«Dove nascono i diritti umani universali? In piccoli posti vicino casa, così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti su nessuna mappa del mondo…”
Eleanor Roosvelt
Si è svolto oggi, presso la Sala del Parlamentino INAIL a Roma, il convegno dedicato al venticinquesimo anniversario dell’approvazione dello Statuto della Corte Penale Internazionale, competente a giudicare i crimini di guerra ed i più gravi crimini contro l’intera comunità internazionale.
Il convegno, organizzato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato moderato dalla giornalista RAI Stefania Battistini, inviata di guerra in Ucraina che ha seguito tutte le evoluzioni del conflitto sin dalle fasi iniziali diventando una testimone vivente del dramma di quel popolo. Ha aperto i lavori il Direttore dell’UNAR Mattia Peradotto che nel portare i saluti della Ministra della famiglia la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella ha sottolineato la proficua sinergia con l’Osservatorio della Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori del Ministero dell’Interno.
Il Prefetto Vittorio Rizzi, Direttore Centrale della Polizia Criminale e Presidente dell’OSCAD ha presentato il “Report sugli hate crimes nel mondo”, realizzato dall’Osservatorio e l’“Unità crimini internazionali”, recentemente costituita in seno alla Direzione Centrale della Polizia Criminale. “Parlare di diritti umani è estremamente complesso”, ha affermato Rizzi, “quei diritti che spettano alla persona in quanto tale, che ogni persona ha semplicemente perché esiste come essere umano e pertanto non sono oggetto di concessione da nessuno Stato… diritti che non sono un traguardo acquisito, ma un percorso in continua evoluzione”.
Concetti ribaditi dal Capo del Dipartimento degli Affari Istituzionali e Legali dell’Europol, Alfredo Nunzi, che nel suo intervento ha specificato come “la difesa dei diritti umani e la sua coniugazione con i valori della sicurezza collettiva rappresentano l’elemento che genera il rapporto di fiducia tra tutori e tutelati”.
Il Presidente di sezione della Corte Penale Internazionale Rosario Salvatore Aitala, parlando del conflitto russo ucraino, ha affermato che:” questo conflitto ha rimesso in agenda il tema della giustizia delle atrocità di massa perché gli Stati non ricorrano alla brutalità della guerra per risolvere i loro disaccordi”.
La giornata è stata conclusa dall’intervento del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha sottolineato come in tema di diritti umani “non bisogna mai abbassare la guardia. La grande sfida che le democrazie sono chiamate ad affrontare è proprio quella della tutela dei diritti fondamentali”.
Roma, 19 giugno 2023