ECCE HOMO “La pittura del profondo”
Opere di Maurizio L’Altrella, Simone Fazio e Tommaso Giusti al Palazzo Ducale di Pavullo
Galleria Contemporanea di Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano
11 Giugno / 15 Agosto 2022
A cura di Alessandro Mescoli e Simona Negrini
La Pittura ad olio sarà la protagonista della Mostra ECCE HOMO “La pittura del profondo”, in esposizione alla Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano dall’11 giugno al 15 agosto 2022. Tre gli artisti contemporanei in mostra, con oltre quaranta opere di rara suggestione: il pittore milanese Maurizio L’Altrella, il pittore castelfranchese Simone Fazio e il giovane pavullese Tommaso Giusti.
Tre talenti della pittura, tre generazioni a confronto che raccontano, tra sacro e profano, le inquietudini e le ossessioni del profondo, quel perturbante vivere del qui e ora che solo la pittura ad olio sa imprimere sulla tela. Narrazioni visive soggettive che diventano medium per dialogare con l’osservatore, invitato ad intraprendere un viaggio emotivo e spirituale.
Dal nichilismo attivo allo spirito dionisiaco si presentano tre stili, tre gestualità raffinate, differenti seppur con analogie nelle cromie e nell’iconografia. Il mito e il sacro, traboccanti di simboli e simbolismi, celebreranno l’uomo e ciò che lo rende tale.
Ad accogliere il visitatore un salottino con mobili d’antiquariato provenienti dalla Galleria d’arte Ossimoro dell’architetto Sergio Bianchi. Qui tra i capolavori di alta ebanisteria si potranno ammirare corna di bue maremmano, boccioli di rose bianche, bicchieri di cristallo di Boemia in quanto emblemi delle tre personalità creative in mostra.
Le porte della Galleria Contemporanea di palazzo Ducale si apriranno al pubblico sabato 11 giugno alle ore 16.00. In occasione del vernissage, alle ore 18.00 presso la Galleria dei Sotterranei, concerto “Le Piccole Morti Live”.
La mostra è stata curata da Alessandro Mescoli, curatore indipendente e Simona Negrini, direttrice delle Gallerie Civiche di Palazzo Ducale. Le video interviste agli artisti, presenti anche in mostra, sono realizzate da Mauro Terzi con le musiche di Mirko Carlini. Un ringraziamento speciale va alla Galleria Nuovospazio Arte Contemporanea di Piacenza.
La mostra è visitabile presso la Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Ducale, Via Giardini 3 di Pavullo n/F. nei seguenti giorni e orari: martedì e giovedì ore 15.00-18.00, sabato, domenica e festivi ore 16.00-19.00, su richiesta dal lunedì al sabato ore 10.00-12.30. Ingresso libero.
Per informazioni:
www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
UIT Pavullo – tel. 0536 29964 / iut@comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
@artepavullo
Approfondimenti – Biografie brevi degli Artisti
Maurizio L’Altrella nasce a Milano nel 1972, dove attualmente vive e lavora. Ha iniziato la sua esperienza pittorica nel 2010, offrendo i suoi lavori alle gallerie d’arte, ai curatori e critici d’arte e ai collezionisti. Oggi i suoi lavori sono parte di prestigiose collezioni private, collabora con gallerie in Italia e all’estero. Le sue influenze e la sua ispirazione passano principalmente attraverso l’osservazione dei grandi maestri del ‘500,’ 600 Fiamminghi, Italiani, Spagnoli e quelli dell’Ottocento e Novecento tra cui Eduard Manet, Caspar David Friedrich, William Turner, Francis Bacon, Lucian Freud, Gerhard Richter.
Modena 1980. Formatosi presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bologna nel Corso di Disegno Anatomico e Chirurgico, trova una prima vena espressiva nello studio del corpo umano e nella contemplazione della sua caducità. Corpi inquieti e instabili, sospesi a metà tra la redenzone e lo smarrimento, come nella serie Nel Buio del 2007, e nature morte “iperrealistiche”. Si evince già la dialettica tra lo sguardo sul profondo e una realtà dove solo i più deboli sono sempre immersi nel bitume di un’esistenza precaria, immobile, senza valore. Gli ultimi lavori hanno l’impronta di una nuova ricerca sulla materia. Quando crolla la resistenza del sisistema provoca una riforma del paradigma, in attesa del prossimo punto di rottura. L’opera collassa su sè stessa. È l’occasione di parlare di macerie, distruzione, della fine, un nuovo punto di inizio. Il lavoro di Simone Fazio prende parte a diverse mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, a partire dal 2005.
Tommaso Giusti
Tommaso Giusti nasce il 31 marzo 1997 a Pavullo nel Frignano (MO). Dopo il diploma, nel 2016, presso l’Istituto d’Arte Adolfo Venturi (MO) con indirizzo in Arti Figurative si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove rimarrà fino al 2019. In seguito decide di intraprendere un percorso artistico e di vita autonomo tornando nella sua terra natia. Viene selezionato per la shortlist del “Premio COMBAT PRIZE 2020” ed anche per la preselezione dell’ IX Edizione “Premio Fondazione VAF. Posizioni attuali dell’arte italiana”. Nel 2020 fa parte della mostra collettiva, “Premio COMBAT PRIZE 2020”, presso i Granai di Villa Mimbelli (comune di Livorno) a cura di Lorenzo Balbi, Kiki Mazzucchelli e Francesca Baboni. Molteplici sono le sue pubblicazioni: Catalogo Premio COMBAT PRIZE 2020, ESPOARTE a cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati, “Speciale pittura volume 2: Next Gen”, “Le direttive per una nuova sacralità contemporanea” di Pietro Bazzoli.