Bianca Nappi in La Sua Grande Occasione al Gay Village di Roma

Bianca Nappi in La Sua Grande Occasione al Gay Village di Roma – Venerdì 3 Agosto dalle ore 21.30 il palco del Gay Village di Roma si fa teatro per ospitare la prima nazionale dello spettacolo La Sua Grande Occasione (Her Big Chance), testo di Alan Bennett interpretato dall’attrice Bianca Nappi, tradotto da Adele D’Arcangelo e Francesca Passerini per la regia di Alfonso Postiglione. Costumi e scene di Giuseppe Avallone e musiche di Paolo Coletta.

Un monologo molto noto “Her Big Chance”, scritto da un grande autore come Alan Bennett, raccolto nella raccolta teatrale intitolata Talking Heads, realizzata per la BBC sul finire degli anni’80, in cui hanno preso vita iracconti bennettiani dei personaggi-tipo della media borghesia inglese. Racconti di gente comune che si impegna a dar conto allo spettatore della propria mite esistenza, con un’ironia spesso inconsapevole, che spesso cede il passo alle sfumature della malinconia. Nello specifico “La Sua Grande Occasione” attende Lesley, protagonista del testo interpretata da Bianca Nappi. Una giovane attrice a caccia del successo, che si affanna tra provini e feste, per poi ritrovarsi in ruoli poco più che da figuranti. Un tipico personaggio bennettiano, un ritratto idiosincratico di una donna che lotta quotidianamente tra il suo essere e l’apparire, tra le velleità di una triste realtà e le illusioni che ci si crea per sopravvivere… Così Lesley ci racconta dei suoi bislacchi provini cinematografici, fino a finire a letto con presunti responsabili di produzione che millantano autorevolezza… E nonostante tutto, nessuno può fermarla! Il suo agguerrito entusiasmo le fa gettare il cuore oltre qualunque ostacolo. E la sua ingenuità, filtra i suoi – anche squallidi – incontri, mantenendola in uno stato di nuda purezza che, un attimo dopo averci fatto sorridere, ci fa penare e commuovere nell’ascolto delle sue bizzarre avventure.

Lesley racconta di aver lavorato in un film di Roman Polansky e, per dare sostanza e peculiarità al suo apparire, ci precisa di avere avuto indosso dei merletti fatti a mano di fine ottocento. Ciò che Lesley fa, è tentare e illudersi spasmodicamente, di dare valore alle esperienze della sua vita, per sperare di conferire valore a ciò che è. E per far ciò è necessaria una passione esagerata, forse perché presunta, che però appanna lo sguardo su se stessi. E la mancanza di uno sguardo autentico su di sé, è un tratto comune di tutti i personaggi di Bennett, che si riversano addosso le loro comiche e amare vicissitudini, raccontandole ad un interlocutore immaginario che è il pubblico. Quasi fosse uno sfogo in cui consegnare al pubblico qualche eterna domanda, come: Che valore autentico hanno le cose che facciamo? Quante illusioni sono necessarie per auto-ingannarsi? E se la grande occasione che aspettiamo, fosse solo quella di accettarci, una buona volta, per quel che siamo?

SINOSSI:

Lesley è una giovane aspirante attrice, che in un comico e spumeggiante monologo ci racconta le sue (dis)avventure, di fatto assai marginali, nel mondo del cinema. Da un set di un film famoso di Roman Polansky, in cui interpreta una “donna sul calesse”, a incontri festaioli in cui tenta di racimolare ingaggi, fino ad un film di un regista tedesco che, forse, le proporrà, finalmente, la sua grande occasione, Lesley è pronta a darsi tutta, anima e soprattutto corpo, per la settima arte.

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