Aree verdi, palazzi che vengono chiamati “lotti”, teatro, celebri bar e luoghi di ritrovo, attività volte alla socialità e all’incontro. Non stiamo parlando di un’utopistica concezione della città ideale, ma del quartiere Garbatella, fondato nel febbraio del 1920 proprio a partire da queste solide basi. Il modello è quello di una “city garden” inglese, che vive di socialità e arte in un continuo rapporto tra uomo e natura.
È proprio a partire dalla genesi del quartiere Garbatella che è nato il progetto “Essere in comune” nel lotto intorno al Teatro Palladium, punto di riferimento culturale della zona. Il progetto aveva l’obiettivo di raccontare non solo le vicende più conosciute, quelle più in superficie che coinvolgono il quartiere, ma anche tutte le piccole storie dei singoli abitanti, delle realtà associative, della socialità della zona. Il progetto “Essere in comune” ha previsto il coinvolgimento di cittadini e cittadine che abitano il quartiere, adolescenti che attraverso la realizzazione di immagini fotografiche e cinematografiche hanno raccontato queste storie, andando a scavare nella profondità dei rapporti umani nella Garbatella. I partecipanti sono stati coinvolti attraverso gli strumenti e le tecniche delle pratiche artistiche del teatro, dell’audiovisivo, della ricerca, raccolta e archiviazione di immagini la mappa emotiva, sensoriale, fisica ma anche storica, culturale, urbanistica, della propria persona e della comunità di riferimento.
Le attività hanno previsto la ricerca sul campo dei partecipanti, la programmazione di incontri conoscitivi, l’organizzazione e la realizzazione di interviste e la costruzione drammaturgica del prodotto audiovisivo con montaggio del materiale. Tutto ciò ha portato a due eventi. Il primo, nella Biblioteca Moby Dick il 14 ottobre, è stato un’esposizione del lavoro svolto in una mostra di materiale iconografico e audiovisivo che ha raccontato le storie nascoste della Garbatella e il secondo, nel Teatro Garbatella il 6 novembre, è stato un laboratorio aperto di rigenerazione urbana attraverso le arti sceniche.