Raccontaci brevemente quando e come hai iniziato a fare musica
Più o meno 25 anni fa. Ho suonato come tastierista appena vent’enne in una garage band, poi tra la fine degli anni novanta e il duemila la mia prima creatura, una band a metà strada tra rumorismo e alternative pop.
Quali sono i temi di “Zapping Vanity”?
Il tema è quello della vanità, e del possesso fine a se stesso, che in un contesto come quello che viviamo oggi, col mondo dei social che fa da prigione e da specchio delle vanità, acquisisce un significato ancora più centrato, creando un effetto ancora più potente.
Quali sono i prossimi passi del tuo percorso musicale?
Zapping Vanity è il primo singolo estratto dal nuovo disco uscito il 10 dicembre. “Mondi” è il mio terzo lavoro discografico da solista. Nei prossimi mesi mi dividerò tra il lavoro di promozione dell’album e il mio lavoro nel mio studio come autore e produttore.
Nelle prossime settimane hai in programma dei live?
Non nell’immediato. Dopo un anno di lavoro per il disco, voglio assaporarmi tutti i momenti senza aver fretta di portare in scena da subito le canzoni.