Carabinieri sventano un sequestro di persona – ANZIO – Posti di controllo dei carabinieri sul litorale. Due persone arrestate, altre tre denunciate a piede libero.
Nell’ambito della massiccia attività di controllo messa in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno svolto, nella giornata di ieri, e fino alle prime luci dell’alba, un’operazione straordinaria in tutto il territorio di competenza lungo il litorale a sud di Roma. Due persone arrestate e 3 denunciate a piede libero è il bilancio del dispositivo di controllo della circolazione stradale messo in atto, dalla tarda serata di ieri e per tutta la notte. Durante il servizio, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno organizzato sulla porzione di litorale di competenza, numerosi posti di controllo. I risultati non si sono fatti attendere: la persona arrestata è un 42enne di origini romene, domiciliato ad Ardea, al quale i Carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma. L’uomo, dal 2010 agli arresti domiciliari per i reati di sfruttamento della prostituzione e possesso di carte di credito clonate, si è reso nel tempo più volte responsabile di violazioni delle prescrizioni del provvedimento cui era sottoposto, essendosi allontanato dalla propria abitazione. Nel medesimo contesto, i Carabinieri della Stazione di Marina di Tor San Lorenzo hanno arrestato un cittadino romeno di 34 anni in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Velletri nel dicembre del 2008. Anche in questo caso, alla base del provvedimento restrittivo vi è l’evasione dagli arresti domiciliari a cui l’uomo era stato sottoposto nel novembre del 2008, quando fu arrestato per estorsione. I militari hanno rintracciato il ricercato nel complesso “Le Torri” di Tor San Lorenzo, dove aveva trovato appoggio presso alcuni parenti. Nella circostanza i Carabinieri hanno appurato anche che il ricercato, al fine di eludere i controlli, aveva provveduto a farsi rilasciare nel proprio paese di origine un nuovo documento di identità, sul quale aveva fatto apporre il cognome della moglie. Nell’operazione sono state denunciate altre due persone: si tratta di un cittadino italiano e di una donna romena che, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, non sono stati trovati nelle rispettive abitazioni. Un cittadino tunisino, trovato alla guida della propria auto con un tasso alcolemico di 2,06 mg/l, è stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza. L’autovettura è stata sequestrata. Le due persone arrestate, al termine delle formalità di rito, sono state associate al carcere di Velletri.
Ricercato in tutta Europa per guida senza patente, arrestato dai carabinieri alle porte di Roma. In manette un cittadino romeno. Passato al setaccio tutto il territorio di competenza: 6 persone denunciate, due assuntori di droghe segnalati alle autorità. Sequestrati un fucile da caccia ed un coltello di genere proibito.
Roma – Nell’ambito della massiccia attività di controllo messa in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, soprattutto nei quartieri periferici, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno svolto, nella giornata di ieri e fino alle prime luci dell’alba, un’operazione straordinaria in tutto il territorio di competenza a est di Roma. I Carabinieri della Stazione Roma Settecamini hanno fermato un cittadino romeno, B.C., 35enne: a seguito della sua completa identificazione, l’uomo è risultato gravato da un mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria romena per guida senza patente. Il 35enne è stato associato al carcere di Rebibbia in attesa che si completi l’iter per il suo trasferimento in Romania. Nell’ambito della stessa attività che ha portato all’arresto del ricercato, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno denunciato a piede libero altre 6 persone, tra cui un italiano 54enne, sorpreso nella sua auto mentre trasportava un fucile da caccia, e un italiano di 36 anni, trovato in possesso di un coltello di genere proibito: entrambi dovranno rispondere della violazione della legge sul porto e sul trasporto di armi. Il fucile ed il coltello sono stati sequestrati. Numerosi anche i controlli eseguiti con gli etilometri in dotazione. Per 4 cittadini romeni di età compresa tra i 25 ed i 29 è scattato il ritiro delle patenti di guida: i ragazzi, incappati nei posti di controllo dei militari, sono stati sorpresi alla guida delle rispettive auto in stato di ebbrezza. In un caso è stato riscontrato un tasso alcolemico pari a 1,9 mg/l, più del triplo del limite consentito dalla legge. Due giovani sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntori di droghe dopo essere stati “pizzicati” in possesso di alcuni grammi di marijuana e di cocaina. Le “gazzelle” dei Carabinieri, infine, hanno eseguito numerosi passaggi nelle vie periferiche e in quelle scarsamente illuminate al fine di prevenire, ed eventualmente reprimere, furti in appartamento.
