“Coi ristoranti semi-chiusi rinasce nelle famiglie romagnole il mito delle azdore”

“Nei mesi del lockdown e delle zone gialle con i ristoranti parzialmente chiusi e molto più tempo a disposizione stiamo assistendo, giorno dopo giorno, alla rinascita delle tradizioni delle azdore romagnole”. Parola di Alessandro Moretti (nella foto), amministratore unico dei supermercati “EccoMi” che, dal suo osservatorio privilegiato, tratteggia uno spaccato di Romagna che sembrava ormai estinta: “Sia per quanto riguarda i prodotti freschi che per quelli da scaffale – spiega Moretti – la spesa delle famiglie cesenati, in questo 2020, è radicalmente cambiata. C’è stata una marcata contrazione negli acquisti dei cibi pronti da gastronomia e, viceversa, abbiamo registrato un boom di vendite nel comparto delle materie prime come ad esempio lieviti e farine. Il picco l’abbiamo avuto la scorsa primavera quando eravamo tutti in quarantena, ma il trend ha resistito anche nelle settimane successive, segno che certe abitudini artigianali si sono ormai consolidate nelle case dei romagnoli. Sul piano commerciale è stato come tornare al secolo scorso, quando le ciambelle, le torte e le spianate ce le facevamo da soli seguendo le antiche ricette della nonna. Del resto, con i locali chiusi la sera ed il ricorso allo smart-working trascorriamo tutti più tempo a casa e quindi, sempre più spesso, uomini e donne si cimentano ai fornelli con le loro creazioni ‘fai da te’. E’ una nuova tendenza che non possiamo ignorare e che, ancora oggi, sta orientando la selezione di gran parte dei nostri prodotti”.

Anche da queste nuove indicazioni è quindi partito il restyling dei supermercati “EccoMi” che, in una veste radicalmente rinnovata, inaugureranno il prossimo 12 dicembre a Cesena nei punti vendita di via Giordano Bruno e di via Romea: “Per noi è stato più semplice adeguarci al nuovo contesto – prosegue Moretti – perché, in fondo, noi non abbiamo mai perso l’identità originaria della bottega sottocasa, mantenendo sempre il valore aggiunto del ‘km zero’, della stagionalità, della filiera corta e, soprattutto, della territorialità dei prodotti. In questi 25 anni di lavoro siamo cresciuti tantissimo, ma nessuno di noi ha dimenticato le nostre origini, che sono quelle di una piccola azienda agricola di Cesena che, partendo da qualche cassetta di frutta, è cresciuta anno dopo anno assumendo le dimensioni del supermercato. Ma, anche se le nostre aree vendita si sono allargate, non ci siamo mai piegati alle logiche della grande distribuzione e, ancora oggi, chi viene da noi, può respirare gli aromi tipici dei nostri campi o degustare la genuinità autoctona delle nostre carni”.

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