BAW – Bolzano Art Weeks: annunciati i vincitori della Call for Artists

BAW – Bolzano Art Weeks: 

annunciati oggi i vincitori della Call for Artists.

L’edizione 2024 rinnova il suo impegno a sostegno di artiste e artisti

Dal 27 settembre al 6 ottobre torna BAW – Bolzano Art Weeks, festival transdisciplinare che unisce ed amplia lo scenario artistico del capoluogo altoatesino, coinvolgendo artiste, artisti e istituzioni locali ma non solo. Nel frattempo, mentre fervono i preparativi e il calendario si arricchisce di sempre nuovi appuntamenti, oggi 31 luglio sono stati annunciati i vincitori della Call for Artists 2024.

Il comitato tecnico scientifico di BAW, composto da Chiara Caliceti (esperta di comunicazione cultura e turismo), Nitzan Cohen (preside Facoltà di Design e Arti Libera Università di Bolzano), Leonie Radine (curatrice MUSEION), Valerio Dehò (curatore indipendente), Rudolf Frey (direttore artistico Vereinigte Bühnen Bozen VBB), Daniele Lupo (co-founder e co-artistic-director di Lungomare), Kathrin Oberrauch (curatrice indipendente), Tommaso Tisot (collezionista), Eleonora Klauser Solda (curatrice Südtiroler Künstlerbund SKB) ha esaminato ben 93 progetti, arrivando oggi ad annunciare i 5 vincitori di BAW Call for Artists 2024 che esporranno nelle 5 location individuate, ognuna in una zona diversa della città: Elisa Grezzani, Splaces Studio, Santiago Torresagasti, Agata Torelli, Christina Vieira-Barry.

Accanto ad artiste affermate come la bolzanina Elisa Grezzani con l’opera The King e la mantovana Agata Torelli, la cui opera Adversa ha colpito Eleonora Klauser Solda, membro della giuria, «per la sua approfondita esplorazione delle zone di confine tra comfort e discomfort», anche i nuovi e le nuove arrivati hanno saputo stupire. «Con il suo film speculativo e sperimentale Nepenthe, Christina Viera-Barry esplora un’idea spaziale del tempo e la sensazione a volte minacciosa di un presente permanente nelle rovine temporali del passato e del futuro» sottolinea Leonie Radine, curatrice di Museion. 

Opera video in fieri anche la proposta progettuale Der blaue Rand / el borde azul dell’artista argentino recentemente insignito del premio Piero Siena – Santiago Torresagasti  che sarà realizzata proprio grazie al sostegno del bando per essere presentata in occasione di BAW. «Un progetto che mette d’accordo il naturale e l’artificiale. Questo nido attrae, illumina, riscatta l’archetipo che rappresenta con l’illusionismo di una trappola, il piacere di perdersi forse per ritrovarsi» così Valerio Dehò su un’altra delle opere selezionate, Nidum dello studio internazionale Splaces Studio.

Le proposte selezionate sono quelle che in maniera più pertinente e originale hanno saputo interpretare il tema di quest’anno, ovvero il concetto di benessere declinato nel motto WELLbeing WELfare WELcome: “stare bene”, “agire bene” e “dare il benvenuto”, ovvero accogliere in maniera empatica ed inclusiva. «L’arte deve recuperare un approccio concreto, che esamini in primis l’oggetto e i motivi della sua indagine. Così facendo, sarà in grado di offrire al pubblico tutto esperienze fondamentali, costituenti e edificanti che abbracciano i sentimenti di bellezza, meraviglia, appartenenza» dicono le co-fondatrici e i co-fondatori di BAW Nina Stricker, Barbara Brugnara, Valentina Cramerotti, Hannes Egger e Massimiliano Giannotti.

La quarta edizione, dopo la crescita e le conferme degli scorsi anni, si mostra ancora una volta più ramificata nelle quattro dimensioni: tanto nello spazio cittadino e nello sguardo oltre i confini non solo geografici, quanto nel tempo, grazie al desiderio di ricondurre l’arte ad un impegno concreto nel qui ed ora e, dunque, alla sua capacità di confrontarsi con la società e, in ultima istanza, di offrirle prospettive per un futuro. In quest’ottica il rizoma, che è radice articolata, omnidirezionale nel suo sviluppo, serbatoio di energie e dinamica spontanea di interconnessione, è l’efficace metafora utilizzata per spiegare l’essenza dell’imminente edizione di BAW: un insieme orizzontale e dinamico di percorsi creativi, idee e spazi che si condensano in forma di una mappa temporanea.

L’approccio olistico con cui BAW si pone rispetto al tema di quest’anno, il concetto di “benessere” cerca di stimolare le artiste e gli artisti a confrontarsi con un ideale di bene che riguarda azioni, sensazioni e condizioni, che invita chi fa arte e cultura a riflettere sul proprio ruolo e sulla propria “benefica missione”.

BAW – Bolzano Art Weeks raccoglie e struttura in un’unica manifestazione oltre 100 eventi e altrettanti partner che, in oltre 70 location e per 10 giorni, offriranno al pubblico un’incredibile varietà di prospettive artistiche. Anche quest’anno la città sarà idealmente divisa in 5 zone. Grazie ad una mappa disponibile anche online sarà possibile orientarsi tra i diversi eventi, calendarizzandoli secondo il personale interesse.

Il festival è un progetto ideato e curato da Nina Stricker, organizzato da Cooperativa 19 in collaborazione con Südtiroler Künstlerbund e Südtirol Kultur, con il contributo delle ripartizioni Cultura Italiana e Cultura Tedesca della Provincia Autonoma di Bolzano, della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige, del Comune di Bolzano e dell’Azienda di Soggiorno e Turismo.

L’elenco dei progetti vincitori, delle location ospitanti con relative immagini si trovano al seguente link: https://shorturl.at/nkkX7

Una sintesi fotografica della scorsa edizione di BAW è disponibile qui: https://shorturl.at/37Mcr

www.bolzanoartweeks.com

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