Il festival più importante dedicato ai corti italiani si prepara ad animare Cortina, trasformando la località in un red carpet per attori, registi e produttori. L’Hotel de la Poste è hospitality partner, e ospita gli eventi off in cui incontrare i protagonisti della manifestazione, tra cui Duilio Giammaria che presenterà il suo libro legato alla sezione di corti dedicata all’Afghanistan.
Cortina d’Ampezzo, 14 marzo 2023_ Buio in sala, inizia la magia. Dal 21 al 26 marzo torna Cortinametraggio, il festival dedicato ai corti più importante d’Italia, e l’Hotel de la Poste è in prima fila, come hospitality partner. “È un legame storico quello che ci unisce alla manifestazione nata negli anni ’90 da un’idea di Maddalena Mayneri” racconta Gherardo Manaigo, proprietario dell’hotel. “Siamo come sempre l’headquarter, il punto di incontro e di convergenza di eventi off e presentazioni. Per noi è un onore condividere l’atmosfera intensa e ricca di creatività di un festival che continua a rappresentare il trampolino di lancio per le nuove generazioni di cineasti e attori. In questo modo portiamo avanti una felice tradizione di accoglienza, iniziata ospitando autentiche leggende come Liz Taylor, Henry Fonda, Ernest Hemingway e continuata in anni recenti con Paolo Sorrentino e John Malkovich”.
In una località che diventa meta per gli appassionati a caccia di storie, novità, avvistamenti e autografi, in attesa di scoprire le sorprese in sala – sono 26 le opere in concorso – e fuori, l’hotel è al centro della scena. L’albergo ospita, giovedì 23 marzo, alle 10.30, Duilio Giammaria, che presenta il suo libro-reportage “La magnifica porta. Un paese chiamato Afghanistan”, edito da Marsilio. Il giornalista e conduttore di Petrolio, programma di approfondimento in onda su Raiuno, affronta il periodo che va dalla guerra post 11 settembre 2001 ai giorni nostri, cioè alla caduta di Kabul per mano dei Talebani: una parentesi storica che coincide con la sua esperienza diretta sul campo, in qualità di inviato. L’incontro fa parte di una novità di questa 18esima edizione: una finestra dedicata all’Afghanistan, con tre corti realizzati selezionati dalla giornalista ed esperta di cinema Sohila Akbari.
L’Hotel de la Poste ospita inoltre la serie di incontri “In alta quota, attori e registi sempre più in alto”, insieme ai protagonisti della manifestazione. Se mercoledì 22 marzo l’ospite speciale è l’Aeronautica Militare, che ha fatto realizzare, per il centenario della propria fondazione, una serie di tre spot presentati in anteprima a Cortina, venerdì 24 questo ruolo spetta alla Polizia di Stato, che quest’anno ha realizzato un corto insieme a Cortinametraggio, e a Nuovo Imae, ente che tutela artisti, interpreti ed esecutori, mentre sabato partecipa The Film Club, piattaforma multicanale di Minerva Pictures partner del Festival.
Infine si può approfittare di una visita in hotel per vivere un altro emozionante incontro, ma stavolta con una celebrità del passato: Ernest Hemingway, storico ospite della struttura, che è il protagonista di una mostra ricca di memorabilia – foto, oggetti, lettere – che racconta l’amicizia tra il grande scrittore e il Conte Gino Augusti, generale di cavalleria ed eroe di guerra.
HOTEL DE LA POSTE**** – CORTINA D’AMPEZZO
L’Hotel de la Poste non è solo un albergo, è un salotto con vista sulle Dolomiti, dove per secoli si sono incontrati re e regine, grandi personaggi della storia, scrittori e artisti da tutto il mondo. È la sintesi di ciò che Cortina rappresenta: eleganza, solida tradizione, autenticità. E ovviamente è un avamposto ai piedi di leggendarie montagne patrimonio UNESCO. Tutto intorno troviamo grandi spazi aperti, aria pura, vette da scoprire a piedi o in mountain bike. L’albergo esiste fin dal 1804, anno della prima licenza – rilasciata a Silvestro Manaigo, il capostipite – ed è oggi il più antico hotel di Cortina. Sette generazioni di albergatori dopo, la staffetta prosegue con Gherardo e la cugina Michela. Gli ospiti vengono accolti in ambienti ampi, in suite di dimensioni confortevoli, in sale riorganizzate per venire incontro alle nuove norme relative al distanziamento come il Salon Dolomieu e la Ville Venete Lounge Bar. Questo storico 4 stelle risponde così alla sua vocazione primaria, quella di essere un crocevia di storie in pieno centro. La sua porta è stata varcata da ogni celebrità che ha messo piede a Cortina. Tra i suoi più affezionati frequentatori storici, personalità del calibro di Hemingway, Liz Taylor, i Krupp, i reali di Svezia e tanti artisti che hanno lasciato un numero considerevole di opere d’arte al Museo Rimoldi di Cortina. Anche oggi l’hotel è il luogo dove ci si incontra e si respira pienamente l’atmosfera autentica della località.