Celebrati a Torino i cento anni dell’ANArtI, nell’ambito del XXXI Raduno Nazionale

Torino, dove nel 1923 fu gettato il primo “seme” dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia (seme che poi ha dato frutti a Roma, dove nacque la prima Sezione e dove ha tutt’ora sede la Presidenza Nazionale), è stata lo scenario naturale per ospitare il XXXI Raduno degli Artiglieri, il Raduno del centenario per gli appartenente all’Arma Dotta, il cui spirito è racchiuso nelle parole del motto scelto per effigiare la manifestazione: «Con orgoglio nella Storia».
E orgogliosa può andare l’Artiglieria italiana della storia che ha attraversato e che ha contribuito a fare, dal Risorgimento (ben prima quindi che nascesse l’Associazione) ai giorni nostri: uomini, ideali, battaglie, atti eroici, si sono susseguiti. Le celebrazioni del Raduno hanno vista la fattiva collaborazione delle istituzioni a tutti i livelli, civili e militari, dal Comune alla Regione, dal Comando Esercito Piemonte allo Stato Maggiore, oltre che un grande concorso di radunisti: in 2.000 Artiglieri, da tutta Italia, hanno sfilato da Piazza San Carlo in Piazza Castello, e qui si sono schierati per la cerimonia finale. A loro è andato il ringraziamento del Generale di Brigata Pierluigi Genta, Presidente dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia. Il XXXI Raduno è stata occasione per celebrare un secolo di vita in cui l’A.N.Art.I. non ha mai persi di vista i valori di riferimento dei soldati italiani: l’amor di Patria, il senso del dovere e la generosa solidarietà verso il prossimo, come ha dichiarato il Generale Genta nel corso della sua allocuzione, dove ha rivolto un caloroso ringraziamento alle autorità civili e militari che hanno collaborato al Raduno, in particolare la Regione Piemonte e la Città di Torino. Alla cerimonia hanno infatti preso parte il Presidente della Regione, Onorevole Alberto Cirio, che nel suo discorso ha sottolineato i valori democratici che anche l’Artiglieria contribuisce a difendere, e l’Assessora Giovanna Pentenero, in rappresentanza del Sindaco Lorusso.
Idealmente è stato presente anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che nel suo messaggio, letto dal Generale Genta, ha ricordato l’importante contributo che l’Artiglieria apportò nel 1918, nella seconda Battaglie del Piave, oltre ad apprezzare la “meritoria opera di coesione” portata avanti dall’A.N.Art.I.
Nel corso della cerimonia conclusiva in Piazza Castello, spiccava la presenza della Bandiera di Guerra dell’Arma Artiglieria, di fronte alla quale, come ha ricordato il Generale Genta, «intere generazioni di ufficiali, sottufficiali, soldati e allievi hanno prestato giuramento di fedeltà alla Patria», mentre la banda del Comando Artiglieria contraerei ha arricchita la cornice.
La consegna della Stecca al Delegato A.N.Art.I. della Regione Friuli Venezia Giulia (che ospiterà il Raduno Nazionale del 2025) ha chiusa la cerimonia. Ultimo atto, domani lunedì 19, il Medagliere dell’AnArtI sarà ripreso in consegna dalla Presidenza Nazionale..
Nel corso del Raduno non sono mancati i momenti di incontro con la cittadinanza torinese, a carattere si culturale sia ricreativo: il Professor Michele D’Andrea ha tenuta un’apprezzata conferenza a carattere storico-divulgativo su fatti e aneddoti della Grande Guerra, mentre il Colonnello Antonino Gelao ha presentato la bozza del suo volume Storia della Artiglieria italiana dal 1976 al 2000, che si aggiunge a quanto pubblicato dal Generale Carlo Montù sulla storia dell’Artiglieria dalle origini al 1955, e dal Generale Luigi Stefani sul periodo dal 1956 al 1975. Inoltre, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo celebrativo del centenario dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, con il quale continua il lungo viaggio “con orgoglio nella Storia”.

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