Daniel Cates spiega il collegamento tra le criptovalute e il poker
Il poker è certamente uno dei giochi più popolari al mondo, e uno di quelli che ha visto la maggiore crescita negli ultimi anni.
Con lo sviluppo e la crescita esponenziale del gioco online, il poker è diventato un vero e proprio classico, presente in tutti i casinò virtuali e amato dai giocatori di ogni età. In realtà, quando si dice poker si fa riferimento ad un vero e proprio mondo all’interno del quale si possono trovare differenti versioni del celebre gioco, tanto che si parla di “famiglia di giochi” e non di gioco in sé. La fortuna del poker rispetto ad altri giochi con le carte è legata alla forte componente di abilità da parte del giocatore, che oltre alle carte che ha in mano può contare sul calcolo delle probabilità e sullo studio del comportamento e della psicologia degli avversari. Non da ultimo, la pratica del bluff permette di ottenere la vittoria anche con carte sfavorevoli, ribaltando così la poca fortuna avuta nella mano.
Le specialità e le varianti del poker
Come detto, il poker comprende una grande varietà di giochi, che possono essere ricondotti all’interno di specialità ben definite e di relative varianti, presenti sia nei tornei fisici che nel gioco online. In particolare, per quanto riguarda le specialità, i giochi si dividono in:
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Poker a carte comunitarie o community poker: il giocatore riceve delle carte coperte e può usufruire di carte comuni (scoperte) per determinare il proprio punto; il Texas Hold’em è uno dei giochi più diffusi, seguito dall’Omaha.
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Poker tradizionale o draw poker: il giocatore riceve un determinato numero di carte coperte (cinque nel poker all’italiana) da utilizzare nella composizione del punto; si effettua un giro di scommesse e dopo di esso è data la possibilità di cambiare le carte.
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Stud poker: le carte sono in parte coperte ed in parte scoperte e non è prevista la possibilità di cambiare le carte.
Per quanto riguarda le varianti, ogni specialità si differenzia ulteriormente in base al tipo di scommessa. Con la sempre maggiore diffusione del poker, sono diventati via via più popolari anche i live tournement, cioè una modalità di gioco che prevede delle sfide tra i giocatori presso una location fisica con eliminatorie ed una graduatoria finale. Molto diffuso è anche il mobile poker, che prevede l’accesso alle piattaforme di gioco online attraverso il proprio smartphone.
In anni recenti il mondo del poker ha visto l’introduzione delle più recenti tecnologie ed innovazioni, che hanno trovato immediatamente una applicazione sulle piattaforme online, come ad esempio l’intelligenza artificiale e le criptovalute. Proprio le valute digitali sono uno dei fattori che più hanno impattato sul gioco online e che potrebbero trasformare il settore nei prossimi anni.
L’opinione di uno dei giocatori migliori al mondo
Proprio a riguardo delle criptovalute, è interessante sapere cosa ne pensa uno dei più grandi giocatori degli ultimi anni come Daniel Cates, che recentemente ha parlato dell’argomento. Il giocatore professionista è noto anche con il nickname “jungleman12” ed è considerato tra i migliori al mondo per il Texas Hond’em head-up no limits, con oltre 20 milioni vinti in carriera.
Secondo Cates quello che rende le criptovalute molto adatte al poker è la sostanziale affinità tra i due mondi in relazioni ad aspetti come l’elevata volatilità, la gestione del rischio e del denaro in generale. Non stupisce quindi che numerosi giocatori professionisti siano diventati anche dei cryprotrader di successo negli ultimi tre anni, da quanto il Bitcoin e le altre criptovalute sono diventate mainstream.
Quello che sarà non solo probabile nei prossimi anni, ma anche inevitabile, è l’implementazione della blockchain nel mondo del poker, che potrà portare diversi vantaggi. Gli smart contract possono ad esempio contribuire a legittimare un generatore random di carte proteggendo il giocatore da frodi e altre minacce. La tracciabilità e l’unicità delle transazioni possono garantire che un premio verrà pagato per intero oppure che il vincitore sia realmente quello che risulta dal gioco, prevenendo le truffe.
Possiamo anche ipotizzare uno scenario, nei prossimi dieci anni, in cui la maggior parte dei giocatori professionisti siano digitalizzati con le criptovalute, anche nei tornei nel mondo fisico. In altre parole, le tradizionali chips scompariranno a favore di poker room in cui basterà sfiorare il proprio smartphone o il proprio smartwatch per avere accesso al capitale da scommettere. Una modalità sicuramente più tecnologica ed efficiente, ma sicuramente meno coinvolgente e scenografica delle “vecchie” care chips…
Fonte: Unsplash