Eroi senza gloria, il libro di Liviu Rebreanu – Giovedì, 28 novembre 2019, ore 18:00, presso la Sala conferenze dell’Accademia di Romania in Roma (Piazza José de San Martin 1), nell’ambito degli incontri letterari organizzati ogni mese dalla rappresentanza culturale romena a Roma, verrà celebrato uno dei nomi più rappresentativi nella storia della letteratura romena, Liviu Rebreanu, in occasione 134° anniversario della sua nascita (27 novembre 1885) e per commemorare 75 anni dalla sua scomparsa (1° settembre 1944). E siccome il modo più naturale e più bello di celebrare la vita e l’attività di uno scrittore è quello di presentare la sua opera, portando all’attenzione del pubblico nuove letture e nuove interpretazioni, l’occasione sarà perfetta per presentare il volume “Eroi senza gloria”, apparso nel 2018 presso Marsilio Editori di Venezia, nella traduzione della Prof.ssa Angela Tarantino, con il sostegno del programma Translation and Publication Support promosso dall’Istituto Culturale Romeno.
All’incontro letterario dedicato al grande scrittore romeno Liviu Rebreanu interverrà la professoressa Angela Tarantino, traduttrice del volume e docente presso la cattedra di Lingua e Letteratura Romena del Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, in dialogo con il noto storico Prof.Francesco Guida, professore ordinario di storia dell’Europa centro-orientale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre.
L’evento è promosso dalle Biblioteche di Roma. Ingresso libero fino esaurimento posti disponibili.
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Informazioni sul libro: Nei tre racconti, ambientati durante la Prima Guerra Mondiale, il conflitto armato è allo stesso tempo specchio e origine di lacerazioni interiori, che si risolvono solo con la morte. La guerra non è mai spettacolo tragico o grandioso, e i soldati non sono mai eroi, ma semplici individui costretti a misurarsi con un destino ineluttabile. La danza della morte narra un’accesa contesa tra due soldati, decisa dalle pallottole nemiche che colpiscono entrambi a morte. La catastrofe mette in scena il conflitto di coscienza che il protagonista deve affrontare combattendo i suoi «fratelli» rumeni, a cui è legato per lingua ed etnia. Iţic Ştrul, disertore, capolavoro della prosa breve rumena, si interroga sugli obblighi e sul senso di appartenenza dei cittadini di fede ebraica a uno Stato nazionale che sembra escludere al suo interno ogni diversità.
Prof.ssa Angela Tarantino è Laureata in Lingua e Letteratura Romena presso l’Università La Sapienza di Roma (1981), con una tesi dedicata alla flessione verbale nella Palia di Orăştie. Nel 1990 ha conseguito il dottorato di Ricerca in “Filologia romanza e italiana” discutendo la tesi “La storia di Filerot e Anthusa. Edizione critica del ms. BAR 1374”, nel 1996, pubblicata presso l’editore Bagatto Libri di Roma. Dal 1993 all’ottobre 2002 è stata ricercatrice di Lingua e Letteratura Romena presso l’Università La Sapienza di Roma; dal novembre 2002 è professore associato di Lingua e Letteratura Romena, in ruolo prima presso l’Università di Firenze (2002-2013), attualmente presso Sapienza-Università di Roma. I suoi ambiti di ricerca privilegiati sono la letteratura romena medievale; la letteratura romena del periodo pre-moderno e moderno. Da alcuni anni si occupa di letteratura contemporanea, con particolare attenzione per la scrittura poetica delle donne. Traduce poesia e prosa romena classica e contemporanea, come per esempio testi di: Liviu Rebreanu, Lena Constante, Foarea Țuțuianu,Matei Vișniec, Florin Manolescu,etc. Da qualche anno ricopre anche l’incarico di presidente dell’Associazione Italiana di Romenistica.
Prof. Francesco Guida è professore ordinario di storia dell’Europa centro-orientale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre, del quale è stato direttore fino al dicembre 2018. Dall’ottobre 2008 a tutto il 2012 è stato anche Preside della Facoltà di Scienze Politiche del medesimo Ateneo. È un conosciuto esperto italiano di storia moderna e contemporanea della Romania di cui si è occupato sin dalle ricerche svolte per la laurea (1972), dedicate a Tudor Vladimirescu e la rivoluzione del 1821 nei Principati danubiani nella storiografia romena recente, ricerche svolte quasi tutte in Romania grazie a una borsa di studio e alla conoscenza del romeno e condotte sotto la guida di Angelo Tamborra con il quale ha proseguito la sua formazione nel campo della ricerca storica, in Italia e durante periodi di studio all’estero. Ha scritto 10 libri e oltre 140 saggi su temi storici, pubblicati in Italia ed all’estero. Il suo libro più recente è una storia dell’Europa centro-orientale nel Ventesimo secolo, apparso presso l’editore Laterza nel 2015: L’altra metà dell’Europa. Dalla Grande guerra ai giorni nostri.La sua più recente monografia sulla Romania riguarda ugualmente i secoli XX e XXI (Romania, Milano, Unicopli, II ed. 2009), da pochi giorni uscita in edizione romena con l’editore Cartier (2019). Nel 1987 il suo libro L’Italia e Risorgimento balcanico ha vinto il premio “Howard Marraro” conferito dalla American Society for Italian History.
Nel 2003 ha ricevuto dal Presidente della Romania l’ordine nazionale Pentru Merit in grado di ufficiale, per la sua attività scientifica nel campo della cultura e storia romena. Nel 2012 ha ricevuto il diploma al merito culturale dal Ministero degli Esteri romeno in occasione dell’anniversario dello stabilimento di relazioni diplomatiche fra Italia e Romania. Direttore del Centro Interuniversitario Studi ungheresi e dell’Europa centro-orientale (CISUECO); Presidente dell’Associazione italiana di Studi del Sud-Est europeo, affiliata all’Association Internationale des Etudes Sud-Est Européens (AISSEE); Presidente del Centro romeno-italiano Studi Storici (CeRISS) e direttore del Centro di ricerca interdipartimentale sull’Europa centro-orientale, la Russia e l’Eurasia (CRIERE) dell’Università Roma Tre. Membro di: Associazione Italiana dei Romenisti, Associazione Italiana degli Slavisti, Associazione Italiana degli Ucrainisti, Associazione italiana di Studi Storici sull’Europa centro-orientale, Commission Internationale des Etudes Historiques Slaves of the CISH (Comité International des Sciences historiques). È componente del Comitato scientifico di alcune riviste storiche in Italia e quattro Paesi europei (Bulgaria, Francia, Romania, Spagna).