Il cartone di Guernica approda a Roma. Il cartone di Guernica è arrivato a Roma per la mostra Guernica, icona di pace, che sarà allestita dal 18 dicembre al 5 gennaio. L’esposizione è stata inaugurata dal presidente del Senato, Pietro Grasso, giovedì 14 dicembre.
Il cartone è stato accolto dal Senato che, in vista delle celebrazioni per i 70 anni della Costituzione italiana, ospita l’opera – non solo per l’alto valore artistico – ma anche per il tributo universale alla democrazia, alla libertà e alla pace, valori fondanti della Carta Costituzionale.
Nelson Rockefeller, (vicepresidente degli Stati Uniti negli anni di Gerald Ford) appassionatosi all’arte di Picasso, è stato il fautore dell’ospitata di Guernica al Moma di Ney York (fondato nel 1929 da sua madre) negli anni della guerra. Al termine del conflitto l’opera rientra in Europa, in un tour che bel 1953 la porta anche a Milano, esposta a Palazzo Reale, e solo nel 1981, una volta caduto il governo franchista -finalmente- a Madrid; così come voluto da Picasso.
Rockefeller che però si era innamorato di Guernica chiede a Picasso di eseguirne una copia. Impossibile. Il Maestro, come Paganini, non ripete. La soluzione arriva grazie Jacqueline de la Baume, tessitrice e moglie dell’artista René Dürrbach. Sarà lei difatti a trasformare Guernica in un arazzo – tre in realtà, di cui una destinato a Rockfeller e ora esposto all’ingresso della sala del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Ritenuto ormai perduta, il cartone per l’arazzo è stato ritrovato della storica dell’arte Serena Baccaglini, curatrice della mostra Guernica, icona di pace, che l’ha già esposto a Praga, San Paolo del Brasile e Wroclaw.
Al termine dell’esposizione in Sala Zuccari, il cartone sarà ospitato dal 12 gennaio al 28 febbraio a Pieve di Cento (Bologna), nel MAGI ‘900, museo delle eccellenze storiche ed artistiche, che è anche il mecenate dell’intera esposizione dell’opera in Italia.