Prorogata fino al 28 luglio Da Felice Giani a Luigi Serra.
L’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
In programma anche tre nuove visite guidate
La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna annuncia la proroga fino a domenica 28 luglio della mostra Da Felice Giani a Luigi Serra – L’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, a cura di Angelo Mazza.
L’iniziativa, organizzata nell’ambito della rassegna “La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915” promossa dal Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico del Risorgimento, presenta per la prima volta al pubblico un’accurata selezione delle principali opere dell’Ottocento bolognese appartenenti alle Collezioni d’arte e di storia della Fondazione Carisbo.
In occasione del posticipo di chiusura e in ragione dell’interesse riscosso dalla mostra in questi mesi, saranno organizzate tre visite guidate speciali. Le visite sono rivolte a un pubblico di visitatori adulti, dureranno un’ora e mezzo circa e sono prenotabili sul sito www.genusbononiae.it:
– sabato 29 giugno, ore 17.00, visita guidata standard per adulti a cura del Dipartimento Education di Palazzo Fava
– giovedì 11 luglio, ore 18.00, visita guidata con Roberto Martorelli, co-curatore dell’iniziativa “La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915”
– giovedì 25 luglio, ore 18.00, visita guidata con Angelo Mazza, curatore della mostra
La mostra Da Felice Giani a Luigi Serra costituisce un affascinante viaggio alla scoperta delle opere più importanti delle collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna realizzate tra gli ultimi anni del Settecento e i primissimi del Novecento. Trenta artisti e oltre cento opere, suddivise in sei sezioni tematiche, tra dipinti, sculture, disegni, acquerelli, incisioni e le preziose maioliche della manifattura Minghetti appartenute al duca di Montpensier.
LA MOSTRA
Il percorso espositivo inizia al Piano Nobile di Palazzo Fava, nella Sala di Giasone, dove sono esposti i dipinti di figura realizzati da diversi artisti attivi a Bologna a cavallo tra Settecento e Ottocento, al tempo del crollo dell’Ancien Régime e formatisi presso l’Accademia Clementina, per arrivare alle opere dei decenni della Restaurazione e dell’Italia unita con i maestri legati all’Accademia di Belle Arti e al Collegio Venturoli.
Nella Sala Albani viene presentata la produzione della manifattura Minghetti, che inizia a partire dal 1860 circa ad opera di Angelo Minghetti e dei figli Gennaro e Arturo. Tra i pezzi esposti spicca il celebre servizio da tavola commissionato da Antonio Maria Luigi Filippo di Borbone-Orléans, duca di Montpensier e infante di Spagna per Palazzo Caprara.
La Sala di Enea è dedicata alle opere di Antonio Basoli e di Giuseppe Badiali. Il primo fu un celebre ornatista, scenografo e vedutista, esponente della vita artistica bolognese nei decenni tra la fine dell’Ancien Régime, l’età napoleonica e la Restaurazione; il secondo fu in contatto con i maggiori autori del melodramma ottocentesco; in mostra è rappresentato da un gruppo di bozzetti per scene teatrali recentemente acquisiti da Fondazione Carisbo. L’esposizione presenta anche un nucleo di modelli in terracotta di Giacomo De Maria, artista che può essere considerato il punto di contatto tra la scultura bolognese d’epoca neoclassica e quella ottocentesca.
Nella Sala Rubbianesca sono presenti alcuni abbozzi in terracotta concepiti per le grandi statue disposte nell’atrio e nello scalone di Palazzo Hercolani in Strada Maggiore, mentre la pittura di paesaggio, da sempre considerata un genere minore rispetto a quella di storia e a quella di figura, trova collocazione nella Sala Cesi. Una panoramica delle opere di questa sezione è dedicata all’immagine della città di Bologna e mette in luce come nell’arco di poco tempo si passi da una pittura di paesaggio ancora legata ai valori della classicità a una più moderna rappresentazione del reale.
Nella Sala Allievi dei Carracci sono documentate molte opere di artisti acquistate dalla Fondazione Cassa di Risparmio che restituiscono un’immagine precisa della Bologna ai tempi di Giosuè Carducci, quando la città stava iniziando a modernizzarsi in seguito all’introduzione del nuovo piano regolatore. Chiudono il percorso alcune opere che parlano oramai un linguaggio nuovo, come una rarissima veduta bolognese di Giovanni Boldini, fino a quelle che commemorano il sommo poeta morto nel 1907.
INFO
Titolo mostra: Da Felice Giani a Luigi Serra – L’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Curatore: Angelo Mazza
Durata: 21 marzo – 28 luglio 2024
Spazio espositivo: Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, via Manzoni 2, Bologna
Orari: martedì-domenica, 10.00-19.00. Chiuso lunedì
Promotori: Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in collaborazione con Genus Bononiae
Con il patrocinio di: Comune di Bologna
Guida alla mostra: Bologna University Press
Biglietti: intero 5 €, ridotto 3 €
Informazioni: www.genusbononiae.it | esposizioni@genusbononiae.it | T. 051 19936329