Numero 1 della indie chart olandese di Reverbnation con l’album “Miles Away”, torna sulla scena il producer Stefano Pesapane con un brano dal sound che potremmo definire neo soul, influenzato tanto dall’R&B classico, tanto da progressioni vicine all’hip hop e al funk: “Changes”.
«“Changes” è nato dalle mie meditazioni notturne sull’amore e le sfide che la vita ti pone davanti ogni giorno, ma senza perdere la speranza. I suoni che ho scelto per questo brano sono un misto di hip hop e funk, meditativi ma al contempo “urbani” e attuali: la mia musica si pregna di quelle sonorità che sono urbane e allo stesso tempo sognanti e meditative».
Batterista poliedrico, session man per musicisti di spicco quali Rocky Roberts e Tony Scott, Stefano Pesapane, partendo dai suoi groove dietro le pelli, passa alla produzione di brani di base EDM, ma influenzati tanto dal rock quanto, soprattutto, dal jazz.
«Il mood dei brani rimane jazzy, pur usando suoni del tutto sintetici. Ascolto molto jazz, Miles Davis, Chet Baker, Weather Report, Pat Matheny/Lyle Mays, e quindi credo di esserne necessariamente influenzato; ma mi piacciono molto anche Prince, Frank Zappa e Donald Fagen (Steely Dan): il suo “The Nightfly” è ancora nella mia top 5 dopo più di un quarto di secolo».
I brani di Stefano Pesapane, sebbene di influenza elettronica e realizzati grazie all’ausilio di strumenti digitali, partono sempre dalla fisicità della batteria.
«Per comporre un nuovo brano di solito parto dal groove di batteria: da lì, poi, scelgo la progressione armonica che ritengo più adatta, poi la linea di basso, etc… Per realizzare “Changes” ho utilizzato una Korg NanoKEY2, ovviamente interfacciata con diversi VST, una batteria elettronica Yamaha DTX900M, più una serie di loop royalty free».
STEFANO PESAPANE
Stefano Pesapane nasce a Latina nel 1962; inizia a suonare la batteria all’età di 8 anni e giovanissimo, a soli 16 anni, inizia a suonare in giro in locali e club.
Perfeziona i suoi studi alla St. Louis di Roma (1977-81) e al Berklee College Music, durante l’Umbria Jazz Summer School (1988).
Con i Nightworkers passa due anni a suonare in giro per il Mediterraneo (Italia, Marocco, Grecia) mentre, nel 1987, entra a far parte dell’orchestra di Rocky Roberts e, a seguire, fa da session man a musicisti quali Sonny Costanzo, Tony Scott e molti altri.
Dal 1999 abita in Olanda, dove continua a suonare la batteria con varie band locali e, in contemporanea, produce suoi brani inediti di stampo EDM/jazz.
Nel 2019 rilascia il suo primo album di inediti autoprodotto, “Miles Away”, che lo porta diretto al primo posto della indie chart di Reverbnation. All’album seguono i singoli “Dry Shift” e “While There Is Time”.
Dal 2020 è sotto contratto con la Bentley Records con cui pubblica i singoli “Neon Bends”, “Powered By The Sun”, “MamboTambo”, “Never Say Goodbye”, “Urban Flow” e “Changes”.
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