Un tuffo nella musica vocale e strumentale del Trecento italiano, affidato ai migliori e più apprezzati specialisti italiani in questo repertorio, i musicisti dell’Ensemble Micrologus.
Questo raffinato e gustoso appuntamento di martedi 5 luglio a Roma a Villa Pamphilj per “I concerti nel parco” e di mercoledi 6 luglio replica a Fiano Romano per l’Estate Fianese (Cortile del Castello) è una delle molte scelte originali del Festival, operate sotto il segno della varietà e della qualità, che apre una finestra su un repertorio poco frequentato nelle sale da concerto, ma di grandissimo spessore culturale, nell’unico concerto romano di questo straordinario complesso, che da oltre venticinque anni è ospitato regolarmente nei più prestigiosi festival di tutto il mondo.
Musiche interpretate nel brillante e giocoso stile dei giullari, che animarono le feste della ricca e vivace società trecentesca italiana, o in quello più delicato dei poeti-musicisti, che si cimentarono nel comporre madrigali e ballate, magari improvvisando “a braccio” nei convivi e nei giardini d’amore, luoghi isolati dal turbinio degli scontri politici e al riparo da guerre e pestilenze, proprio come si racconta nel Decameron.
L’Ensemble Micrologus è il gruppo vocale-strumentale italiano più conosciuto e apprezzato nel mondo per l’esecuzione della musica medievale. Il programma comprende una selezione della produzione musicale del Trecento italiano, riferita ai momenti conviviali del cantare e del danzare, così come ce li descrive Giovanni Boccaccio nel suo Decameron: musiche strumentali legate alla danza come i salterelli, e le lunghe istampite dal carattere improvvisativo, e composizioni vocali, come i madrigali d’amore e le ballate polifoniche, sia di anonimi che di autori come Gherardello, Lorenzo da Firenze e del più famoso e prolifico Francesco Landini.
Programma di massima
La desiosa brama – madrigale (Roma, Bibl. Vaticana – Cod. Rossi 215) (versione strumentale)
Ecco la primavera – ballata a due voci di Francesco Landini (Firenze, Bibl.Laurenziana – Pal. 87)
Salterello III – danza (London, British Library – Ms. add. 29987)
I’ vo’ bene – ballata di Gherardello da Firenze (Firenze, Bibl.Laurenziana – Palatino 87)
Salterello IV – danza (London, British Library – Ms. add. 29987)
Dal bel castel – madrigale a due voci (Roma, Bibl. Vaticana – Cod. Rossi 215)
Che ti cova nascondere – ballata (Roma, Bibl. Vaticana – Cod. Rossi 215) (versione strumentale)
Trotto – danza (London, British Library – Ms. add. 29987)
Salterello II – danza (London, British Library – Ms. add. 29987)
Ghaetta – istampita (London, British Library – Ms. add. 29987)
Non so qual’ì mi voglia – ballata di Lorenzo da Firenze (testo di G. Boccaccio) (Firenze, Bibl.Laurenziana – Palatino 87)
Quando i oselli canta – madrigale a due voci (Roma, Bibl. Vaticana – Cod. Rossi 215)
Per tropo fede – ballata (Roma, Bibl. Vaticana – Cod. Rossi 215)
Amor mi fa cantar a la Francescha – ballata (Roma, Bibl. Vaticana – Cod. Rossi 215)
La manfredina e La Rotta – danza (London, British Library – Ms. add. 29987
Non posso far bucato – ballata a due voci (London, British Library – Ms. add. 29987)
Salterello I – danza (London, British Library – Ms. add. 29987)
Con dollia me ne vo – Cantimpanca alla fiorentina (Roma, Bibl. Vaticana – Cod. Urb. Lat. 1411)
Lamento di Tristano e la Rotta – danza bipartita (London, British Library – Ms. add. 29987)
La bionda trecca – ballata a due voci di Francesco Landini (Firenze, Bibl.Laurenziana – Pal. 87)
Je porte amaiblement – virelai a due voci di Donato da Firenze (Roma, Bibl. Vat., Urb. lat. 1419)
La bella giovinetta – madrigale a due voci (Roma, Bibl. Vaticana, Urbinate lat. 1419)
Salterello IV – danza (London, British Library – Ms. add. 29987)
Chominciamento di gioia – istampita (London, British Library – Ms. add. 29987)
Note al programma
In Italia, durante il tardo medioevo, la musica ebbe un notevole sviluppo parallelamente all’affermarsi delle società comunali, come quella importantissima di Firenze, e delle prime signorie, come gli Scaligeri a Verona. In questi ambienti, da cui provengono le musiche di questo concerto, fiorì una grande arte, detta Ars Nova, che, sulla spinta teorico-pratica della vicina Francia tardo-gotica, si rinnovò nello stile innestandosi sulla pratica della monodia e del cantus planus binatim (l’ arcaica polifonia a 2 voci).
