Cielo incluso: vedere gli dèi e Reading MITICHE. Dee, donne e leggende che corrono nel tempo al Museo Provinciale Campano – Capua

Cielo incluso: vedere gli dèi
di Maria Grazia Tata e Salvatore Di Vilio
A cura di Salvatore Enrico Anselmi
Finissage 15 giugno 2024 ore 11.00

Reading MITICHE. Dee, donne e leggende che corrono nel tempo

A cura di Capua il Luogo della Lingua festival

Museo Provinciale Campano – Capua (CE)

Sabato 15 giugno 2024 alle ore 11.00, nella Sala delle Madri del Museo Provinciale Campano di Capua per il finissage della mostra Cielo incluso: vedere gli dèi di Maria Grazia Tata e Salvatore Di Vilio, a cura di Salvatore Enrico Anselmi, un evento tra letteratura, arte e fotografia, nell’ambito della diciannovesima edizione di Capua il Luogo della Lingua festival con la direzione artistica di Giuseppe Bellone: MITICHE. Dee, donne e leggende che corrono nel tempo.

Il reading dei testi prodotti dal Laboratorio di scrittura autobiografica Raccontarsi, a cura di Marilena Lucente, saranno letti tra le opere e le fotografie della mostra. I testi sono di Olga Coleti, Adriana Cordua, Piera De Cesare, Sara Didonna, Maria Ferreri, Elisabetta Imperato, Nicoletta Ferace, Rosa Anna Parascandola, Rossella Sicilia, Novella Vitale, Daniela Maria Vuozzo, allieve del Laboratorio di scrittura autobiografica Raccontarsi, che per tutto l’anno ha condotto per Capua il Luogo della Lingua la scrittrice e docente Marilena Lucente. Le letture saranno affidate alle storiche dell’arte del Museo campano che già animano con numerosi eventi teatralizzati la visita del Museo: Marianna Apuleo, Barbara Iovino, Maddalena Luongo, Giuseppina Marchione.

L’esposizione Cielo incluso: vedere gli dei con il patrocinio della Provincia di Caserta e nell’ambito della diciannovesima edizione di Capua il Luogo della Lingua festival, ha avuto origine dalla consolidata collaborazione tra l’artista e il fotografo, già confluita nell’esposizione presso il Palazzo Chigi Albani di Soriano nel Cimino, (luglio-agosto 2022).

Maria Grazia Tata si ispira alle ricerche archeo-mitologiche della Grande Dea Madre che fa nascere tutta la creazione dalla sacra oscurità del suo grembo, metafora della stessa Natura: colei che ha il potere cosmico di dare e togliere la vita, sempre in grado di rinnovarsi nell’ambito di un eterno ciclo di vita, morte, rinascita. 

La cornice costruttiva della mostra consiste nel rapporto colloquiante tra le opere di Maria Grazia Tata e le intercettazioni fotografiche di Salvatore Di Vilio: il dato minimo, oggettuale, costituito da scarpe non calzabili, perché colme di piccole ghiande, da vesti rituali rugginose, da accessori femminili fatti di radici e rami, da pettorine celebrative fogliate, da tessuti, da bozzoli della natività, da ierofanie goffe e consunte da una congerie infinitesimale o semplicemente ironica di eventi, è popolato da piccole divinità minori e si eleva, grazie alla fotografia, all’instaurarsi dell’affermazione, della procedura manifestante. 

Le opere e le installazioni colloquiano con la fotografia di Salvatore Di Vilio quasi come se questa possa costituire un’azione chiarificatrice, di riconoscimento e traslazione in immagini codificate visivamente a vantaggio di un portato, di una valenza, di una non accessoria codificazione, di uno stigma.

Cielo incluso: vedere gli déi si appropria anche di un’ulteriore valenza culturale, quella stringente alla necessità di istituire legami tenaci tra istituzioni museali e comunità civile, tra patrimonio storicizzato e contemporaneità: infatti il Museo Provinciale Campano di Capua accoglie all’interno della sezione archeologica importanti reperti di un Santuario locale, frequentato dal VI secolo a.C., nel bosco sacro della Dea, probabilmente Demetra: oltre centosessanta Matres Matutae, sculture in tufo di donne sedute con in grembo uno o più bambini avvolti in fasce e una Dea che reca nelle mani i resti di un melograno e di una colomba, simboli di fertilità e di pace. 

INFO

Cielo incluso: vedere gli dèi
Opere e installazioni Maria Grazia Tata
Fotografie Salvatore Di Vilio
Video e musiche Michele Mele
A cura di Salvatore Enrico Anselmi
Consulenza Massimiliano Palmesano, antropologo
Con il patrocinio della Provincia di Caserta
All’interno della XIX edizione di Capua il Luogo della Lingua festival
Collaborazioni: Galleria Sinopia, Roma / Capua Il Luogo della lingua Festival / Libreria Cose d’interni, Capua

Museo Provinciale Campano
Via Roma 68 – Capua (CE)
tel. 08231497100 – museocampano@provincia.caserta.it

Fino al 15 giugno 2024
Orari: Lun. chiuso/ da mart. a ven. 9.00-13.00/ sab. 9.00-13.30/ dom 9.00-13.00

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