In occasione dei Mondiali di calcio di Qatar 2022, “L’Atlante sentimentale del goal” (Bordeaux edizioni) di Luca Todarello, ripercorre la storia della manifestazione da un’angolazione particolare, quella dei suoi “momenti fatali”: i goal più iconici.
Cinquanta tableaux, a cavallo fra cronaca sportiva e suggestione letteraria, uno per ogni
rete entrata nel cuore e nella mente degli appassionati di calcio, tracciano una mappa
“sentimentale” del gioco più bello del mondo.
«L’autore ordina secondo cronologia il gioco a partire dal Mondiale di Montevideo, 1930, che nessuno praticamente vide ma stabilì la immensa fama di un italo-argentino, l’ala
sinistra Raimundo Orsi detto Mumo, a tempo perso violinista e abile tanguero, sommo
virtuoso del gioco e capace di segnare direttamente da calcio d’angolo con decenni
di anticipo sui suoi non molti emuli quali Luciano Chiarugi soprannominato Cavallo
Pazzo e i non meno indocili Alvaro Recoba e Ronaldinho.
Limite del repertorio è ovviamente il Mondiale russo del 2018, vinto dalla Francia di Kanté,
Pogba e Mbappé e però caratterizzato dalla emergente Croazia di Mario Mandzukic e di
uno straordinario Luka Modric.
Todarello sceglie dei goal memorabili per tradurli in ritratti emblematici, in poche righe egli sintetizza una fisionomia tecnica per vederne in controluce il profilo esistenziale e la postura etica.» (dalla prefazione di Massimo Raffaeli)
Una giostra caleidoscopica di campioni e meteore, di vittorie e sconfitte, di apoteosi e
delusioni, perché ogni goal custodisce sempre due storie, quella di chi lo segna e quella di chi lo ammira.