Esce oggi, 25 marzo, la seconda puntata della serie firmata CALABI. Continua così il suo racconto a episodi del disco Viaggio Post Maturità. Come la release precedente anche questa conterrà due brani, la focus track MANIFESTO, di cui poi uscirà il videoclip, e Diluvio, che andranno a unirsi sotto la stessa cover con le precedenti: Sferica, Ieri, Madeleine e Domani.
Inizia a comporsi così il racconto del cantautore scienziato, un viaggio interiore dove CALABI affronta a ogni fermata un sentimento, una sensazione: una parte di noi che a volte cerchiamo di soffocare, di evitare, presi come siamo dalla nostra quotidianità. MANIFESTO infatti affronta la paura di come potremmo essere percepiti per le nostre azioni, di come possono definirti gli altri e le conseguenze che ne derivano, ma allo stesso tempo di come tutto questo non deve scoraggiarci perché siamo molto di più di uno slogan su un manifesto.
“Le paure fanno parte di noi.
Sono le nostre paure.
Sono i brutti sogni che accompagnano le notti inquiete.
Sono lo spazio vuoto tra un’azione e quella che segue.
Tante delle mie paure nascono dalla relazione col mondo. Sono perlopiù paure di non essere capito, di essere giudicato male, di vedere svilito qualcosa di prezioso.
Bastano quattro parole per creare un slogan, una frase su un manifesto per destare attenzione o creare scandalo.
Ma per fortuna non bastano quattro parole per far capire chi sei.
Per quello serve coraggio, la forza di compiere azioni audaci, serve spogliarsi e mostrare le cicatrici.” Calabi
CALABI, moniker dietro il quale si nasconde Andrea Rota, ci trasporta così nel suo mondo un po’ alla volta, per farci apprezzare ogni minima sfumatura delle sue canzoni, per darci il tempo necessario di prepararci al viaggio. Un cantautorato avvolto da una malinconia pastello con la giusta veste elettro pop. La produzione del disco è curata da Federico Laini, già suo compagno di avventura nei Plastic Made Sofa.
CREDITI
Tutti i brani sono scritti da Calabi
Produzione di Federico Laini
Mastering di Riccardo Zamboni
Arrangiato con Simone Chiarolini
BIO
Qualcuno lo ha definito lo ”scienziato indie”, dopo che i suoi brani sono stati inseriti nella playlist Indie Italia di Spotify.
Calabi, all’anagrafe Andrea Rota, è un cantautore bergamasco. Calabi come il nome dello scienziato che più lo ha ispirato nella sua vita parallela che lo ha visto dedicarsi alla fisica teorica. Andrea scrive libri per bambini, e insegna loro la matematica attraverso il linguaggio universale dell’estetica. Le sue canzoni sono caratterizzate da una perfetta alchimia tra il suo cantautorato caldo e avvolgente, e la produzione elettronica di Federico Laini, già suo compagno di avventura nei Plastic Made Sofa, che le veste di un abito pop, colorato e moderno.
www.instagram.com/calabimusica
www.facebook.com/calabimusica