Elucubrazioni monumentali di Gerry Turano. Di fronte al tema imponente della grandezza monumentale di Roma, l’artista e designer Gerry Turano sceglie di trattare con ironia i concetti più profondi liberandoli dai loro aspetti celebrativi e divertendosi con rappresentazioni grafiche, eseguite a mano libera, di monumenti (im)possibili. Alcuni di questi, tracciati di getto su supporti di fortuna magari nel corso di una passeggiata romana, sono in esposizione alla Sala S. Rita dal 26 maggio al 21 giugno 2011 nella mostra “Gerry Turano. Elucubrazioni Monumentali”. Sono divertenti schizzi su foglietti e post-it collocati su tre diverse istallazioni ed anche modelli in resina o plastilina di alcuni di questi bozzetti. A completamento, un breve video che accompagna questo viaggio nella monumentalità surreale.
A cura di Lucia Collarile e Roberta Perfetti, l’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Come può porsi un artista contemporaneo, ispirato dalla grandezza di Roma, di fronte alla progettazione di un nuovo monumento cittadino? Disegnatore approdato alla scultura, Gerry Turano prova ad immaginare gli elementi grafico-architettonici tipici della sua produzione artistica, dando loro peso e corpo e immaginandoli in dimensioni monumentali. È nel corso di tale ricerca che l’artista produce una grande quantità di idee e bozzetti, non sempre collegati a veri e propri ideali di memoria e commemorazione; si tratta piuttosto di visualizzazioni che spesso esprimono principi semplicissimi, sebbene rappresentati in modo “monumentale”.
Artista e designer, Gerry Turano nasce a Palermo nel 1962, trascorre l’infanzia a Ribera (Agrigento) e si trasferisce a Roma dove compie gli studi superiori. In seguito si diploma in grafica con specializzazione in art-direction presso lo IED – Istituto Europeo di Design e si afferma come professionista nel campo della comunicazione strategica.
Fin da giovanissimo si cimenta nel disegno e nel 1984 realizza la sua prima, significativa mostra presso l’Internationale Burckhardt Akademie con la cura di Aurelio Tommaso Prete. Negli anni successivi ha occasione di incontrare artisti diversi fra loro e di grande spessore, dai quali trae sprone e nuovi stimoli creativi; fra questi, Pablo Echaurren e Gaetano Pompa, al quale dedica una mostra personale nel 1999, subito dopo la sua scomparsa. Intensifica dunque il suo impegno e realizza mostre in gallerie d’arte, pinacoteche, musei e sedi istituzionali, fra questi il Museo di Villa Torlonia – Casina delle Civette di Roma, la pinacoteca di Palazzo San Francesco e il Museo di Santa Chiara di Venafro, il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, il Museo Gianni Caproni di Trento e il Quartier Generale della FAO di Roma.
Nel 2009 partecipa alla settima edizione della Biennale di Firenze, nel 2010 alla Cow Parade, la maggiore mostra internazionale d’arte contemporanea open air, per la prima volta a Roma. Dal 2009 Turano realizza performance live con musicisti ed attori teatrali. Diverse sue opere oggi arricchiscono collezioni private e pubbliche di rilievo.
Parallelamente all’impegno artistico Turano coltiva la passione per la narrativa. Al suo attivo due volumi per l’Editrice Clinamen, un volume per le Edizioni LAB ed è presente in antologie REM Edizioni, Giulio Perrone Editore e il Giallo Mondadori.
Sala Santa Rita
Orario di apertura: martedì – venerdì 10 – 18. Chiuso il 2 giugno
Per info: 060608, www.salasantarita.culturaroma.it, http://salasantarita.wordpress.com
Ingresso: libero