Milano. «Io voglio restare calmo, perché tutto quello che mi circonda, dalle persone alle cose, agli alberi, agli animali e a un fuoco che divampa, io li voglio vedere per quello che sono, voglio distinguerne i contorni, li voglio guardare negli occhi».
È la sintesi fatta da Tananai alla vigilia della pubblicazione del suo nuovo album “Calmocobra”, in arrivo venerdì 18 ottobre, composto da dodici canzoni, nove completamente inedite, e con i singoli “Veleno” (disco di platino), “Storie brevi” con Annalisa (doppio disco di platino) e “Ragni”.
«Faccio musica da quando ero piccolo, da sempre produco i miei brani – ha confidato – Per me, oltre alla voce, è fondamentale il sound. Collaboro con molte persone, che danno un valore aggiunto e sono fondamentali, ma faccio molte cose da solo».
Al centro delle canzoni di “Calmocobra” sono i rapporti umani e, in particolare, come questi fanno sentire l’artista, l’emozioni che ne scaturiscono.
«Ho fame di presente – ha puntualizzato – Anche l’amore dei poligami puó essere vero amore, ma io non lo sono. La stretta del Governo sulle famiglie arcobaleno è una privazione dei diritti e non mi troverá mai d’accordo».
“Calmocobra” porta alla luce un nuovo aspetto dell’anima di Tananai, più maturo, consapevole e deciso ad assaporare e ricordare ogni più piccolo momento e dettaglio della vita, senza inseguire per forza a tutta velocità un traguardo che, di fatto, non esiste ma è solo una costruzione sociale, decisa da qualcun altro.
All’inizio il successo improvviso lo aveva traumatizzato.
«Mi chiamavano di qua, mi volevano di là – ha ricordato – Abbagliato da tutto ciò che mi stava accadendo, mi stavo dimenticando delle cose importanti: la famiglia, gli amici e la musica stessa che non avevo mai abbandonato, nemmeno quando ero una testa di cazzo inconcludente. Sì, mi sono sentito perso».
Tananai porterà la sua nuova musica live in tutta Italia, il 2 novembre a Jesolo (Palazzo del Turismo), 4 e 5 a Milano (Unipol Forum), 8 a Firenze (Nelson Mandela Forum), 9 a Padova (Kioene Arena), 12 a Bari (Palaflorio), 15 a Eboli (Palasele), 20 a Roma (Palazzo dello Sport), 23 a Livorno (Modigliani Forum), 27 a Bologna (Unipol Arena), 29 a Pesaro (Vitrifrigo Arena) e 3 dicembre a Torino (Inalpi Arena).
«Il festival di Sanremo dello scorso anno mi ha lasciato bellissime sensazioni: “Tango” è entrata subito nella vita delle persone – ha sottolineato – Sono sicuro che questa canzone, insieme a“Sesso occasionale”, “Abissale”, “Baby goddamn”, “Veleno”, “Storie brevi” e “Ragni” saranno dei momenti bellissimi durante i ‘live’, non vedo l’ora di cantarle insieme al mio pubblico: ho un bellissimo rapporto con loro, sento molto affetto».
Naturalmente c’è grande attesa anche per i nuovi brani, come “Booster” (viaggio nell’adolescenza, nei ricordi delle azioni più irresponsabili), “Punk love storia” (dalle sonorità elettroniche che ricordano quelle degli anni settanta/ottanta), “Androne” (in stile Tananai, sulla fine di un amore con una serie di immagini e metafore inusuali), “Vaniglia” (forse con le strofe più crude che l’artista abbia mai scritto), “Guarda cosa hai fatto” (su quando due persone che già si frequentano si incontrano nuovamente dopo un periodo di tempo separati e si riscoprono diversi) o “Nessun confine” (serenata hooligan, una storia d’amore ambientata in un bar inglese).