Un viaggio in musica tra città, luoghi, atmosfere vissute ed immaginate, in cui ogni brano è una cartolina ricordo di luoghi speciali e di esseri che vivono e amano. E’ questa l’essenza del disco d’esordio di Max Giglio in uscita il 20 gennaio 2022 per l’etichetta Emme Record Label ed intitolato Cities and Lovers. Hanno partecipato al progetto diversi musicisti: Fabio Gorlier al pianoforte, Cesare Mecca alla tromba, Simone Arlorio al clarinetto, Veronica Perego al contrabbasso e Francesco Brancato alla batteria. Questo album è la sintesi del percorso musicale svolto negli anni di studio presso il Conservatorio Paganini di Genova, un lavoro che spazia dal jazz dei grandi songbook americani al cantautorato della scuola genovese, fino a raggiungere con la fantasia il Brasile, ma anche l’Argentina. Ogni brano è un piccolo viaggio, un microcosmo che vive di luce propria e che racconta frammenti di questi anni trascorsi tra studio e musica. Questi luoghi del cuore vivono nella musica e nei testi di Max (autore di quasi tutte le canzoni).
Il disco si apre con Tuesday Dancers, brano che abbraccia la poetica dei grandi compositori come Gershwin e che racconta la passione verso il ballo Lindy Hop dell’autore, terreno in cui si intrecciano storie e nascono amicizie e amori. In Autumn in Torino la parte musicale è ispirata alla figura di Mingus, immaginato a passeggiare proprio in autunno sotto i portici della città della Mole, in un’atmosfera un po’ malinconica e trasognata. Tra i brani in cui prevale maggiormente l’aspetto cantautorale ci sono invece Spianata Castelletto e Città Sospese. Il primo rappresenta un omaggio a Genova, città con cui l’autore ha un legame fortissimo, e alla scuola dei grandi autori come Bindi e Paoli. Il secondo si ispira invece alla musica di Piazzolla e racconta un periodo vissuto a metà tra due città con la sensazione di essere in bilico tra due diverse realtà, due vite parallele al contempo separate e unite. Sogno Carioca è un Samba Jazz in lingua portoghese che rende omaggio alla musica dei grandi compositori brasiliani come Jobim o Djavan. Butterfly and Rain e Pale Moonlight sono invece due brani in cui Max ha aggiunto il testo a composizioni di altri musicisti, il pianista Roberto Cipelli e la contrabbassista Veronica Perego. Il primo è un ritratto della compositrice mentre il secondo è il bozzetto di un paesaggio notturno e lunare. The Dry Cleaner from Des Moines, brano scritto da Mingus con testo di Joni Mitchell, è l’unica cover del disco, scelta in quanto illustre esempio di storytelling in jazz. Tutto questo è Cities and Lovers, un racconto di storie, città, atmosfere e colori.
Ascolta il disco su Spotify