Dieci anni di SMACH, torna la Biennale di Arte Pubblica nelle Dolomiti

Inaugura l’8 luglio 2023 la VI edizione di SMACH, la Biennale di Arte Pubblica delle Dolomiti. Le dieci opere vincitrici del concorso internazionale indetto dalla Biennale, dialogheranno con altrettanti siti paesaggistici fino al 10 settembre 2023. 

L’inaugurazione della VI edizione di SMACH, la Biennale di Arte Pubblica delle Dolomiti, è fissata per sabato 8 luglio con una giornata ricca di appuntamenti per festeggiare il primo decennale della manifestazione, che ebbe avvio, infatti, nel 2013.

L’evento inaugurale inizierà la mattina alle ore 11, a San Martino in Badia presso il Museum Ladin, con la presentazione dell’opera inedita di soundwalk Open Land, Inforestàrsi” di Lorenzo Bianchi Hoesch, ideata appostamente per SMACH Val dl’Ert, sviluppata e finanziata dal Cantiere Culturale della Fondazione HAYDN di Trento e Bolzano grazie al Fondo Cultura del Ministero della Cultura.

Egeon, Explosion, 2023, installazione ambientale, ph. Gustav Willeit

Alle ore 16, la giornata prosegue con la tavola rotonda nel Parco di Sculture Val dl’Ert dedicata ad un confronto con la cultura ladina condotta da Nadia Moling e Nadia Rungger. Alle ore 18 si darà poi il via alla presentazione vera e propria della VI edizione della Biennale SMACH con l’introduzione al catalogo e alle opere vincitrici della selezione internazionale 2023. L’evento si svolgerà presso la Ćiasa dl Maier a Piccolino ed include una serie di incursioni sonore: il live set di Stefano Caimi, le letture ed il concerto di musica elettronica del collettivo KSW e il dj set di Lady Six Sky. Anche questi contributi musicali riprendono il tema “sprouting”, l’argomento di indagine per questa edizione della Biennale.

La Biennale SMACH sarà visitabile, con accesso gratuito, fino al 10 settembre 2023, anche con la possibilità di usufruire di un tour di trekking della durata di 4 giorni. Tutto l’anno è poi sempre aperto il parco SMACH Val dl’Ert a San Martino, anch’esso con ingresso gratuito, in cui sono installate le opere della collezione permanente, acquisite dalle precedenti edizioni di SMACH.

Michela Longone, I think, 2023, installazione ambientale, ph. Gustav Willeit

I progetti vincitori di SMACH 2023

In 10 location delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, tra i Parchi Nazionali Puez-Odle e Fanes-Senes-Braies e in vari siti di Natura 2000, SMACH porta 10 opere in dialogo con quei siti paesaggistici. I progetti realizzati da artisti/e, designer, architetti o collettivi, nazionali ed internazionali, sono stati selezionati sulla base delle qualità estetico-concettuali. Il bando non ha previsto alcun credito per il curriculum dei candidati, ma la selezione ha considerato la sostenibilità del progetto presentato e la sua aderenza rigorosa ai criteri tematici e culturali proposti dalla call.

La giuria di professionisti di settore – composta da: Federica Beretta (Hauser & Wirth, Monte Carlo), Jasmine Deporta (artista), Giulia Ferracci (curatrice MAXXI Museo Nazionale, Roma), Emanuele Masi (direttore artistico dei Festival Bolzano Danza, Bolzano, e Festival Equilibrio, Roma), Stefan Sagmeister (graphic designer di base a New York), Peter Zumthor (architetto di base a Haldenstein, Svizzera) – ha individuato come vincitori della VI edizione i progetti di: Stefano Caimi, Fairy Ring, (Italia); Egeon, Explosion, (Italia); Delilah Friedman, Nexus (Germania); Kg Augenstern – composto da: Christiane Prehn e Wolfgang Meyer – The Flying Herd, (Germania); Anthony Ko, Disintegration (Hong Kong); Collettivo LIDRIIS – formato da: Luigina Gressani, Giuseppe Iob, Paolo Muzzi e Carlo Vidoni – Anelli di crescita, (Italia); LOCI – di: Wolfgang Gruber, Herwig Pichler, Allegra Stucki, Jaco Trebo – Head in the clouds, (Svizzera); megx – alias Margherita Burcini – Il popolo della corteccia, (Italia); Michela Longone, I think (Italia); Anuar Portugal, An Ark (Messico).

