esibito in numerosissime sale, anche molto prestigiose, in Italia e nel mondo. Il suo repertorio è ampio e vario; volutamente non include solo canti alpini e militari ma anche popolari regionali, in un preciso intento di sostegno al patrimonio musicale e poetico del nostro Paese.