D5, Pantani.Storia di un capro espiatorio

D5, Pantani.Storia di un capro espiatorio di Chiara Spoletini con Sebastiano Gavasso e Stefano Moretti partecipazione video di Alessandro Lui e Giuseppe Spoletini consulenza di Francesco Ceniti de La Gazzetta dello Sport e la voce di Davide De Zan illustrazioni Enrico Cicchetti con il patrocinio della FONDAZIONE PANTANI ONLUS

Il Teatro segue lo Sport: dal 5 maggio al 28 maggio, il tour di D5, Pantani con
il Giro d’Italia

 

Un segno chiaro dentro lo spettacolo e la regia per riaffermare che questo non è solo una ricostruzione di gestasportive e una performance artistica fine a se stessa, ma una “battaglia artistica” diquesta compagnia teatrale per andare oltre l’intrattenimento. E schierarsi senza indugi trachi crede che il Pirata sia stato un capro espiatorio, figlio di una doppia ingiustizia.(Luca Sancini. La Repubblica, 2 Dicembre 2016)

 

C’è una intercettazione che potrebbe riscrivere la storia del 5 giugno 1999, quando Marco Pantani fu estromesso da un Giro d’Italia stravinto per un valore di ematocrito (51,9) oltre la soglia consentita (50). Una vera e propria “confessione” involontaria da parte di un affiliato alla camorra: la criminalità organizzata avrebbe pianificato e portato a termine l’esclusione del Pirata dalla corsa rosa. Il motivo? Economico, in primis: c’era sul tavolo un vortice di scommesse clandestine miliardarie con il romagnolo vincente. (…) Non è una novità la pista della camorra “regista” nello stop di Pantani. Spunta già nel 1999: a raccontarla non è uno qualunque, ma Renato Vallanzasca che nella sua biografia, uscita pochi mesi dopo il 5 giugno, racconta: “Un membro di un clan camorristico, mio vicino di cella, mi consigliò fin dalle prime tappe di puntare tutti i soldi che avevo sulla vittoria dei rivali di Pantani. Alle mie obiezioni sulla forza dimostrata in salita dal Pirata, rispondeva: “Non so come, ma il pelatino non arriva a Milano. Fidati.” (Francesco Ceniti, La Gazzetta dello Sport, 25 Settembre 2015)

 

“Non so come, ma il pelatino non arriva a Milano. Fidati.”  E invece il pelatino a Milano ci arriva eccome grazie allo spettacolo D5,PANTANI…e ci arriva seguendo tutte le principali tappe del 100° Giro d’Italia di cui fu tante volte l’indimenticato protagonista: dall’apertura del 5 Maggio a  Reggio Calabria (Festival YARD – Teatro Umberto Zanotti Bianco) alla chiusura del 28 Maggio a Milano (Teatro della Cooperativa).

 

Uno spettacolo, che vuole informare, coinvolgere e appassionare, realizzato con la consulenza tecnica di Francesco Ceniti, giornalista de La Gazzetta dello Sport e co-autore con Tonina Pantani del libro In nome di Marco, e con la collaborazione dell’illustratore Enrico Cicchetti.

 

Un grande evento dedicato a Marco e a tutti coloro che vogliono pedalare con lui e per lui, per restituirgli la dignità che gli è stata rubata due volte: il 5 Giugno del 1999 e il 14 Febbraio del 2004.

 

Lo spettacolo interamente autoprodotto può essere supportato tramite la campagna di raccolta fondi di Ulule al link: https://it.ulule.com/d5pantani-giro-ditalia/

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