Stefano Caimi, Fairy Ring, 2023, installazione ambientale, ph. Gustav Willeit

Arte, natura, storia, cultura, e tradizioni: i vasi comunicanti glocal di SMACH

SMACH è l’acronimo di San Martin Art, Culture and History: il progetto identifica la costellazione di arte, cultura e storia come strumento di veicolazione della visione non stereotipata delle Dolomiti e delle montagne in generale. L’arte contemporanea, la musica e la didattica sono utilizzate come innesti per l’accesso del pubblico alla conoscenza, valorizzazione e diffusione delle risorse culturali e paesaggistiche della zona, intese come patrimonio immateriale, svincolate dalla cifra localistica.

Per ogni edizione SMACH propone un tema di riflessione attuale e urgente. Dopo l’umore “Fragile” del periodo pandemico, la Biennale ha chiesto ai candidati di offrire la loro riflessione sulle prospettive di uno “Sprouting” – l’atto del germogliare – che in tempi complessi richiede arditi scenari e proposte fuori da sentieri battuti. Gli artisti sono stati invitati a leggere la cultura e le tradizioni montane per confrontarle col tema di attualità proposto, ideando progetti ecosostenibili. I loro apporti hanno contribuito ad una riflessione, dal sentiment universale, in dialogo con le bellezze paesaggistiche per le quali sono stati ideati. Nello scorso marzo entrambi i progetti, SMACH Biennale e SMACH Val dl’Ert, hanno ricevuto dal Ministero della Cultura la Menzione al Premio Nazionale del Paesaggio.

Anuar Portugal, An Ark, 2023, installazione ambientale, ph. Gustav Willeit

Il Pubblico della manifestazione è invitato ad un approccio attivo alla bellezza. Le opere vengono fruite liberamente attraverso itinerari podistici nella natura; i progetti si svelano lungo il cammino e conducono all’esplorazione di scorci naturalistici dalla bellezza sorprendente. L’estetica dell’arte dialoga con l’opera maestosa delle montagne. Lo spettatore è invitato alla scoperta, veicolata dalla bellezza, dei luoghi – che racchiudono un mix di storia e paesaggio – e dei messaggi comunicati dalle opere. Un passaggio, non solo fisico, tra vasi comunicanti di cultura e tradizioni e al contempo di visioni e prospettive.

megx, Il popolo della corteccia, 2023, installazione ambientale, ph. Gustav Willeit

I dettagli per la fruizione

I dieci siti si trovano in Val Badia, tra i 1,316 e i 2,465 mt. di altitudine, sparsi in un territorio di circa 120 chilometri quadrati e compresi tra pachi naturali protetti e località alpine di altissimo pregio.

Le opere sono raggiungibili con percorsi di cammino che variano dai pochi minuti alle 2 ore di trekking. Il tragitto totale è di oltre 60 km, per una durata complessiva approssimativa di 20 ore di cammino. Il visitatore può scegliere autonomamente le tappe escursionistiche, selezionandole in base alla propria preparazione alla camminata in montagna; oppure può aderire al tour organizzato dall’agenzia Holimites di 4 giorni, con 3 pernottamenti e mezza pensione inclusa, info e prenotazioni: www.smach.it/trekking.

KG Augenstern, The Flying Herd, 2023, installazione ambientale, ph. Gustav Willeit

 

 

Tutti i dettagli della manifestazione, delle opere e dei siti, del tour, del programma dell’inaugurazione e delle passate edizioni sono sul sito SMACH.

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