Innanzitutto, va menzionata l’importantissima realtà dell’ Università di Padova (e quella di Verona dal 1339), fertile terreno di illustre produzione intellettuale, da cui uscirono quei teorici-trattatisti trecenteschi come Marchetto, Prosdocimus, Antonio da Tempo, e non ultimo il veronese Gidino da Sommacampagna, funzionario della corte scaligera e autore del Tractato de li rithmi volgari sulla poesia per musica (senza dimenticare che il Veneto fu il più importante centro italiano per la raccolta dei testi e la produzione di manoscritti della lirica trovadorica del XIII secolo).
In seguito l’area di produzione e diffusione si spostò verso le più “libere” società comunali del Centro Italia, prima fra tutte Firenze, all’epoca certamente capitale della produzione artistica e culturale. Così, pur continuando a prevalere l’anonimato per una buona parte della produzione musicale, incominciarono ad emergere i primi nomi di compositori, tutti, o quasi, provenienti da ambienti clericali (gli unici capace di dare un’educazione completa, teorica e pratica nell’arte della musica) : Gherardello da Firenze, Lorenzo da Firenze e, poi, il più famoso e prolifico, il grande Francesco Landini, di cui ci rimangono oltre 150 composizioni (su un totale di produzione italiana di 600 ca.). La maggior parte di questi compositori lavorò soprattutto sulla ballata, espressione artistica per eccellenza di unione fra parola e musica; nata all’inizio del Trecento come canto monodico legato al ballo, la ballata passò in seguito, specie nell’elaborata esecuzione polifonica, a genere di puro ascolto, il cui soggetto cantato era prevalentemente l’amore e i temi ad esso collegati. Importante è il riferimento alla Francia sia nel simulare lo stile francese di canto (per esempio in Amor mi fa cantar alla Francesca – cioè “alla francese”), sia nell’ uso del “senhal”, un’antico artificio dei trovatori per nascondere il nome della donna nei versi della poesia (Francesca in Amor mi fa cantar a la Francesca, Giovanna in Che ti COVA NAscondere).
Anche il madrigale, che nacque proprio in questo periodo, fu utilizzato per cantare l’amore, insieme a temi agreste-pastorali ed argomenti celebrativi; ma il madrigale fu abbandonato, nella seconda parte del secolo XIV, forse perche considerato troppo rustico e primitivo o anche troppo complesso, per dare spazio alla più agile e ritmica ballata.
Invece, le poche musiche strumentali per danza (ne sono conservate solo 15 in un codice ora al British Museum di Londra) si articolavano in lunghe istampite, dal carattere improvvisativo, ed in brevi ed incisivi saltarelli, sia binari (alla “tedescha”), che ternari, come quelli ancora in uso nella tradizione popolare del centro Italia.
