Che colpa ne ho se mi disegnano così?
Non Sono una donna oggetto! nessuno mi può giudicare!
Intervista ad Emanuela Del Zompo che posa in foto esclusive in lingerie sexy e lancia un messaggio provocatorio sia agli uomini che alle donne!
Giornalista, regista, scrittrice, attrice e cantante gospel ha pubblicato il libro sulla vita di Grace di Monaco, il fumetto Grunda l’angelo dalle ali rotte e la fantasy story, The legend of kaira da cui sono stati realizzati due cortometraggi distribuiti da rai play e selezionati nei maggiori festival nazionali ed internazionali. CMN Magazine (Canada) le dedica la copertina ma non è il solo media internazionale che la intervista. In Inghilterra sia Fabuk Magazine che Reel Social Magazine le dedicano diversi articoli. America Oggi (New York) recensisce il suo libro su Grace Kelly così come il Corriere di Los Angeles e Teleitalia Los Angeles. Recita con Tinto Brass, Francesco Massaro, Tato Russo, Christian Voss e Robin Ritter. In tv appare accanto a Maurizio Costanzo, Luca Laurenti e Claudio Lippi. Lavora per Moving Pictures Magazine (USA) e CMN Magazine (CANADA).
Ha una visione filantropica della vita e i suoi progetti sia contro la violenza sulle donne, che quelli dedicati al mondo della disabilità hanno lo scopo di veicolare messaggi sociali. Ha preso parte a diversi dibattiti nelle scuole per la formazione dei giovani, fa parte dell’associazione polizia penitenziaria per le politiche femminili e la formazione degli studenti.
Ama lo sport, pratica il pattinaggio, lo sci e da poco si è avvicinata al mondo dell’equitazione. Canta in un coro gospel e sta lavorando ad una canzone dal titolo It Was Just a Dream.
Ma veniamo alle domande.
Questo servizio fotografico di Antonello Martone, richiama molte le pin up degli anni 50, come mai hai deciso di posare così?
E’ una domanda provocatoria che ha bisogna di un altrettanto risposta provocatoria. Faccio un notevole lavoro intellettuale, impegnata in argomenti importanti, tra cui disabilità, violenza e bullismo. E sono stata anche io vittima di bullismo e bodyshaming, per questo ho deciso di mettere a “nudo” le mie emozioni, i miei pensieri e le mie risposte a tanta cattiveria che ho subito nel mondo dello spettacolo sia da uomi che da donne, soprattutto da donne.
Le donne rispetto agli uomini non si supportano a vicenda, si osteggiano, si invidiano e si fanno del male.
Sono parole forti puoi andare più a fondo della vicenda?
Sono una persona che ama fare del bene, che cerca sempre di aiutare gli altri, i più deboli ma soprattutto le altre donne, che ahimè nella maggior parte dei casi vuoi per invidia, o per insicurezza personale, ma soprattutto per il gusto di far del male, mi sono trovata di fronte a fenomeni di bullismo vero e proprio. C’è stata un’aspirante attrice che ho anche promosso con la mia attività di regista che ha cercato di sabotarmi il progetto che mi vedeva come protagonista solo per invidia ed ho trattato questa persona come una sorella. Un’altra donna era testimone di una vicenda dove un socio in affari mi molestava, ha preferito stare zitta non difendere un’ altra donna vittima di violenza psicofisica (ME) e ricatto lavorativo perché ci teneva poi ad ottenere lavoro da questo mio socio, però in compenso quando la stessa doveva apparire davanti ai fotografi per manifestare contro la violenza sulle donne era sempre in prima linea specie in presenza di una Tv. L’ipocrisia umana! In un’ altra occasione durante uno spettacolo teatrale, una collega mentre salivo i gradini del palcoscenico, mi ha deliberatamente tirato la tunica per farmi cadere e fare brutta figura dinanzi al regista. Durante un festival del cinema ero per fare il mio lavoro come giornalista con una tv locale, nonostante l’accredito, facevano passare l’operatore per le riprese ma non me per fare le interviste, ho dovuto far intervenire il sindacato dei lavoratori per far valere i miei diritti. Naturalmente a capo dell’ufficio stampa c’era una donna. In altra occasione sempre durante un festival del cinema, indossavo un’abito da sera che mostrava le mie curve, un’organizzatrice di un evento parallelo disse ad un collega giornalista, mentre non si accorgeva che la sentivo che non mi doveva far entrare in sala perchè attiravo troppo l’attenzione. L’invidia! Insomma ci sono ancora decine di situazioni che potrei raccontare, tanto da farci un libro! Chissà magari prima o poi mi deciderò a scriverlo…. il dietro le quinte di un mondo di “pettegoli ed invidiosi”! Ma questa non è hollywood.
E gli uomini quale è il loro atteggiamento nei suoi confronti?
Bè se le donne mi invidiano, gli uomini mi desiderano, e quando si beccano un no, diventano vendicativi. Ahimè ci rimette semppre il lavoro. Sono una professionista che non mescola il lavoro con il privato, finchè uno ti corteggia e si ferma lì, non mi arrabbio più di tanto, ma quando si arriva allo stalking, al perseguitare una persona, a ricattarla con lo strumento del lavoro non ci sto e ricorro all’avvocato!
Il rispetto soprattutto nel lavoro viene prima di tutto! Dopo anni secolari di lotte ancora siamo molto lontani dall’ottenere gli stessi diritti degli uomini, viviamo nel medioevo e l’altra forma di violenza più subdola è quella psicologica, poi economica. Inoltre ho ricevuto anche offese sulla mia fisicità, body shaming. Secondo alcuni vecchi produttori, le attrici devono essere magre, io con le mie curve secondo loro non rientro nella categoria “attrice” come se l’espressione, la recitazione dipendesse dal peso corporeo.
In passato ho avuto anche un fidanzato che la pensava in questo modo, più che altro era geloso del mio ambiente lavorativo, quindi non supportava le mie scelte. Un compagno deve prima di tutto condividere i tuoi interessi.
Hai posato come Sophia Loren in un celebre film con Mastroianni, perché?
E’ una delle attrici che ammiro di più, per il suo talento, i suoi valori, la sua sensualità. Ha saputo conciliare lavoro e famiglia, ha recitato con tanti diversi attori internazionali, e credo che la sensualità sia un elemento che mi accomuna a questa donna e lo dico con orgoglio perchè in America anni fa lo stesso Arnold Schwarzenegger per farmi un complimento mi chiamò Sophia….indicando l’attrice.
In una foto mostri un cuore, che vuol significare?
Che in tutto quello che faccio ci metto passione, che non sono una donna oggetto, mostro fiera il mio sex-appeal ma non per questo sono una persona superficiale. Ho dei grandi valori, credo in Dio, e quando amo qualcosa o qualcuno, lo faccio con tutto il mio cuore che è talmente fragile, che deve essere maneggiato con cura. Voglio dire che se non sei altrettanto impegnativo come me e non hai gli stessi valori, non hai chance di potermi conquistare. Amo i puri di cuore!