Dalise si racconta
Raccontaci brevemente quando e come hai iniziato a fare musica
Ho iniziato a cantare da bambina e col tempo ho trasformato la mia passione in lavoro. Ho costruito tutto sulla performance e quando nel 2012 ho incontrato Stefano Zanchetti, co-autore e direttore artistico del mio progetto, ho iniziato a ricercare e definire la mia identità artistica. Sono le canzoni che fanno l’artista (mi disse una volta Mara Maionchi) e col tempo ho fatto esperienza di quella frase. In ogni caso, da che ne ho memoria, il microfono mi è sempre sembrato un alleato, uno scettro e un moltiplicatore di energia e quando canto mi sento a mio agio.
Quali sono i temi di “Come vorrei”?
Parlo del mondo femminile, del nostro corpo e di come venga caricato del peso di ruoli, giudizi e pregiudizi che ci allontanano dall’equilibrio e dalla ricerca della felicità.
Cosa pensi dell’attuale situazione musicale? Si tornerà presto sul palco?
Io lo spero. La musica dal vivo ne ha bisogno e noi ne abbiamo bisogno. La musica è condivisione. Lo streaming e tutto il resto può essere un buon surrogato del live, ma non prendiamoci in giro, deve essere momentaneo.
Quali sono i prossimi passi del tuo percorso musicale?
Siamo già a lavoro sulla prossima produzione e abbiamo programmi fino alla primavera del 2021. Io fossi in voi, resterei in zona.