Dalle cronache del tempo sappiamo che molti giullari suonarono le musiche per le danze che animavano la vivace società trecentesca italiana e che molti poeti-musicisti si cimentarono nel creare ballate e madrigali, magari improvvisando “a braccio”. Luoghi d’incontro, in cui la musica era indispensabile, erano spesso i convivi, le cene, le feste, dove troviamo il gruppo dei pifferi (con gli strumenti più sonori : cennamelle, cornamuse, pifferi, trombe, tamburi) e, all’opposto, i giardini, luoghi isolati dal turbinio degli scontri politici dei cittadini, al riparo da guerre e pestilenze (come racconta per esempio, Giovanni Boccaccio nel suo “Decamerone”) con gli strumenti e le voci, dal suono più delicato.
Goffredo Degli Esposti
Ensemble Micrologus
I musicisti umbri, Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, con Adolfo Broegg (1961-2006), hanno fondato l’Ensemble Micrologus nel 1984, con lo scopo di contribuire alla riscoperta e all’interpretazione della Musica Medievale, basandosi sulla ricerca delle fonti, sulle indagini storiche, paleografiche, organologiche ed iconografiche.
Per questo utilizzano strumenti musicali che sono fedeli ricostruzioni di quelli dell’epoca, realizzati, con i loro suggerimenti, da costruttori specializzati, con cui hanno preparato oltre 30 diversi spettacoli, alcuni in forma teatrale con scene e costumi, portandoli in concerto in Europa, Americhe e Giappone. Hanno registrato 25 CD, di cui due premiati con il “Diapason d’Or de l’Annee” (nel 1996 “Landini e la musica fiorentina” e, nel 1999, “Alla napolitana”), mentre il “Cantico della terra” ha ottenuto il “The Best of 2000 Award” dalla rivista Goldberg. Nel 2009, con il Libro-CD “Aragòn en Nàpoles” ricevono il premio “Biggest Surprise” dal Boston Globe, nella lista Top Classical Albums dell’anno.
Il Micrologus collabora con il teatro e il cinema; registra, tra l’altro, la colonna sonora del film “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores; nel 2007-2009 ha effettuato un tour internazionale (Europa e Nord-America) con “Myth”, spettacolo di teatro-danza del coreografo Sidi Larbi Cherkaoui, insieme alla compagnia belga di Toneelhuis. Da dicembre 2009 sono attivi con Seminari e Corsi presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg”, a Spello (Pg) (www.centrostudiadolfobroegg.it).
Informazioni
Luogo
Villa Doria Pamphilj – Teatro Villa Pamhilj
Indirizzo
Via di San Pancrazio, 10 – Roma
Orario SpetacoliI 21.15
In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Vascello – Via G. Carini 72
Biglietteria
I settore Poltronissime € 25 – Ridotto Poltronissima 23 €
I settore Platea € 20 – Ridotto I settore € 18
II settore Gradinata € 15 – Ridotto II settore € 13
Formula 4X3 Tre biglietti interi/Quarto biglietti € 1
Riduzioni
– 15% con Bibliocard, CTS, Carta PerDue, CartaPiù Feltrinelli, Cral convenzionati, Interclub
Le riduzioni saranno applicate fino ad esaurimento posti in convenzione disponibili.
Accesso gratuito per diversamente abili e portatori di handicap fino ad esaurimento posti, ingresso ridotto per accompagnatore.
Pacchetti Pamphili
Possibilità di pacchetti speciali spettacolo + visita guidata e/o consumazione in loco
Prevendite telefoniche con carte di credito: numero verde 800.90.70.80 da lunedì a domenica, ore 10 – 17, per chiamate dall’estero 06-48.07.84.00
Prevendite Internet: Hello Ticket Vendita in loco tutti i giorni dal 28 giugno, ore 16 – 21.30
Info per il pubblico
06-58.16.987
339-80.41.777
www.iconcertinelparco.it
Parcheggio
Adiacente all’ingresso principale, di fronte il ristorante “Lo scarpone”
Mezzi pubblici
75, 44, 710, 870, 871
Bar
Adiacente area spettacolo, molto fornito, possibilità di aperitivo e cena fredda
Wc
Bagni per il pubblico interni alla Casa dei Teatri, di fronte alla platea