Da oggi è presente nelle piattaforme digitali “Cento lettere”, il disco d’esordio della cantautrice Ester Cesile per l’etichetta PurpleMix, un progetto discografico che racchiude tutto il suo mondo fatto di atmosfere malinconiche tragicamente romantiche.
Ester Cesile in “Cento lettere” crea un immaginario estetico perfetto che sembra andare oltre quell’incontrollabile consapevolezza di non essere eterni e che porta a vedere l’amore più forte della morte, come canta nel singolo “Blu Ceylon”; un immaginario che rende liberi ed eterni, che spinge l’essere umano a baciarsi sotto la luce della luna, ad aspettare le luci dell’alba e ad amare intensamente anche quando nascondiamo i sentimenti.
“Cento Lettere” viene così raccontato dall’artista: “L’idea è stata quella di rendere bella l’estetica della perdita di un’amore, della nostalgia e dell’infelicità” – continua Ester Cesile – “Sono una ragazza felice ma ho i miei momenti di tristezza. Cerco sempre la speranza nelle cose, sebbene alla fine senta sempre che c’è un elemento di malinconia che scorre nella mia vita ed è questo che ho voluto riportarlo nei miei brani”.
Il significato più profondo di questo album è che si può andare avanti anche se qualcuno a cui teniamo ci ha lasciati, anche se quella persona ci manca profondamente.
Il progetto è stato realizzato dalla stessa artista e prodotto e mixato da Walter Babbini presso il Purple Mix Studio di Guidonia.
I dieci brani che compongono l’album sono:
Due Secondi: è il brano più romantico dell’album, la frase che racchiude il significato più profondo di tutto l’album è in questa canzone che ho appunto scelto sia come focus track nel brano sia come primo brano dell’album.
La frase è “sei metà della mia anima anche questa notte”.
Due Secondi spiega l’inizio di questa storia d’amore che continuerà a risuonare con una malinconia disarmante in tutto l’album.
Mai Per Amore: è uno dei brani più intimi, dove c’è tutta la mia emotività. Parlo delle mie insicurezze, di come esse siano diventate parte delle mie relazioni, di come mi hanno portato a lasciare la persona che mi amava.
Ho sempre avuto la concezione che l’amore fosse qualcosa con un inizio e una fine, senza considerare quando l’influenza di una persona potesse continuare anche contro la mia volontà.
Sirio: con il suo sound dolce e allo stesso tempo malinconico è il brano più etereo e poetico dell’album, che cerca la verità sull’amore.
Soltanto: “Possiamo fare finta di amarci non avevo intenzione di innamorarmi”
Troppe volte amiamo in silenzio, nascondiamo i nostri sentimenti per paura di amare.
Soltanto crea una dimensione perfetta, in cui la paura di amare e voglia di amore coesistono.
Ocean Drive: ho incontrato un ragazzo qualche anno fa, è risuonato in me così a lungo che ho deciso di scrivere questa canzone per lui.
In questo brano ho cercato di racchiudere tonalità dolci e malinconiche, che sprigionano un carico emotivo molto forte e intenso, per coinvolgere l’ascoltatore e trascinarlo in una dimensione lontana e allo stesso tempo vicina alla realtà dei miei sentimenti.
203: ho sempre pensato che l’infedeltà sia un concetto relativo, si può essere infedeli a qualcuno per essere fedeli a qualcun altro, per questo spesso ci ritroviamo ad amare in silenzio.
Blu Ceylon: racchiude il calore dell’estate, la libertà, il sogno americano, il desiderio di un amore eterno, per questo nel brano canto “Mi amerai quando brillerò per le parole e non per la bellezza?“ e concludo dicendo “So che lo farai“, come se ne avessi la certezza.
Mi piace pensare che l’amore vero sia la sola cosa che vada oltre, che riesca a diventare più forte della morte, l’unica cosa che ci rende eterni.
Tristi Amori: è un brano che riprende il significato di 203 ma che descrive in maniera più estetica la storia d’amore ma che racchiude anche la paura che questo amore possa diventare solo un ricordo.
Cento Lettere: la perdita di un’amore, la nostalgia e l’infelicità, sono le sensazioni che ho voluto descrivere in questo brano.
Ambrosia: “Ho sempre pensato che la solitudine mi appartenesse. Sai, in un’esistenza solitaria sono rari i momenti in cui un’altra anima si fonde con la tua. Quando siamo giovani crediamo di essere i primi a provare certi sentimenti, ma quei secondi, quei mezzi secondi in cui i nostri sguardi si sfioravano erano gli unici momenti della giornata in cui sentissi qualcosa come se fosse l’eternità ad appartenermi. Lui è stato una simile eternità per me.” Ambrosia nasce da questa mia considerazione e per questo è il brano più vero e intimo di tutto l’album.