È uscito in tutte le librerie “California Sun”, il primo fantasy di Alberto Maroni edito da MontaG. Michael Dover, trentenne stanco della vita monotona che conduce, il giorno del suo compleanno decide di andare in California alla ricerca del cambiamento di cui ha bisogno. Cinquanta anni dopo, un uomo molto strano, che ha ottanta anni ma non li dimostra, vive la sua personale odissea urbana nella Los Angeles del futuro. Cosa collega le due storie? Cosa hanno in comune i due uomini costretti a vivere un’esistenza legata a un buio perenne? Tra salti temporali, nuovi incontri e incredibili ritrovamenti, entrambi arriveranno a una quadratura del cerchio, compiendo un destino forse scritto e trovando quella giustizia inseguita da troppo tempo.
Perché leggere California Sun? “In questo libro metto insieme generi e influenze diverse: dalla fantascienza al fantasy, passando per l’horror splatter e la commedia romantica”, spiega Maroni. “Al lettore piacerà perdersi nei riferimenti e nel trip che è il viaggio del protagonista. E poi è un libro fresco e leggero. La lettura perfetta sotto l’ombrellone”.
Quando nasce la sua passione per la scrittura?
“Durante l’adolescenza, insieme alla fioritura del mio amore per il cinema. È in quel periodo, infatti, che sperimento i primi tentativi di sceneggiature cinematografiche, oltre alla scrittura di canzoni e poesie. Negli anni, grazie anche a un corso di scrittura creativa, ho approcciato anche i racconti brevi. Intorno ai trent’anni mi sono deciso a dedicarmi a forme di scrittura più complesse, come appunto il romanzo, pur non disdegnando di tanto in tanto il ritorno a forme di scrittura più breve. In sostanza, ho scoperto con gli anni che oltre a essere una cosa che amo fare, la scrittura rende concreta la mia esigenza di esprimermi, non potrei mai rinunciarci”.
Quali sono i suoi scrittori di riferimento?
“Sono un lettore onnivoro, con una predilezione per certa letteratura di genere, soprattutto legata al fantastico. Adoro leggere Lee Child, Martin, Crichton, Conan Doyle, Tolkien e più di tutti Stephen King. Non disdegno scrittori e generi più realistici come Hemingway e Salinger, ma la bilancia pende dalla parte del fantastico. Sono anche un lettore di fumetti e un grande fan di Harry Potter e J.K. Rowling.
Se “California Sun” diventasse un film, quali attori vedrebbe nel ruolo dei protagonisti?
“Realisticamente lo vedrei bene come un film indie americano da medio budget, uno di quello che fa incetta di premi al Sundance film festival. Per il cast ci sono un sacco di scelte possibili: per il ruolo di Micheal sarebbe stato perfetto Ethan Hawke dei primi anni ’90, ma oggi opterei per Aaron Taylor Johnson, Timothée Chalamet o Joe Keery. Nel ruolo di Julia vedrei bene Sadie Sink oppure Elle Fanning. Jeff potrebbe essere Micheal Cera. Nel ruolo di Rebecca, Eva Green”.
Ha un altro libro nel cassetto?
“Sto lavorando ad un nuovo romanzo. Sono più o meno ad un terzo della prima stesura. È una storia ambientata nella mia città, Macerata. Anche in questo libro c’è una componente fantastica. Sono molto fiducioso, per ora mi sta piacendo parecchio”.