Tre ladri di auto e moto arrestati in poche ore dai carabinieri.
Roma – Nel corso di un’operazione di controllo del territorio finalizzata al contrasto del fenomeno dei furti di auto e moto, soprattutto in orario notturno, i Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante, in poche ore, hanno arrestato tre ladri sorpresi in azione in via Fregene e in via di Porta Maggiore. Si tratta di due giovani cittadini moldavi di 22 e 23 anni e di un tunisino di 23 anni. In particolare, i militari della Stazione Roma San Giovanni hanno notato la coppia di moldavi mentre erano intenti, il primo a forzare il blocco d’accensione di un’utilitaria parcheggiata lungo la strada, l’altro nella più classica mansione di “palo”. Alla vista dei Carabinieri i due ladri hanno tentato di allontanarsi a piedi, senza correre o accelerare il passo per non insospettirli. Loro malgrado, lo stratagemma non ha indotto in errore i militari che li hanno ammanettati. Il terzo ladro, invece, stava tentando di allontanarsi con uno “scooterone” appena rubato, spingendolo lungo via di Porta Maggiore, quando è stato fermato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante. Interpellato dai militari, il ragazzo tunisino ha tentato di giustificarsi dicendo di essere rimasto senza benzina. Il bloccasterzo rotto di fresco, però, lo ha inchiodato. I tre ladri, giudicati con rito direttissimo, sono stati condannati all’obbligo di presentazione alla P.G.
Sequestro di persona sventato dai carabinieri. Un agente d’affari nel mirino di 3 malviventi, arrestati.
Roma – Il sequestro di un 59enne agente d’affari, responsabile di un’agenzia di mediazione creditizia, è stato sventato in Via Genzano dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con l’arresto di 3 italiani, di 40, 47 e 65 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine. Era quasi mezzogiorno quando nell’agenzia si è presentato il 65enne affermando ad una delle dipendenti di aver un appuntamento con il responsabile, che in quel momento era assente. Nell’agenda dell’ufficio quell’appuntamento non risultava fissato, per cui la segretaria ha contattato telefonicamente il responsabile per averne conferma. L’agente d’affari ha negato di aver fissato alcun incontro di lavoro riferendo che comunque, a breve, sarebbe tornato in ufficio. Dopo qualche minuto, il 59enne, mentre faceva ingresso nei locali dell’agenzia, è stato braccato da 3 uomini che lo stavano attendendo in strada, tra questi
anche il 65enne che, nel frattempo, era uscito. La vittima è stata aggredita con calci e pugni e trascinata verso una Matiz, di proprietà di uno degli aggressori. L’agente, approfittando di un attimo di distrazione dei suoi aguzzini, è riuscito a divincolarsi e a rinchiudersi nell’ufficio. I malviventi non si sono dati per vinti ed hanno tentato di sfondare la porta a vetri, senza riuscirci. In quell’istante è sopraggiunta la pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, in zona per i quotidiani servizi di controllo: alla vista dei militari, i tre malviventi hanno tentato la fuga, ma sono stati bloccati ed ammanettati. Effettuata la perquisizione nella Matiz, i Carabinieri hanno rinvenuto delle fascette in plastica che sarebbero verosimilmente servite ad immobilizzare il sequestrato e materiale vario attualmente al vaglio degli investigatori. Processati con il rito “per direttissima”, il 40enne è stato tradotto in carcere mentre i due complici sono stati associati agli arresti domiciliari. Sono tuttora in corso le indagini dei Carabinieri per accertare i motivi del gesto, probabilmente a scopo di estorsione, e finalizzati a verificare l’eventuale presenza di altri complici implicati nel tentativo di sequestro.