Eman ci racconta “Alba” : Una danza notturna per riflettere sul concetto di libertà

L’alba è il nuovo singolo di Eman disponibile tutte le piattaforme digitali per Mescal.           Prodotto da SKG, il brano ha come protagonista la libertà incarnata in una donna da conquistare in una notte estiva. Una danza notturna un ballo frenetico intorno a un falò per scacciare le nostre paure di fronte a un cambiamento e spronarci a lasciarsi andare.

Abbiamo chiesto ad Eman di rispondere alle nostre domande:

Ciao e benvenuto, la protagonista de L’alba è la libertà sotto forma di donna. Come mai questa scelta e cosa rappresenta per te la libertà?

Quando mi innamoro di certi concetti mi piace parlarne come se fossero donne. la libertà è importante e quello che mi chiedo ne L’alba è se liberi lo siamo veramente.Dentro di me c’è una battaglia quotidiana e spesso mi rispondo di no, specialmente dopo gli obblighi che ci sono stati imposti a causa della pandemia.

Essere liberi nel campo musicale cosa significa nel 2022? Ti senti libero di esprimere la tua arte?

Artisticamente mi sento estremamente libero, non mi preoccupo di far parte di un genere o di fare musica per entrare in playlist, faccio quello che mi piace, scrivo
quello che mi va di scrivere. Vedo solo artisti che provano ad omologarsi ed emulare qualcun altro.

Il pezzo precedente Cobalto da quali episodi è stato ispirato? Che critica sociale nasconde?

Sono da sempre un acuto osservatore, negli ultimi anni ho notato che l’estate è fonte di stress per la maggior parte delle persone e le vacanze il momento risarcitorio dell’anno. Vivere al di sopra delle aspettative è un must e questo svuota l’estate della poeticità che da sempre ha, dalle esperienze che ti consente di fare alla malinconia delle spiagge che si svuotano.
Parte il tour, quanto ti manca salire su un palco? Ritieni che lì emerga ancora di più la forza della tua musica?
Mi manca tantissimo, sono nato e morirò sul palco, è la prova della validità del mio lavoro in studio, lì sei nudo e puoi esprimere al meglio quello che scrivi.
Che rapporto hai avuto con i fan in questi tre anni di silenzio e come hanno reagito a questo tuo ritorno?
Ho un bel rapporto con i fan, ci siamo tenuti compagnia con dirette live nei primi giorni della pandemia ma a un certo punto ho capito che non potevo continuare
perché mi sentivo svuotato dell’energia che può darti solo un concerto dal vivo. Il mio ritorno credo sia stato percepito positivamente, ho ricevuto molto affetto ed
entusiasmo.

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