Bin.Com- La vita di un bimbo non è un gioco!

Bin.Com- La vita di un bimbo non è un gioco! – La Fondazione SOLETERRE – STRATEGIE DI PACE, come parte del “Collettivo per il diritto del minore alla protezione familiare” (CDEPF) composto da più di 10 associazioni marocchine ed internazionali, di cui è capofila l’italiana Ai.Bi, annuncia il lancio in Marocco della campagna online “Bin.Com – LA VITA DI UN BIMBO NON È UN GIOCO(www.enfancemaroc.org/bincom/), realizzata nell’ambito del progetto “Tous autour de l’enfance” dedicato ai bambini abbandonati ed in particolare a quelli di madri nubili.

La conferenza di presentazione della campagna si è tenuta presso la Biblioteca Nazionale del Regno del Marocco a Rabat ed è stata moderata dal giornalista marocchino Abdellah Tourabi con la presenza di testimonial nazionali e internazionali provenienti dal mondo dello sport, del cinema e dell’arte.

Ogni giorno in Marocco si contano circa 80 nascite di bambini concepiti fuori dal matrimonio, per un totale di circa 30.000 nascite all’anno: bambini che forse non saranno mai registrati all’anagrafe perché, pur essendo quest’ultimo un diritto acquisito, spesso le madri nubili – spaventate, intimidite o semplicemente disinformate – non lo esercitano.

Non avendo un reddito, né una dimora, il 36% di queste madri, d’età inferiore ai 25 anni, si vede obbligata ad abbandonare il proprio bambino.

“Bin.Com”, infatti, è una campagna di comunicazione che ha come obiettivo quello di difendere e promuovere la tutela dei diritti sociali ed economici dei minori in stato o a rischio di abbandono rafforzando il ruolo delle organizzazioni della società civile impegnate sul tema.

Il logo e il visual della campagna rappresentano un puzzle, scelta che ha come intento quello di creare un “paradosso” con lo slogan della campagna: “la vita di un bimbo non è un gioco”.

L’iniziativa è parte integrante di “Tous autour de l’enfance” progetto di cui è capofila l’ONG italiana Ai.Bi., che dal 2015 è attivo per contrastare il fenomeno dell’abbandono attraverso attività di sensibilizzazione su piattaforme nazionali e iniziative di advocacy politico-istituzionali. Il progetto è finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo). 

«È ormai un dato acquisito che uno dei percorsi fondamentali per lo sviluppo sociale e affettivo di ogni bambino sia la qualità della relazione con la propria mamma sin dai primi giorni per un naturale processo di attaccamento – come afferma Damiano Rizzi, presidente di SOLETERRE per questo non si può accettare questo stato di cose e bisogna agire per tutelare i diritti di questi bambini e delle loro madri, prima fra tutti quello di poter vivere insieme».

SOLETERRE è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente che opera per garantire i diritti inviolabili degli individui nelle “terre sole”. Realizza progetti e attività a favore di soggetti in condizione di vulnerabilità in ambito sanitario, psico-sociale, educativo e del lavoro. I progetti di Soleterre hanno come obiettivo privilegiato l’area materno infantile con attività specifiche volte alla prevenzione della violenza e dello sfruttamento nei confronti delle donne finalizzati alla loro inclusione sociale. Soleterre in Italia ha contribuito alla creazione della rete “Tiziana Vive”, composta da 11 associazioni che lavorano ogni giorno per la prevenzione della violenza nei confronti delle donne e dei loro bambini (www.tizianavive.org).

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